In questa guida è possibile trovare la recensione dei migliori deumidificatori con un confronto delle caratteristiche tecniche e dei prezzi.
La scelta del miglior deumidificatore deve essere operata tenendo conto di alcuni fattori molto importanti affinché l’apparecchio possa poi svolgere correttamente il suo compito e soddisfare le specifiche esigenze dell’utente.
La prima considerazione che deve essere portata in evidenza riguarda il fatto che in commercio esistono diverse tipologie di deumidificatore, impiegabili in contesti ambientali differenti e, soprattutto, con sensibili differenze dal punto di vista delle prestazioni. Prima di affrontare in dettaglio le caratteristiche dei principali sistemi di deumidificazione e i fattori che concorrono alla scelta del deumidificatore più adeguato ad ogni specifica situazione, è necessario innanzi tutto sapere cosa è un deumidificatore e perché è necessaria la sua attività all’interno dei locali.
Indice
Come Funziona un Deumidificatore
Prima di elencare le varie tipologie di deumidificatori presenti sul mercato e le relative caratteristiche, riteniamo necessario prima di tutto capire cos’è un deumidificatore e quali sono le sue funzioni, questo per far sì di scegliere il modello che meglio si adatta alle vostre esigenze.
Un deumidificatore è uno strumento che permette di deumidificare l’aria all’interno di una certa area chiusa, ovvero stabilizzare la temperatura al di sotto del cosiddetto punto di rugiada, in modo da evitare che si trasformi in condensa.
Il funzionamento varia in base alla tipologia di deumidificatore, considerando però che il vapore acqueo presente nell’aria diminuisce al diminuire della temperatura, solitamente i deumidificatori al loro interno hanno una serpentina in cui scorre un liquido refrigerante, quando azionati, l’aria passa all’interno di questo strumento e il vapore acqueo si condensa attorno alla serpentina, assorbendo l’acqua e facendola cadere all’interno di una bacinella.
Una cosa che va sottolineata, è che il deumidificatore non abbassa la temperatura all’interno di una stanza, ma al contrario, la stabilizza, dato che la parte finale, o un’altra serpentina, ha una temperatura più elevata, questo implica che dopo il passaggio dell’aria all’interno del deumidificatore e dopo che il vapore acqueo è stato assorbito, l’aria proseguirà il suo passaggio sulla serpentina dove verrà riscaldata e successivamente rimessa in circolazione nella stanza.
Come già detto precedentemente, in realtà il funzionamento dipende dalla tipologia di deumidificatore. Per avere una resa soddisfacente, bisogna valutare le varie caratteristiche tecniche di ognuno di essi, e in quali situazioni funzionano al meglio.
-Deumidificatore a Condensazione
La principale caratteristica di questa tipologia di deumidificatore, è costituita dalla pompa refrigerante, che permette la riduzione dell’umidità nell’aria e la condensazione del vapore acqueo.
Il deumidificatore in questione è suddiviso in tre parti principali, due serpentine, in cui in una scorrerà un liquido gassoso refrigerante, nell’altra vi sarà un sistema di condizionamento che manterrà costante la temperatura con cui vogliamo rilasciare l’aria priva di vapore acqueo all’interno della stanza, entrambe unite da un compressore che fungerà da sistema principale per il giusto funzionamento dello strumento.
Il compressore pompa all’interno della struttura il liquido refrigerante, ha un funzionamento a pressione, quindi più la pressione sarà alta, più la temperatura sarà elevata. L’aria presa dalla stanza dov’è collocato il deumidificatore, passa all’interno della struttura, e il vapore acqueo viene condensato grazie alla trasformazione del liquido refrigerante che passa dallo stato gassoso a quello liquido, successivamente, l’acqua cade all’interno della cisterna posta al di sotto dell’apparecchiatura, mentre il liquido refrigerante continua il suo percorso passando all’interno della serpentina riscaldata, in modo da stabilizzare la temperatura dell’aria in uscita. Infine, il liquido ritorna nel compressore dove viene riportato allo stato gassoso e ripete il ciclo.
Nel caso in cui il deumidificatore fosse posto in un luogo dove la temperatura esterna è molto bassa, il sistema elettronico cambia periodicamente il flusso del liquido gassoso, per evitare che si formi del ghiaccio all’interno del deumidificatore. La cisterna andrà svuotata periodicamente, in quanto l’apparecchio è dotato di un sistema di blocco, che spegnerà in automatico la macchina una volta che la vasca sarà piena di acqua, per evitare che trabocchi.
Questo deumidificatore è consigliato soprattutto per locali che non hanno bisogno di un intervento elevato di deumidificazione, in quanto il recipiente è relativamente piccolo, il che comporta un’efficienza di 8-10 ore nel caso in cui i livelli di umidità nell’aria non siano molto elevati, in caso contrario l’autonomia potrà essere di massimo 2 ore.
-Deumidificatore ad Essiccazione o Assorbimento
Questa tipologia di deumidificatore, ha un funzionamento tramite materiale igroscopico. E’ consigliabile soprattutto in modalità stazionaria. Esistono sia modelli trasportabili, sia fissi, ma di certo quelli fissi hanno una resa maggiore, ed è per la stessa ragione che vengono denominati anche, deumidificatori ad alta efficienza.
Il funzionamento consiste nella rimozione dell’umidità e quindi del vapore acqueo presente nell’aria, attraverso l’assorbimento, mediante l’utilizzo di uno specifico materiale igroscopico che ha la capacità di assorbire le molecole dell’acqua presenti nell’area circostante. Il vantaggio più grosso è sicuramente la capacità di deumidificare l’aria senza raffreddare o riscaldare la temperatura circostante.
La struttura è composta da un rotore con all’interno dei fogli di alluminio sagomati ricoperti di una sostanza igroscopica, un ventilatore, dei filtri e naturalmente i relativi involucri. L’aria viene assorbita all’interno grazie ad una ventola, per poi passare al rotore che è azionato da un motore avente un ciclo rotatorio, il dispositivo è diviso da una parte d’essiccazione e da una parte rigenerativa, durante il funzionamento le particelle igroscopiche passano dalla parte rigenerativa, dove il flusso di aria calda rimuove l’umidità che viene portata all’esterno della stanza.
I valori supplementari sono sicuramente, come già detto precedentemente, la non modificazione della temperatura nell’area circostante, permettendo comunque di lavorare anche con temperature esterne sotto lo zero, inoltre ha un sistema di auto-pulizia che riduce la carica batterica all’interno dell’aria, e per finire, i componenti sono di facile lavaggio e manutenzione.
Questo tipo di deumidificatore è consigliato soprattutto per locali molto grossi e con temperature basse. Come scritto all’inizio del paragrafo, esistono anche modelli portatili che possono essere utilizzati nelle normali abitazioni, anche se l’efficienza si riduce di parecchio, portandolo al di sotto, a livello di prestazioni, di un comune deumidificatore a condensazione.
-Deumidificatore a Condizionamento
Per completare le tipologie di deumidificatori presenti sul mercato, si deve parlare anche dei deumidificatori a condizionamento. In realtà questi strumenti non nascono come dei veri e propri deumidificatori, ma più che altro come condizionatori con funzione di deumidificazione dell’aria. Parliamo anche di questa tipologia, poiché molti consumatori, preferiscono prendere uno strumento in grado di controllare la temperatura della stanza, cosa che non è in grado di fare un deumidificatore, in quanto come abbiamo detto nei paragrafi precedenti, è in grado esclusivamente di stabilizzare la temperatura, aumentando o abbassando la temperatura al massimo di un paio di gradi.
La deumidificazione a condizionamento, per l’appunto avviene tramite condizionatori, che hanno un apparecchio posto all’interno della stanza con cui viene assorbita o rilasciata l’aria, e uno strumento di ventilazione posto fuori dall’edifico.
Il deumidificatore a condizionamento presenta però un difetto da non tralasciare. La deumidificazione può avvenire esclusivamente abbassando la temperatura in una stanza, cioè il condizionatore svolge la funzione di raffreddamento, abbassando la temperatura presente nell’area circostante, quindi in caso fossimo in periodo invernale, saremmo costretti ad abbassare la temperatura per togliere l’umidità presente nell’aria. Questo per noi è un difetto da non trascurare in quanto con un comunissimo deumidificatore, possiamo decidere di ridurre l’umidità in qualsiasi stagione senza variare la temperatura all’interno di una certa area, cosa che non è possibile fare, come abbiamo appena visto, con un condizionatore. Bisogna anche ammettere che, al contrario, molti lo reputano un vantaggio se lo si utilizza per abitazioni e non per ambienti lavorativi, dove la temperatura deve essere mantenuta costante ad esempio la conservazione dei prodotti. Un vantaggio, in quanto d’estate il caldo diventa afoso solamente quando vi è un percentuale elevata di umidità, quindi grazie al condizionatore potremmo non solo abbassare la temperatura, ma anche assorbire l’umidità e quindi rendere più fresco un determinato ambiente, allo stesso tempo, d’inverno, è possibile decidere di aumentare la temperatura, rendendo l’ambiente ancora più caldo, decidendo di umidificare l’aria.
In conclusione, va detto che negli ultimi periodi sono stati messi in commercio dei condizionatori con all’interno una funzione di deumidificazione (la funzione DRY), che permette di assorbire il vapore acqueo presente all’interno della stanza, senza modificare in modo esagerato la temperatura, anche se naturalmente abbasserà la temperatura in modo molto più elevato rispetto ad un normale deumidificatore. Inoltre, esistono anche condizionatori con pompa di calore, in grado anche di riscaldare l’ambiente. Il condizionatore ha una funzione molto simile a quella dei deumidificatori a condensazione. Nell’apparecchio posto fuori dall’abitazione vi è una ventola ed un sistema di compressione che trasforma l’aria fredda in calda, riscaldando i tubi, mentre la raffredda, facendo passare all’interno dei tubi, un liquido refrigerante che ne abbassa la temperatura, il tutto è gestito da un compressore a pressione che ne regolarizza i flussi.
-Deumidificatori Ibridi
Questa tipologia viene definita ibrida in quanto possiede un funzionamento particolare che permette di utilizzare funzioni di condizionamento, di deumidificazione, di produzione di acqua calda, unito ad un controllo elevato di temperatura e all’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, come l’energia solare.
Purtroppo non vi sono molte informazioni su questo prodotto, in quanto è ancora in fase di sviluppo ed esistono sul mercato pochissimi prototipi. Sono stati ideati principalmente per l’applicazione in pluri-abitazioni, come ad esempio i condomini.
Ultimo aggiornamento 2024-12-24 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
Come Scegliere un Deumidificatore
Entrando nel merito del deumidificatore, possiamo fare una sua prima distinzione tipologica in due grandi categorie principali: i deumidificatori elettrici e i deumidificatori a sali (non elettrici).
Ai primi appartengono tutti i deumidificatori che utilizzano l’energia elettrica per funzionare e sono il raggruppamento più numeroso e vario, mentre i secondi sono caratterizzati dalla totale indipendenza da fonti energetiche, poiché sfruttano i principi chimico-fisici dei materiali che li costituiscono, mediante i quali trattengono l’acqua ambientale secondo un processo che potremmo anche definire passivo.
-Deumidificatori non elettrici
Il deumidificatore a sali è sostanzialmente costituito da un contenitore rigido (scatola) o deformabile (sacco) contenente appunto composti salini sotto forma di graniglia fine con elevata superficie di contatto con l’aria. Insieme ai sali possono essere presenti anche materiali argillosi che incrementano le proprietà igroscopiche della miscela.
Come si evince facilmente dalla descrizione, il deumidificatore a sali è dunque un sistema estremamente semplice, non emette alcun rumore ed è economico. Il suo limite è rappresentato dalla bassa capacità di lavoro, poiché, come accennato, sfrutta meccanismi di azione passivi meno efficienti dei sistemi ad energia elettrica. Per questa ragione, il deumidificatore a sali non è adatto a trattare l’aria di grandi volumi e deve pertanto essere impiegato esclusivamente in piccoli vani da 10-12 metri quadri al massimo. Per ambienti ancora più piccoli come gli scompartimenti di un armadio o per i cassetti, si possono usare piccoli sacchetti delle dimensioni di una mano contenenti la miscela igroscopica. Inoltre, i sali sono soggetti a saturazione, raggiunta la quale non sono più in grado di assorbire acqua e devono essere sostituiti. L’autonomia del deumidificatore a sali è quindi limitata a circa 2-3 mesi in funzione della qualità dei composti salini impiegati.
In commercio esistono anche sistemi fai da te per realizzare un deumidificatore a sali in maniera ancora più economica, offrendo anche la possibilità di dosare il quantitativo della miscela assorbente in funzione del carico di umidità che occorre estrarre ovvero del grado di secchezza dell’aria che ci si prefigge di raggiungere.
-Deumidificatori elettrici
Quando gli ambienti da trattare superano le dimensioni sopra indicate, è opportuno indirizzare l’attenzione verso i deumidificatori elettrici, i quali, in virtù appunto dell’energia che traggono dall’esterno, sono in grado di superare i limiti di efficienza dei sali.
Nonostante siano più costosi dei primi, i deumidificatori elettrici non hanno l’inconveniente di esaurirsi, poiché non sono costituiti da componenti o materiali che si consumano. Naturalmente, però, essi sono soggetti ad usura meccanica come la gran parte degli elettrodomestici e pertanto possono richiedere dopo un certo numero di ore di utilizzo, in genere molto elevato, qualche intervento di manutenzione.
Il condizionatore con il deumidificatore
Se nell’ambito della programmazione famigliare relativa agli acquisti di una certa rilevanza compare in prospettiva anche l’eventuale acquisto di un condizionatore, è consigliabile valutare l’opportunità di scegliere un’unica macchina in grado di svolgere in maniera integrata sia l’attività di condizionamento che quella di deumidificazione. Questo permette innanzi tutto di ridurre i costi complessivi, poiché la componentistica riguardante la funzione di deumidificazione, ridotta alle sue parti essenziali, non ha bisogno di un proprio involucro indipendente, limitando conseguentemente anche gli ingombri finali.
La capacità di deumidificazione
La caratteristica più importante da valutare quando si deve scegliere un deumidificatore elettrico è la sua capacità di lavoro, espressa anche in termini di capacità di deumidificazione. Da questo valore, strettamente legato alla dotazione tecnologica dell’apparecchio, discendono altre due grandezze che devono essere accuratamente valutate e confrontate con le condizioni ambientali alle quali si intende far lavorare il deumidificatore, ossia la superficie o il volume trattabile e la potenza, che ci interessa soprattutto dal punto di vista dei relativi consumi elettrici.
La capacità di deumidificazione si esprime in termini di litri di acqua estraibili nell’unità di tempo (ora o giorni) e, maggiore è questo valore, più elevata sarà la capacità del deumidificatore di trattare alti tassi di umidità ambientale. Pertanto, se abbiamo la necessità di deumidificare locali particolarmente umidi, dobbiamo orientarci a dispositivi di deumidificazione ad alta capacità, attorno ai 20-30 litri al giorno. Comprensibilmente, il prezzo di mercato di questi deumidificatori risulterà maggiore rispetto alla media, in quanto sono realizzati con componenti più potenti ed efficienti.
Dalla capacità di deumidificazione si ricava in una certa misura la dimensione del volume di aria che il deumidificatore è in grado di trattare. Questo indice, più comunemente espresso in metri quadri, è più semplice da leggere e utilizzare, poiché direttamente confrontabile con le specifiche caratteristiche planimetriche dell’appartamento o singola stanza nella quale si prevede di impiegare il deumidificatore. La precisa corrispondenza tra spazio da trattare e capacità di lavoro del deumidificatore ci garantisce il raggiungimento degli obiettivi prefissati relativi alla riduzione dell’umidità ambientale, nonché il contenimento dei consumi entro i valori prettamente necessari.
Potenza e consumi
L’aspetto dei consumi è un tema per nulla secondario in quanto i deumidificatori vengono in genere impiegati per cicli di funzionamento più o meno prolungati nonché, in casi estremi, restano sempre attivi. Al riguardo occorre però precisare che la gran parte dei deumidificatori moderni hanno un consumo elettrico cosiddetto intermittente, ossia il loro assorbimento energetico maggiore avviene ad intervalli più o meno regolari e non in continuo, ad eccezione della prima fase di accensione quando la macchina deve raggiungere nel più breve tempo possibile il livello di regime. Per questa ragione, il consumo complessivo del deumidificatore non è direttamente legato alla sua durata di servizio, bensì all’effettiva sommatoria dei cicli di funzionamento effettivo.
Per indicare alcuni ordini di grandezza, la potenza del deumidificatore può variare da un minimo di poco inferiore ai 100 Watt, per i modelli più piccoli, fino ad un massimo di 600 Watt ed oltre, per le versioni commerciali progettate per grandi ambienti. Alle comuni condizioni domestiche della maggioranza delle abitazioni, sono sufficienti in genere deumidificatori caratterizzati da una potenza media di circa 300 Watt.
Per avere un’idea più precisa dei costi di esercizio di questo elettrodomestico, può essere utile stimare il costo orario della sua attività, considerando che un kilowattora (kWh), l’unità di calcolo principale per determinare il consumo elettrico complessivo in bolletta, equivale a poco più di 3 ore di lavoro di un deumidificatore di potenza pari a 300 Watt (300 W x 3 h = 0,9 kWh), oppure 5 ore per un deumidificatore di potenza pari invece a 200 Watt (200 W x 5 h = 1,0 kWh).
Funzionalità aggiuntive
Una volta individuata la classe di potenza del deumidificatore ovvero la capacità di lavoro commisurata alle caratteristiche fisiche e di umidità del locale, è possibile affinare la scelta tipologica in base alle funzioni principali in dotazione al dispositivo. A parità di potenza, infatti, esiste un’ampia gamma di deumidificatori più o meno sofisticati e automatizzabili, nonché in grado, oltre al compito principale di riduzione dell’umidità, di svolgere anche altre attività inerenti il trattamento dell’aria come, ad esempio, la sua purificazione, il riscaldamento e numerosi altri aspetti minori che incidono sulla funzionalità generale dell’apparecchio e sulla sua praticità d’impiego.
Considerando il fatto che una delle ragioni per cui si ricorre all’impiego dei deumidificatori è quella di farli funzionare in ambienti umidi e per questo motivo spesso anche malsani, ricchi di muffe, polveri, ecc., esiste una ampia gamma di queste macchine dotate di speciali filtri capaci di trattenere le particelle dell’aria, riducendo conseguentemente anche il tasso di allergeni presenti. Questa funzione è resa possibile sostanzialmente dal fatto che quasi tutti i deumidificatori movimentano l’aria in maniera forzata al loro interno, mediante uno o più ventilatori.
Il deumidificatore in grado di purificare anche l’aria ha comprensibilmente un costo maggiore sul mercato e deve essere gestito con maggior cura, poiché richiede la sostituzione o il lavaggio dei filtri impiegati per filtrare e trattenere le impurità.
L’aria in uscita dal deumidificatore elettrico tradizionale è già di per sé lievemente più calda di circa 0,5-1 °C rispetto a quella in entrata e questo lieve riscaldamento è in genere sufficiente per riscaldare di poco piccoli spazi ovvero utilizzare il deumidificatore anche come efficace sistema di asciugatura della biancheria. Tuttavia, qualora fosse necessario alzare maggiormente la temperatura ambientale durante il funzionamento del deumidificatore, invece di accendere il riscaldamento (se presente) o dotarsi di un altro dispositivo specifico, è possibile acquistare deumidificatori equipaggiati con la funzione di riscaldamento.
Una funzione integrabile con il deumidificatore e simile a quella svolta dai filtri è rappresentata dalla possibilità di ionizzare l’aria: in questo caso, l’aria in uscita dal deumidificatore viene arricchita con cariche negative (ioni), le quali, unendosi alle particelle di polvere, pollini, fumi, ecc. (normalmente cariche positivamente) formano composti che tendono a depositarsi sulle superfici, perdendo così il loro stato di sospensione nell’aria. Per le persone che soffrono di disturbi all’apparato respiratorio e, in generale, per ottenere un’aria più pulita, mediante queste strategie è quindi possibile migliorare sensibilmente la qualità ambientale in generale.
Oltre alle funzioni aggiuntive sopra riportate, il deumidificatore può essere dotato, come accennato, anche di funzionalità secondarie ma comunque utili come, ad esempio, la differenziazione dei livelli di potenza, il blocco dei comandi in caso di presenza di bambini in casa, oppure la programmabilità del funzionamento per definire intervalli di attività precisi durante il giorno o la notte, il controllo in modalità wireless per leggere lo stato di funzionamento o impartire comandi a distanza dal punto dove è situato il deumidificatore, ecc.
La manutenzione
Esistono inoltre aspetti di carattere pratico inerenti l’utilizzo del deumidificatore che non devono essere trascurati quando si decide di acquistarne uno. La manutenzione ordinaria del deumidificatore deve essere possibilmente semplice e veloce. Nella maggioranza dei dispositivi tradizionali privi di particolari funzionalità integrati, è necessario estrarre e lavare periodicamente il filtro dell’aria a rete sintetica che protegge il ventilatore. Questa operazione è molto importante, poiché elimina la formazione dei depositi di polvere che si formano all’interno del deumidificatore, presso i quali possono anche annidarsi e conservarsi nel tempo gran parte delle spore fungine delle muffe, batteri e virus. Al riguardo, occorre pertanto valutare la praticità di estrazione di tale filtro dal deumidificatore e la possibilità di lavarlo in tutte le sue parti in modo efficace.
Qualora il deumidificatore possedesse anche filtri integrativi per la purificazione dell’aria, è necessario informarsi della procedura richiesta per la loro pulizia ovvero sostituzione e, in quest’ultimo caso, del costo di acquisto dei ricambi.
Rumorosità di Funzionamento
Un altro elemento da valutare riguarda la rumorosità del deumidificatore. Non di rado infatti, questi elettrodomestici vengono fatti funzionare anche durante la notte e, se l’appartamento non consente di isolare acusticamente il deumidificatore, questa caratteristica dei deumidificatori elettrici può diventare particolarmente fastidiosa. L’emissione acustica dei deumidificatori è espressa in decibel (dB) e mediamente si aggira sui 45 dB. Al di sotto di questa cifra, siamo di fronte a deumidificatori relativamente silenziosi mentre, se ci avviciniamo a valori prossimi o anche di poco superiori ai 50 dB, è consigliabile l’uso del deumidificatore in condizioni sufficientemente isolate in modo da non arrecare disturbo. È evidente che se si prevede un utilizzo del deumidificatore in cantina o in altri locali generalmente dislocati in zone dell’edificio non abitate, il fattore rumore perde sostanzialmente valore in fase di scelta.
Tipologia di scarico dell’acqua
Veniamo ora ad un altro aspetto rilevante del deumidificatore che concerne la sua praticità d’uso, ossia la tipologia di scarico dell’acqua di condensa. Nel processo di estrazione dell’acqua dall’aria, sfruttando il fenomeno fisico della condensazione che corrisponde al passaggio dallo stato di gas (vapore) allo stato liquido dell’acqua, il deumidificatore accumula nel tempo una certa quantità di liquido che deposita temporaneamente nell’apposito contenitore. La capacità del contenitore determina pertanto anche l’autonomia di funzionamento, poiché al raggiungimento della soglia massima di riempimento, in genere, un dispositivo meccanico costituito da un semplice galleggiante e da alcuni manovellismi, interrompe l’alimentazione elettrica spegnendo automaticamente il deumidificatore stesso. Ne deriva conseguentemente che contenitori troppo piccoli obbligheranno l’utilizzatore a frequenti operazioni di svuotamento che comportano in aggiunta anche spegnimenti e riavvi del dispositivo.
Se si prevede di dover lasciare da solo e per lungo tempo il deumidificatore all’interno di un ambiente particolarmente umido, è consigliabile cercare modelli che abbiano una elevata capacità di accumulo ovvero possiedano la predisposizione per permettere lo scarico esterno (scarico diretto e continuo). Quest’ultima caratteristica, peraltro quasi sempre presente, consente di by-passare il contenitore di raccolta e di riversare l’acqua di condensa in un eventuale scarico a pavimento preesistente, eliminando definitivamente il problema dell’accumulo di acqua, oppure all’interno di un altro contenitore più voluminoso opportunamente predisposto dal proprietario a fianco del deumidificatore. Il collegamento tra deumidificatore e lo scarico esterno è in genere assicurato da un breve tubicino flessibile al quale è possibile all’occorrenza unire un’eventuale prolunga per allontanare ulteriormente il punto di fuoriuscita dell’acqua. In merito al tubicino in gomma, è bene sottolineare che deve essere regolarmente pulito all’interno per evitare la formazione di tappi provocati da eventuali muffe o insetti. L’ostruzione dello scarico diretto e continuo compromette infatti il buon funzionamento del deumidificatore ed espone la superficie di appoggio ad eventuali allagamenti.
Il peso e gli Accessori di Trasporto
Nei contesti domestici tradizionali, l’impiego del deumidificatore è in genere intermittente: l’elettrodomestico viene portato nella stanza eccessivamente umida e lasciato per un certo periodo più o meno prolungato, poi, terminato il sui ciclo di lavoro, rimosso e riposto in ordine in altro luogo. Se si prevede di utilizzarlo prevalentemente nel modo appena descritto, è bene valutare anche il peso del deumidificatore e gli eventuali accessori per spostarlo, quali il numero di ruote e le maniglie, al fine di valutare il suo grado di praticità nel spostarlo da un posto all’altro.
Poiché in genere i deumidificatori hanno un peso non irrilevante, se si prevede di spostarlo frequentemente, la qualità delle ruote in termini di robustezza e posizionamento al di sotto della base, gioca un ruolo fondamentale. Ruote troppo piccole, raccordate alla carcassa con elementi plastici in modo superficiale, evidenziano immediatamente i loro limiti già dopo pochi spostamenti del nuovo deumidificatore.
Deumidificatori Fissi (ad incasso)
Qualora l’acquisto di un deumidificatore fosse indirizzato ad un modello da impiegare permanentemente nel medesimo locale, è consigliabile guardare tra i cosiddetti deumidificatori ad incasso, in grado cioè di integrarsi con il mobilio preesistente e di occupare quindi in modo sostanzialmente più elegante un proprio posto all’interno dell’arredo permanentemente. Questi modelli sono comprensibilmente più costosi della media e richiedono qualche volta anche l’assistenza tecnica di personale specializzato per l’installazione, tuttavia permettono di ottimizzare gli spazi disponibili e di dimenticarsi quasi di averli.
Una classica applicazione dei deumidificatori ad incasso dovrebbe riguardare il locale destinato prevalentemente all’asciugatura della biancheria all’interno della casa.
Dimensioni di un Deumidificatore
I deumidificatori di grosse dimensioni vengono utilizzati quasi ed esclusivamente per le industrie o per fabbriche, per regolarizzare e stabilizzare la temperatura all’interno dell’edifico. Questi deumidificatori esistono esclusivamente in modalità di assorbimento o essiccazione, hanno un elevato prezzo di acquisto e la manutenzione solitamente è affidata ad un tecnico specializzato.
Per quanto riguarda invece le tipologie di deumidificatori di piccola / media dimensione, si possono suddividere in tre categorie principali: Deumidificatori ad incasso, Deumidificatori Portatili e Deumidificatori Passivi.
-Deumidificatori ad Incasso
Questa tipologia di deumidificatori è stata progettata per essere inserita all’interno dello spessore del muro, questo implica il fatto che solitamente viene utilizzato in stanze che ne richiedono un effettivo bisogno, in quanto è impossibile muoverlo, e la deumidificazione avviene esclusivamente in una determina area. E’ possibile però creare un conduzione di tubature, con un sistema principale, in cui vengono fatti passare dei tubi (dove all’interno scorrerà l’aria) in tutta l’abitazione o edificio, ed una struttura in cui viene convogliata tutta l’aria da filtrare.
I deumidificatori ad incasso si presentano all’esterno con una semplice griglia a muro, mentre la struttura principale viene collocata in una stanza a parte, oppure, in caso si trattasse di eseguire l’installazione in unica stanza, è possibile utilizzare i deumidificatori ad incasso, collocando all’interno del muro, l’intero deumidificatore ricoperto anch’esso da una griglia per nascondere la struttura principale.
-Deumidificatori Portatili
Il deumidificatore portatile è senza dubbio la tipologia più diffusa in tutto il mercato. Si tratta di una struttura che funziona mediante l’allacciamento ad una presa di corrente o a batteria. Tramite questo elettrodomestico è possibile eseguire la deumidificazione in tutte le stanze dell’abitazione, in quanto è facilmente trasportabile. Solitamente vengono venduti con un sistema di deumidificazione a condensazione, con al disotto della struttura principale, una vasca di raccoglimento delle acque.
-Deumidificatori Passivi
Quest’ultima tipologia di deumidificatore è nata recentemente, si tratta di una struttura decisamente di piccole dimensioni, utilizzata quando si hanno problemi di umidità relativamente bassi, in quanto non sono in grado di coprire grosse aree. In questo caso si tratta di deumidificatori ad assorbimento senza la necessità di collegarlo a nessuna presa di corrente, in quanto il funzionano avviene tramite un materiale igroscopico molto simile alla sabbia, inserito all’interno di un contenitore che assorbe le molecole d’acqua presenti nella stanza, senza però avere un’elevata resa, oppure, possono funzionare con delle batterie che attivano una ventola che aumenta l’aspirazione dell’aria.
I deumidificatori passivi possono essere suddivisi ulteriormente in due categorie, quelli ricaricabili e quelli non ricaricabili. Nel primo caso si tratta di deumidificatori con all’interno un materiale igroscopico, che una volta finita la sua efficacia, va buttato e sostituito con del materiale di ricarica. Nel secondo caso, invece, si tratta di veri e propri deumidificatori usa e getta, poiché una volta finita l’efficacia vanno buttati insieme a tutta la struttura.
La Qualità dei Materiali
Un utilizzo del deumidificatore in modalità sospesa per mezzo di supporti impone che i materiali impiegati per l’assemblaggio siano sufficientemente resistenti.
Nel caso specifico, è preferibile unire l’eventuale staffa di sostegno a parete con predisposizioni metalliche facenti parte del telaio del deumidificatore, poiché i materiali plastici, per quanto resistenti, non garantiscono nel tempo le medesime prestazioni meccaniche.
Il Design di un Deumidificatore
Parlando della struttura esterna del deumidificatore non può mancare l’aspetto del design: certamente poco rilevante qualora si prevede di utilizzare il deumidificatore in luoghi chiusi e senza passaggio di persone, ma se questo dispositivo è invece esposto alla vista delle persone che popolano l’appartamento o il condominio, allora si comprende l’importanza di scegliere un modello che presenti anche linee e colori piacevoli ovvero adeguati al contesto di arredamento esistente.
L’importanza della Marca e dei Servizi Accessori
Una volta osservati gli aspetti direttamente riscontrabili sul deumidificatore stesso, si può allargare la valutazione all’ambito degli eventuali servizi di assistenza offerti dalla casa produttrice ovvero i termini di garanzia e, se vogliamo, anche il suo livello di prestigio e popolarità per questo specifico prodotto.
L’acquisto di un deumidificatore dalla marca sconosciuta espone l’acquirente al rischio che poi rimanga “abbandonato” nel momento del bisogno. Questo problema può diventare particolarmente antipatico se occorre sostituire un componente del deumidificatore, ovvero acquistare un nuovo accessorio, poiché, in questi casi, diventa importante poter usufruire di un comodo canale di comunicazione con il personale di assistenza.
Il Prezzo di un Deumidificatore
Il fattore prezzo riveste indubbiamente un ruolo importante nel processo di scelta di qualsiasi elettrodomestico in generale. Per quanto riguarda i deumidificatori, possiamo indicare la fascia dai 100 a 250 euro come quella nella quale rientrano la maggioranza dei modelli standard, con le principali funzionalità di deumidificazione.
Qualora desiderassimo acquistare apparecchi di potenza superiore alla media, i relativi prezzi tendono a salire rispetto ai valori indicati, da cui l’importanza di valutare bene la potenza richiesta per evitare di spendere oltre il necessario.
Come accennato precedentemente, se il prezzo medio dei deumidificatori elettrici è fuori dalla portata del budget preventivato per questo tipo di spesa, l’alternativa è rappresentata dai deumidificatori a sali, ricordando però che questi ultimi sono adatti per superfici relativamente contenute. Il loro prezzo medio può infatti anche essere inferiore ai 10 euro, ma occorre considerare anche le eventuali “ricariche” o nuove confezioni sostitutive necessarie una volta esaurito il potere igroscopico del primo sacco.
Manutenzione di un Deumidificatore
Fortunatamente non si tratta di apparecchi che richiedono molte attenzioni, principalmente dovrete eseguire una pulizia a fondo delle parti principali (filtri, serbatoio e una pulizia esterna) almeno due volte all’anno, una al primo utilizzo dell’anno, una alla fine.
Per prima cosa ogni volta che volete mettere mano al vostro deumidificatore, assicuratevi che la spina sia scollegata dalla presa di corrente.
Se ci sono dei lunghi periodi in cui non intendete utilizzare il deumidificatore, assicuratevi che sia perfettamente pulito ed asciutto e proteggetelo dalla polvere con della plastica e riponetelo al riparo dalla luce diretta del sole.
Ricordatevi inoltre che un deumidificatore va sempre tenuto in verticale, cioè nella sua posizione naturale, quindi evitate di ribaltarlo, in caso dovesse accadere (durante il trasporto ad esempio), tenetelo in verticale per almeno 24 ore prima di accenderlo, per dare il tempo al gas contenuto nella serpentina del deumidificatore di depositarsi correttamente.
Passiamo ora alla pulizia delle parti principali.
Pulire il Serbatoio del Deumidificatore
Il Serbatoio va svuotato ogni volta che è pieno, altrimenti il deumidificatore smette automaticamente di funzionare. Ogni tanto una lavata non fa mai male, evita la proliferazione dei batteri e delle muffe. Utilizzate acqua tiepida e sapone, evitando di utilizzare sostanze troppo aggressive. Se notate la presenza del calcare al limite potete limitarvi a pulirlo utilizzando acqua e aceto (ottimo decalcificante naturale). Per periodi prolungati di inutilizzo assicuratevi che il serbatoio sia vuoto, pulito e perfettamente asciutto.Pulire i Filtri i del
Deumidificatore
Solitamente un deumidificatore è dotato un normalissimo filtro per l’aria, può essere rimosso e rigenerato semplicemente sciacquandolo sotto acqua corrente, ricordatevi di rimetterlo al suo posto solo dopo che si sia completamente asciugato, molte volte è sufficiente anche solo una passata di aspirapolvere. Se il vostro deumidificatore è stato assemblato con altri filtri particolari, informatevi bene sulle operazioni da eseguire facendo sempre riferimento al libretto di istruzioni. Il filtro a carboni attivi ad esempio non è rigenerabile e va sostituito una volta ogni 4 mesi.
Pulizia Esterna del Deumidificatore:
Risulta essere l’operazione più semplice, basta una passata con un panno asciutto o umido, fate solo attenzione a non far penetrare acqua all’interno delle varie bocchette presenti sul vostro deumidificatore, altrimenti rischierete di compromettere in modo permanente il funzionamento del deumidificatore, basta solo prestare attenzione.
Recensione dei Migliori Deumidificatori
Delonghi Pump System DD30P
Il Delonghi Pump System DD30P è un deumidificatore progettato per uso domestico, in grado di intervenire su aree fino a 150 metri cubi di grandezza ed assorbe 30 litri di umidità ogni 24 ore. Posizionabile anche accanto ad una parete, ha un design compatto e minimale adatto a tutti gli stili di arredo. Si caratterizza per un sistema di tripla rimozione della condensa tramite pompa, serbatoio o tubo di scarico e possiede un intuitivo pannello di comando elettronico per impostare il livello di umidità desiderato.
Il Delonghi Pump System DD30P, ha uno stile essenziale con bordi smussati, costruito in materiale plastico resistente, di colore bianco, per adattarsi a tutti gli ambienti. Le dimensioni sono di 30,8x38x61 cm, collocare il De longhi Pump System DD 30 P in modo da non creare ingombro eccessivo in una stanza e ne permette il posizionamento anche adiacente ad una parete o dietro una porta.
Il Delonghi Pump System DD30P è facilmente trasportabile tra gli ambienti grazie alle due pratiche maniglie laterali e alle ruote a scomparsa.
Dopo aver spostato il deumidificatore ricordiamo comunque che è bene attendere circa 1 ora prima di riaccenderlo per fare in modo che i componenti interni si ristabiliscano (parliamo principalmente del gas).
Sulla facciata anteriore del De longhi Pump System DD 30 P sono visibili le quattro fenditure per la fuoriuscita dell’aria con al centro il logo del brand Delonghi, abbinato al simbolo Pump System, che ne indica lo specifico modello.
Nella parte inferiore è presente la finestrella trasparente che si affaccia sul deposito di condensa rendendo direttamente visibile il livello raggiunto dal liquido raccolto e l’attacco Pump, dove inserire il tubo di scarico se si vuole attivare la funzionalità Pompa.
La vaschetta della condensa è facilmente estraibile ed un segnale acustico intermittente segnala se il suo riposizionamento fosse avvenuto in modo errato.
Il quadro elettronico dei comandi si trova sul top del dispositivo, da cui si accede ai pulsanti di accensione/stanby, del timer, dell’incremento (+) / decremento (-) dell’umidità, quello della ventilazione ed il pulsante della temperatura ambiente.
Il corrispondente display LCD fornisce informazioni sul funzionamento dell’apparecchio indicando il livello di temperatura o di umidità presente nell’ambiente ed i simboli relativi al timer, alla tanica piena e allo sbrinamento.
La facilità di utilizzo di questo apparecchio lo rende idoneo per qualsiasi tipologia e genere di utenza: anche persone anziane o poco inclini all’utilizzo di apparecchi tecnologici possono trarre vantaggio da questo modello, grazie ad un approccio abbastanza user-friendly.
Sul retro, infine, si trovano le bocchette per l’areazione e l’ulteriore attacco per il tubo di scarico della condensa in continuo, che può essere collegato ad uno scarico.
A questo scopo, insieme al Delonghi Pump System DD30P, vengono inclusi in dotazione 1 metro di tubo flessibile per il drenaggio dell’acqua e 5 metri di tubo flessibile per il sistema di scarico della condensa tramite l’utilizzo della pompa.
Il Delonghi Pump System DD 30 P si caratterizza per la capacità di deumidificare stanze fino a 150 metri cubi di grandezza e di assorbire fino a 30 litri di condensa al giorno (ovviamente in condizioni ottimali).
Questo apparecchio possiede la particolarità di consentire lo scarico dell’umidità attraverso un triplo sistema, che comprende l’utilizzo della classica tanica, dello scarico in continua per gravità ma soprattutto per il Pump System, un sistema che permette di pompare l’acqua raccolta e quindi di raggiungere gli scarichi più alti del Il Delonghi Pump System DD30P stesso, come ad esempio, un lavandino.
L’esclusivo sistema brevettato Heavy Duty Pump (da cui il nome dato a questo modello), permette di utilizzare l’unità in qualsiasi ambiente, anche in presenza di forti dislivelli.
Tramite l’attacco del tubo flessibile lungo 5 metri, il sistema Pump permette di drenare la condensa con un dislivello pari a 5 metri tra l’estremità del beccuccio e l’uscita della condensa. Per selezionare questa modalità di funzionamento è necessario premere il corrispondente tasto Pump presente sul pannello di controllo: il simbolo sul display inizia a lampeggiare se il collegamento non è avvenuto in modo corretto, in modo da impedire involontarie fuoriuscite di acqua.
Inoltre, questo sistema di drenaggio si avvia automaticamente rendendo ancora più semplice l’utilizzo del deumidificatore.
Per quanto riguarda la tanica di raccolta, è decisamente molto più grande della media, e raggiunge una capacità di ben 7 litri.
Un allarme sul dispay indica quando è giunto il momento di svuotare la tanica, mentre contemporaneamente il Delonghi Pump System DD30P si spegne automaticamente fino a ripristino avvenuto (Tank Control System).
Infine, è sempre possibile utilizzare il Delonghi Pump System DD30P classico scarico in continuo, che come ormai saprete agisce per gravità.
In questo caso, tramite il tubo in dotazione lungo un metro, che va inserito nell’apposito attacco posteriore, la condensa può essere diretta verso uno scarico a terra, o all’esterno dell’abitazione, senza l’attivazione della pompa.
Il Delonghi Pump System DD30P permette di impostare in modo personalizzato la percentuale di umidità desiderata tramite l’umidostato elettronico, mentre termometro ed igrometro elettronici integrati misurano le condizioni di temperatura ed umidità della stanza, per monitorare in qualsiasi momento le performance del dispositivo.
Per quanto riguarda la ventilazione, ci sono due livelli di attivazione della ventola, uno più lento e silenzioso, l’altro più veloce e potente ma che rende l’apparecchio più rumoroso. A questo proposito, vale la pena sottolineare che il livello sonoro per il De’longhi DD 30 P Pump System purtroppo è abbastanza alto, e varia dai 51 ai 53 dB.
La presenza di un filtro antipolvere che consente di purificare l’aria ed il sistema elettronico antigelo consentono di utilizzare l’unità anche in condizioni ambientali difficili, ma se le temperature dei locali sono troppo basse, è necessario riscaldare la zona anche in minima parte se si vuole che il deumidificatore svolga al meglio il suo compito. Infatti, questo apparecchio prevede una temperatura d’esercizio minima di 5°C.
Molto comoda, infine, la funzione “deumidifica in continuo”, che agisce indipendentemente dal tasso di umidità rilevata nell’ambiente e può essere utilizzata per ottimizzare i tempi di asciugatura della biancheria.
Numerose sono le prestazioni offerte dal Delonghi Pump System DD 30 P: l’igrometro, l’umidostato regolabile, la facilità d’uso tramite display elettronico e, soprattutto, il triplo sistema di scarico della condensa fanno di questo deumidificatore un dispositivo molto funzionale e versatile, in grado di adattarsi a tutte le circostanze.
Idoneo anche per luoghi difficili da deumidicare e per spazi di medio-grande ampiezza, grazie al tubo flessibile di 5 metri permette di compensare eventuali differenze di altezza tra la posizione del dispositivo e lo scarico.
Molto facile da usare, con poche e semplici precauzioni, chiunque può essere in grado di farlo funzionare senza fare fatica nella comprensione delle istruzioni.
La capacità di assorbire fino a 30 litri di condensa al giorno, infine, è un buon risultato, sicuramente superiore alle normali esigenze domestiche.
Un piccolo neo può riguardare il mancato funzionamento del Delonghi Pump System DD30P in ambienti con temperature inferiori ai 5 gradi, il che significa non poterlo utilizzare efficacemente in locali troppo freddi.
Infine, un occhio anche alla rumorosità che, per qualcuno, può risultare fastidiosa se l’apparecchio si trova posizionato in stanze dell’abitazione frequentate abitualmente.
Delonghi Dex 16
Il De Longhi Dex 16 appartiene alla gamma di deumidificatori compatti Tasciugo, che assicurano prestazioni efficienti in ambienti domestici.
Le tre funzioni principali svolte dal DeLonghi Dex 16 sono la capacità di assorbire fino a 16 litri di umidità ogni 24 ore, quindi per locali fino a 75 metri cubi, la funzionalità laundry, per velocizzare i tempi di asciugatura del bucato e la presenza di un filtro antipolvere e del Bio Silver Tech System in grado di contribuire alla purificazione dell’aria.
Inoltre, la leggerezza e le piccole dimensioni, rendono il De Longhi Dex16 particolarmente discreto e facile da spostare.
Dal punto di vista estetico il deumidificatore De Longhi Dex 16 si presenta elegante e discreto, di un raffinato colore blu lucido, idoneo ad adattarsi a qualunque stile d’arredo in casa.
Le dimensioni di 33,4 cm di lunghezza, 22 cm di profondità e 50,2 cm di altezza, lo rendono molto compatto, pur racchiudendo una tecnologia che garantisce buone performance di assorbimento dell’umidità.
Pesando solo 9 Kg, Il De Longhi Dex 16 risulta altresì molto pratico da spostare facilmente e la presenza di una maniglia ergonomica integrata per il sollevamento, assicura ancora di più comodità in ogni fase di riposizionamento dell’apparecchio nei diversi locali dell’abitazione.
Un aspetto molto importante per questo deumidificatore è la bassa rumorosità: infatti, il livello sonoro di soli 37 dB consente di tenere acceso l’apparecchio durante l’intera giornata senza arrecare troppo disturbo alle persone. Per questo motivo, è ideale anche da tenere in stanze della casa abitualmente frequentate, come il soggiorno.
Sulla facciata anteriore del DeLonghi Tasciugo Dex 16 possiamo notare il pannello elettronico dei comandi, che non prevede la presenza di un display digitale, ma rende accessibile all’utente l’intero funzionamento dell’apparecchio tramite pulsanti intuitivi che informano sulle diverse prestazioni e consentono la personalizzazione delle performance.
In particolare, sono visibili il tasto di accensione e spegnimento, i tre livelli di umidità, che è possibile impostare a seconda delle proprie esigenze, e il tasto per la funzione di asciugatura rapida dei panni.
La tanica per la raccolta della condensa è collocata lateralmente, per consentire un comodo e rapido accesso allo svuotamento e per poter verificare a occhio nudo il livello raggiunto dal liquido, grazie alla trasparenza del contenitore.
Sul retro Il De Longhi Dex16 si trova, invece, la griglia con le lamelle per il passaggio dell’aria, anch’essa facilmente rimovibile per accedere ai filtri interni, che vanno regolarmente puliti.
Per consentire un trasporto ancora più facilitato, Il De Longhi Tasciugo Dex 16 dispone di rotelline nascoste sul fondo, che scivolano senza intoppi su qualsiasi superficie. Nella confezione, oltre all’apparecchio per la deumidificazione, si trova il tubo flessibile per il drenaggio in continuo, della lunghezza di 1 metro.
Il deumidificatore De Longhi Tasciugo Dex 16 è in grado di assorbire ed eliminare fino a 16 litri di umidità in 24 ore d’esercizio a 32° e con un’umidità dell’80% in locali che abbiano una grandezza massima di 75 metri cubi.
Con un Wattaggio di soli 210 W, il deumidificatore De Longhi Dex 16, garantisce un adeguato risparmio sui consumi energetici e permette di mantenere l’unità accesa per ore, anche grazie alla funzione automatica di accensione e spegnimento in base al tasso di umidità percepito. L’umidostato regolabile, infatti, è in grado di rilevare la temperatura dell’ambiente e di attestare automaticamente il livello di umidità sul valore impostato dall’utente, spegnendo l’apparecchio una volta che questo livello è stato raggiunto e garantendo, in questo modo, un ulteriore risparmio sui consumi.
Per quanto riguarda la capacità della tanica, il Delonghi Dex 16 ha una capienza di 2,1 litri per la raccolta della condensa, forse un po’ poco, considerando che si tratta di un deumidificatore da 16 litri al giorno.
Ovviamente anche il De’Longhi Dex 16 è dotato del Tank Control System, sistema che interrompe automaticamente l’esercizio dell’apparecchio quando il serbatoio è pieno.
Inoltre, per chi ha l’esigenza di lasciare il deumidificatore sempre in funzione, ma non ha la possibilità di effettuare il regolare svuotamento della condensa, è possibile inserire il tubo di scarico per la funzione in continuo, che va collegato ad un eventuale serbatoio aggiuntivo oppure può essere diretto ad uno scarico diretto a muro o a parete.
Il doppio drenaggio del’acqua, tramite tanica interna o tubo di scarico esterno, è un elemento costante in tutti i deumidificatori della linea Tasciugo (e di ogni deumidificatore che si rispetti), e rimane molto utile soprattutto quando si deve stare a lungo fuori casa e si desidera che, nel frattempo, il dispositivo continui a svolgere il proprio lavoro di asciugatura dell’umidità.
Le performance del De Longhi Tasciugo Dex 16 assicurano non solo la deumidificazione degli ambienti, ma anche la purificazione dell’aria all’interno dei locali. Infatti, grazie alla presenza del filtro antipolvere HEPA, vengono rintracciati ed eliminati circa il 96% dei microbatteri presenti nell’aria, per garantire una buona igiene degli ambienti ed assicurare la prevenzione dello sviluppo di potenziali allergie andando, così, incontro all’esigenza di respirare un’aria più sana e pulita.
Ricordiamo che se usato regolarmente e l’ambiente risulti particolarmente malsano (esempio una cantina), è necessario lavare sotto l’acqua corrente tiepida il filtro antipolvere anche ogni 2 settimane, in modo da assicurare il corretto funzionamento dell’esercizio di igienizzazione ambientale.
Se si ha meno tempo a disposizione, ovviamente si può anche provvedere alla pulizia del filtro aspirandone la povere utilizzando un normale aspirapolvere casalingo.
Inoltre vale sicuramente la pena ricordare che questo modello è dotato anche del sistema di purificazione agli ioni d’argento, il Bio Silver Tech System, che svolge una speciale funzione antibatterica.
Il De Longhi Dex 16 utilizza un refrigerante ecologico di tipo R134A, che consente di agire come protezione antigelo quando le temperature ambientali scendono al di sotto di un certo livello: la temperatura d’esercizio anche per questo modello, infatti, varia dai 2°C ai 30° e negli ambienti più freddi l’apparecchio alterna automaticamente cicli di sola ventilazione a cicli di deumidificazione per impedire la formazione di brina o ghiaccio.
Il De Longhi Dex 16 è un buon modello in grado di deumidificare efficacemente ambienti domestici di grandezze fino a 75 metri cubi, dunque stanze di medie dimensioni, quali possono essere i locali abitualmente frequentati, come una camera da letto, il bagno o il soggiorno. Questo apparecchio è in grado di assicurare il giusto comfort ambientale perchè, oltre ad asciugare l’umidità presente, possiede un filtro dell’aria Hepa che trattiene le microparticelle di polvere potenzialmente dannose per la salute.
Inoltre questo modello è dotato del Bio Silver Tech System, che aiuta a purificare l’aria grazie alla naturale azione ionizzante dell’ argento
L’umidostato integrato permette di personalizzare le prestazioni dell’unità impostando il livello di umidità desiderato, che risponde meglio alle proprie esigenze del momento.
Infine, la funzione Laundry è molto comoda per chi vuole ottimizzare i tempi di asciugatura dei panni stesi posizionando il deumidificatore nei locali della lavanderia o dove si trova lo stendibiancheria.
I consumi ridotti, la compattezza del dispositivo e la bassa rumorosità sono ulteriori punti di forza per De Longhi Dex 16 che manca solamente del display digitale per la visualizzazione della temperatura. Il design moderno ed innovativo, infine, rende il De Longhi DEx 16 un vero e proprio oggetto d’arredo che si adatta a qualunque stile della casa.
In definitiva consigliamo l’acquisto del De Longhi Dex 16.
Ultimo aggiornamento 2025-01-01 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
Delonghi Dex 14
Come tutti i modelli Dex, anche il Delonghi Dex 14 è un modello in grado non solo di assorbire l’umidità in eccesso, ma anche di ottimizzare i tempi di aciugatura del bucato e di purificare l’aria di ambienti domestici di dimensioni non superiori ai 65 metri cubi.
Anche Il Delonghi Dex 14 si caratterizza per le dimensioni compatte e la silenziosità, e per la facile trasportabilità.
Sul retro dell’apparecchio si trova una grande griglia con le lamelle per la fuoriuscita dell’aria, rimovibile per consentire l’accesso ai filtri.
Il pannello dei comandi, intuitivo ed elettronico, consente di impostare il livello di umidità desiderato e di avere sempre sotto controllo le prestazioni dell’apparecchio.
Il modello Delonghi Dex 14 fa parte della gamma di deumidificatori Tasciugo, che si caratterizzano per la semplicità d’uso e l’efficienza. L’unità è realizzata in materiale plastico resistente di colore bianco, molto elegante e discreta per tutti gli stili d’arredo. Le dimensioni esatto sono di 50,2×33,4×22 cm, non molto, per questo il De longhi Tasciugo Dex14 risulta abbastanza comodo da posizionare in qualunque ambiente della casa, anche se non molto spazioso.
Il design si presenta accattivante ed innovativo e, grazie al pannello dei comandi, è possibile regolare le funzioni svolte dalla macchina in modo semplice e veloce.
Inoltre, si può anche impostare anche l’utile funzione Laundry per ottenere un’asciugatura più veloce dei panni stesi all’interno dell’abitazione.
La maniglia di sollevamento è integrata nel design del De Longhi Dex14 rendendo più pratico il trasporto dell’unità che, pesando solo 9 Kg, rimane comunque molto leggera. Sempre sul retro, inoltre, è presente l’attacco per il tubo di scarico della condensa in continuo, lungo 1 metro, che viene fornito in dotazione.
Per completezza ricordiamo inoltre che il De Longhi Dex 14 va sempre posizionato lasciando uno spazio di circa 50 cm sulla parte anteriore e una distanza di almeno 5-10 cm da eventuali mobili o pareti presenti sul retro, per consentire una efficace fuoriuscita dell’aria dalle bocchette.
La tanica per la raccolta della condensa, della capacità di 2,1 litri, trasparente e facilmente estraibile per lo svuotamento o la sostituzione, si trova collocata lateralmente. La capienza del contenitore rende opportuna l’operazione di svuotamento a seconda delle ore di attività dell’apparecchio: per un utilizzo frequente sarà opportuno svuotare l’unità più volte durante il giorno, essendo l’apparecchio in grado di assorbire fino a 14 litri ogni 24 ore.
Il De longhi Dex 14 è anche abbastanza silenzioso, con un livello di rumorosità che raggiunge al massimo i 37 dB,.
Per quanto riguarda la manutenzione dei filtri se si utilizza il Delonghi Dex 14 in modo sistematico e giornaliero, può essere necessario provvedere alla pulizia periodicamente, estraendolo dopo aver rimosso la griglia. Se si vuole utilizzare velocemente il deumidificatore, si può rimuovere la polvere e la sporcizia usando un’aspirapolvere oppure mentre se si può aspettare il tempo necessario per l’asciugatura si può passare il filtro sotto l’acqua corrente tiepida.
Per quanto riguarda le prestazioni, è evidente che trattandosi di un modello da 14 litri al giorno è ideale per deumidificare ambienti fino a 20/25 metri quadrati.
Per quanto riguarda le altre funzioni, il Delonghi Dex 14 in particolare, oltre a deumidificare, consente di velocizzare l’asciugatura della biancheria stesa tramite la funzione Laundry.
Lo scarico della condensa raccolta può avvenire come al solito secondo due modalità: attraverso la raccolta nella tanica (della capienza di 2,1 litri) oppure tramite lo scarico in continuo verso l’esterno (un serbatoio aggiuntivo oppure uno scarico a parete o a muro), comodo quando si ha la necessità di far funzionare l’apparecchio ma non si ha modo di svuotare la tanica di frequente.
In ogni caso, anche lavorando tramite scarico diretto nel serbatoio, Il Delonghi Dex 14 è dotato di un sistema di controllo (Tank control System), che avvisa, tramite una spia che si accende sul pannello dei comandi, quando la tanica è piena o se ci si è dimenticati di reinserirla, e dunque è assente, oppure se non è posizionata correttamente.
Il consumo richiesto è di soli 210 W e consente di avere consumi energetici molto ridotti, anche grazie all’umidostato regolabile che interviene con cicli di accensione e spegnimento a seconda della necessità.
Attraverso l’intuitivo pannello di comando, privo di display, l’utente può accendere o mettere in standby l’apparecchio e selezionare il set di umidità desiderato, tramite il pulsante Mode, tra le tre opzioni disponibili di percentuale di umidità che sono di circa 40, 50 o 60%.Penserà il De’Longhi Dex 16 ad adattare il suo funzionamento al valore impostato, interrompendo l’attività quando viene raggiunto il tasso di umidità impostato.
In condizioni ottimali, per una stanza di circa 65 metri cubi sono sufficienti circa 1 ora e mezza di tempo per abbassare l’umidità di circa il 20%.
Infine, per quanto riguarda la temperatura d’esercizio, anche per il Delonghi Dex 14 è compresa tra i 2 e i 30°C. Ovviamente alle basse temperature si attiva il dispositivo elettronico antigelo , che interviene alternando cicli di deumidificazione a cicli di sola ventilazione, per evitare che si formino brina o ghiaccio.
Chi necessita di un apparecchio in grado di svolgere diverse funzioni, che assicuri buone prestazioni e sia di facile utilizzo, può trovare nel Delonghi Dex 14 il deumidificatore più idoneo. Questo apparecchio si distingue per l’eleganza, la compattezza e per le buone capacità di deumidificazione per gli spazi di piccole dimensioni.
Consigliamo il De longhi Dex 14 a tutte quelle persone che cercano un dispositivo particolarmente silenzioso, che garantisca ridotti consumi energetici e che abbia una funzione specifica per asciugare il bucato.
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Delonghi Dex 12
Il Delonghi Dex 12, una volta estratto dalla confezione, riesce a sorprendere fin da subito grazie alle sue forme, moderne e studiate per ridurre al minimo l’ingombro, permettendo di inserirlo in qualunque ambiente senza risultare fuori luogo. La scelta del produttore di integrare il pannello comandi nella scocca senza nessun display, e l’adozione di una maniglia posta nella parte superiore, rendono il Delonghi Dex 12 facile da usare e da spostare da una stanza all’altra.
Le principali componenti del De’longhi Dex12 sono rappresentate dalla tanica di raccolta della condensa, dalle due griglie per l’aria (rispettivamente di entrata e di uscita), dal filtro aria e dal tubo di scarico condensa.
Pur avendo dimensioni compatte, ideali per l’inserimento in qualsiasi spazio, il Delonghi Dex 12 dispone di una tanica abbastanza capiente (raggiunge i 2,1 litri di capacità), è estraibile con facilità, caratteristica che rende veloci le operazioni di svuotamento. Il peso, limitato a 9 kg, consente di trasportare il deumidificatore senza alcun problema.
I migliori risultati possono essere raggiunti in stanze la cui dimensione non supera i 55 metri cubi.
Una delle caratteristiche che permettono al De longhi Dex 12 di distinguersi da altri deumidificatori presenti sul mercato della stessa potenza (12 litri al giorno), è il fatto di poter essere utilizzato per velocizzare le operazioni di asciugatura degli indumenti.
Si tratta della funzione denominata “LAUNDRY”, che si rivela particolarmente efficace nel periodo invernale, quando non è possibile stendere i panni al sole.
Ricordiamo inoltre che anche il Delonghi Dex 12 è dotato del tubo per lo scarico in continuo della condensa. Quest’ultima modalità di utilizzo permette di impiegare in tutta sicurezza il deumidificatore anche da parte di chi è costretto ad assentarsi da casa per diverse ore e, non avendo la possibilità di svuotare periodicamente la tanica.
Per quanto riguarda l’emissione acustica, la Delonghi sta facendo finalmente dei passi in avanti per cercare di aumentare la silenzionita: il Delonghi Dex 12 ha un livello di rumorosità che non supera i 37 dB alla massima potenza.
Ottima anche la temperatura di esercizio, specialmente negli ambienti più freddi: il Delonghi Dex12 può essere impiegato tra i 2 e i 30 gradi centigradi, grazie ad un nuovo apposito dispositivo antigelo elettronico.
Come tutti i deumidificatori, anche il Delonghi Dex 12 è dotato di un sistema di pulizia dell’aria reimmessa nell’ambiene, principalmente effettuata dal filtro antipolvere lavabile integrato.
Installare Delonghi Dex 12 in una stanza è un’operazione semplice e veloce, occorrerà solamente lasciare circa 50 cm di spazio di fronte al dispositivo e almeno 5 cm nella parte posteriore per garantire una sufficiente circolazione dell’aria.
Per potersi affidare allo scarico in continuo, dovete invece svitare il tappo presente e rimuovere, successivamente, il tappo che si trova sul beccuccio. A quel punto, basta infilare il tubo inserito nella confezione nel beccuccio, evitando di superare l’altezza del beccuccio per consentire un completo e veloce svuotamento del serbatoio.
L’utente ha la possibilità di selezionare tra 3 diversi livelli di umidità; per farlo, è sufficiente premere il pulsante “MODE”, in modo che l’apparecchio possa accendersi.
L’umidità dell’ambiente potrà essere settata, rispettivamente, al 60, al 50 e al 40 per cento. È presente anche un tasto apposito per la funzione “Dry”, da utilizzare quando si desidera velocizzare l’asciugatura dei panni.
Ad aumentare la sicurezza nell’utilizzo di questo deumidificatore è anche la presenza di sistemi di arresto automatico. Attraverso il “Tank control system” in particolare viene costantemente il corretto funzionamento del drenaggio. Nello specifico il Delonghi Dex 12 potrebbe spegnersi nel caso in cui tanica risulti piena, oppure sia stata posizionata in modo scorretto.
Qualora si stia utilizzando De longhi Dex 12 con la modalità “in continuo”, questa spia può accendersi per la presenza di un’ostruzione nel tubo, che porta il deumidificatore a scaricare nella tanica. Qualunque sia la causa, una volta rimossa quest’ultima, la spia si spegnerà e il deumidificatore riprenderà il lavoro di routine.
Il Delonghi Dex 12 è un deumidificatore progettato per i piccoli ambienti.
Se avete a disposizione una piccola stanzetta dove mettere la biancheria da asciugare inoltre grazie allafunzione laundry velocizzerete il processo di asciugatura.
Ottima la trasportabilità, grazie al peso ridotto e al comodo maniglione superiore.
L’unico limite di questo modello è rappresentato dalla potenza di 12 litri al giorno, per questo consigliamo l’acquisto di questo modello se dovete deumidificare piccole stanze oppure limare solo un po’ il tasso di umidità.
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Delonghi DNC 65
Incredibilmente compatto, è l’ideale per deumidificare le stanze di medie dimensioni. Esteticamente ci piace molto, il design non è così scontato come con gli altri deumidificatori, è molto compatto ed originale, inoltre è particolarmente stretto, l’ideale per sfruttare gli angoli non utilizzati delle stanze, ad esempio è perfetto per essere collocato dietro una porta.
La grande innovazione però è nascosta nel cuore di questo elettrodomestico: infatti si tratta di uno dei primi deumidificatori che adottano una nuova tecnologia che non prevede l’utilizzo di gas refrigerante.
Le prestazioni di questo piccoletto non sono veramente niente male, infatti riesce ad raccogliere ben 18 litri di acqua in 24 ore, per questo è in grado di gestire tranquillamente anche stanze di oltre 30 metri quadrati. Per mantenere compatte le misure del De Longhi Aria Dry Light DNC 65, il serbatoio è stato completamente ridisegnato, ed è leggermente più piccolo degli altri deumidificatori della stessa categoria, riesce infatti ad immagazzinare circa 2 litri di acqua. Il livello dell’acqua è comunque sia sempre visibile dall’esterno, e nel caso ci dimenticassimo di svuotarlo entrerà in funzione la solita funzione Tank Control System, che in automatico spegnerà l’apparecchio. Inoltre volendo come maggiore comodità è possibile decidere di far defluire l’acqua raccolta direttamente all’esterno, senza che sia immagazzinata prima nel serbatoio e quindi senza bisogno di svuotare continuamente la tanica.
Niente è stato lasciato al caso e tutte le funzioni del DeLonghi DNC65 Aria Dry Light sono state curate fin nei minimi dettagli, a partire dalla sorprendente silenziosità di questo modello, che alla velocità più bassa si attesta appena sui 34 decibel, così da riuscire tranquillamente a stare nella stessa stanza in cui il DeLonghi DNC65 Aria Dry Light è in funzione.
Il livello di deumidificazione può essere impostato in tre diverse modalità, cioè Minimo, Massimo e Automatico, inoltre questo modello è dotato della Funzione SWING, cioè un sistema che distribuisce uniformemente l’aria nell’ambiente grazie a 3 alette oscillanti.
Il deumidificatore DeLonghi DNC65 Aria Dry Light si è dimostrato veramente versatile, infatti è particolarmente indicato anche per l’asciugatura della biancheria, dove dobbiamo ammettere ci ha dato risultati veramente strabilianti.
Questo modello è veramente leggero, con i suoi 5,5 chilogrammi è il più leggero della sua categoria, per questo non è dotato delle solite ruote per lo spostamento, ma solo di una comoda maniglia per il trasporto.
Il deumidificatore DeLonghi DNC 65 Aria Dry Light ha però un’altra caratteristica che lo rende davvero versatile ed unico: grazie alla tecnologia interna di cui è dotato infatti funge non solo da purificatore dell’aria, ma è un vero e proprio ionizzatore d’aria a tutti gli effetti.
Accendendo il deumidificatore DeLonghi DNC65 Aria Dry Light quindi non solo libereremo l’aria dall’umidità in eccesso, ma grazie all’azione ionizzante eliminerà moltissimi batteri (grazie anche al suo speciale filtro antibatterico) ed eliminerà tutta la negatività nell’aria. Ovviamente volendo è possibile utilizzare il DeLonghi DNC65 Aria Dry Light anche solo come depuratore d’aria, senza dover necessariamente attivare la modalità di deumificazione.
il DeLonghi DNC65 Aria Dry Light è davvero un deumidificatore unico nel suo genere, è pratico, leggero, compatto, facile da usare e soprattutto è molto versatile. Il il DeLonghi DNC65 Aria Dry Light ci ha soddisfatto sotto tutti i punti di vista e secondo noi si tratta di un prodotto veramente eccezionale. Se non cercate solo un deumidificatore di piccole dimensioni e anche un purificatore d’aria sicuramente il De Longhi DNC65 Aria Dry Light è il prodotto che fa per voi.
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Delonghi DH 300 P
Il deumidificatore Delonghi DH 300 P è un deumidificatore di fascia alta della famosissima serie DeLonghi. Esteticamente si differenzia dagli altri Tasciugo per un design più morbido e bombato, moderno ma tuttavia molto discreto. La sua forza di estrazione è molto potente, infatti è in grado di assorbire fino a ben 30 litri di acqua in sole 24 ore. La sua elevata potenza lo rende l’ideale per chi ha grossi problemi di umidità e per chi vuole deumidificare ambienti abbastanza grandi, diciamo fino a circa 45/50 metri quadrati (oppure 150 metri cubi), ma sicuramente possiamo spingerci tranquillamente oltre senza problemi.
Anche il DeLonghi DH 300 P Tasciugo AriaDry è dotato di numerosi sensori e funzioni, tra cui un termostato ambiente e un praticissimo umidostato per impostare la percentuale di umidità che vogliamo che l’ambiente mantenga.
Il DeLonghi DH 300 P Tasciugo AriaDry è dotato inoltre di un filtro antipolvere che contribuisce a purificare l’aria e di un dispositivo contro il congelamento che, alternando cicli di deumidificazione a cicli di sola ventilazione, permette a questo prodotto di lavorare senza problemi anche alle basse temperature (fino a 5 gradi).
Tutte le funzioni sono accessibili tramite un pannello di comandi elettronico posto sulla parte superiore di questo modello corredato da un piccolo display a led che ci segnalerà costantemente umidità e temperatura presenti nella stanza.
Data la grande potenza di questo prodotto, la tanica per l’acqua è molto capiente e riesce a contenere ben 5 litri di acqua; è inoltre possibile collegare direttamente all’esterno il drenaggio dell’acqua e poter quindi usufruire di uno drenaggio costante. La funzione Tank Control System spegnerà il dispositivo nel caso il serbatoio dell’acqua sia pieno, inoltre un apposito led segnalerà all’utilizzatore la necessità di svuotare la tanica di contenimento.
Il consumo è il punto debole del DeLonghi DH300P Tasciugo AriaDry: con i suoi 540 watt all’ora non è certo il massimo per quanto riguarda il risparmio energetico. Purtroppo questo è un vero peccato, perché un consumo così elevato secondo noi è davvero una pecca da non sottovalutare nello scegliere quale deumidificatore comprare. Ricordiamo che questi apparecchi non devono rimanere accesi 24 ore al giorno, ma comunque qualche ora al giorno sicuramente, quindi un consumo troppo elevato inciderebbe abbastanza sulla bolletta. Ci dispiace ammettere che probabilmente sarebbe meglio orientarsi su un modello più efficiente dal punto di vista del risparmio energetico.
I nostri test hanno riscontrato effettivamente esiti molto positivi, ma ormai c’è un modello analogo che secondo noi è nettamente superiore, cioè il Tasciugo DDS30. A parità di prestazioni infatti quest’ultimo consuma molto meno ed è anche molto più compatto. Come se non bastasse costa anche molto meno, quindi se avete bisogno di un deumidificatore potente, probabilmente il DDS30 è la scelta migliore che potete fare rispetto a questo modello.
Il DeLonghi DH300 P Tasciugo AriaDry è davvero un prodotto notevole, è potente e cattura l’acqua in sospensione nell’aria in maniera veramente efficiente. Peccato per gli elevati consumi, inoltre la DeLonghi ha da poco immesso sul mercato il modello DDS30, che ha più o meno le stesse caratteristiche ed in più consuma molto meno. Inoltre è dotato della funzione Laundry, una funzione specifica per asciugare il bucato. Per questi motivi non ci sentiamo di consigliare questo prodotto e di optare al suo posto per il più efficiente DeLonghi DDS30.
Delonghi DDS25
Si tratta di un modello particolarmente evoluto della serie DDS in termini di potenza ed è caratterizzato da un’elevata capacità di assorbimento dell’acqua. Infatti questo deumidificatore ha delle prestazioni veramente buone, riesce ad assorbire circa 25 Litri di acqua ogni 24 ore, una capacità sufficiente a deumidificare ambienti compresi tra i 35 e i 40 metri quadri.
Esteticamente il DeLonghi DDS25 Tasciugo AriaDry Compact è esattamente identico a tutti gli altri deumidificatori della serie DDS, come ad esempio il DeLonghi DDS 20 e al DeLonghi DDS 30, l’unica differenza sta appunto nella potenza di estrazione dell’acqua.
Per il resto le caratteristiche sono pressoché identiche, anche questo modello è dotato di ruote e maniglie per il trasporto; anche il peso (15 chilogrammi) e le dimensioni sono esattamente le stesse.
La tanica per la raccolta dell’acqua è molto capiente, vista anche la potenza del DeLonghi DDS25, ed è in grado di raccogliere fino ad un massimo di 4,5 litri di acqua. Non appena il serbatoio viene riempito completamente, se non viene svuotato, il DeLonghi DDS 25 si spegne automaticamente fino a che il serbatoio non viene svuotato manualmente. È comunque sempre possibile collegare il deumidificatore direttamente ad uno scarico o all’esterno, tramite un apposito tubicino che si trova nella parte posteriore.
Non manca nemmeno il dispositivo elettronico contro il gelo (che permette al De’Longhi DDS25 di lavorare a temperature fino a 2 gradi centigradi) e la comodissima funzione Laundry, che serve appunto ad asciugare il bucato.
Come i modelli DDS anche il DeLonghi DDS25 è dotato di una ventola a 3 velocità, che volendo può essere azionata anche senza attivare la modalità deumidificazione: in questo modo il DeLonghi DDS25 funzionerà come purificatore d’aria, grazie allo speciale filtro antibatterico contenuto al suo interno.
Il pannello di comando è particolarmente avanzato e tutte le informazioni sono chiaramente indicate su un piccolo ma pratico display a led. Tramite questo pannello di comandi potremo accedere a tutte le funzioni del Delonghi Tasciugo AriaDry Compact DDS25, ovvero potremo, ad esempio, controllare il tasso di umidità attualmente presente nell’aria ed impostare l’umidostato affinché riporti l’umidità a dei livelli idonei. Questo tipo di deumidificatore è particolarmente indicato ha chi ha grossi problemi di umidità, in quanto è particolarmente efficiente ed è una buona via di mezzo tra un prodotto di fascia media ed un prodotto di fascia alta.
Il nostro giudizio su questo prodotto è veramente buono se non fosse per un piccolo dettaglio che proprio non ci va giu: il prezzo. Purtroppo questo modello, almeno attualmente costa il 50% del modello DDS20, che abbiamo già provato e si è dimostrato anch’esso un prodotto veramente valido. A questo bisogna chiedersi se vale davvero la pena spendere quasi 100 euro in più per avere un prodotto di poco superiore. Comunque anche se abbiamo bisogno di un modello veramente potente c’è a disposizione il DeLonghi DDS30 che è solo poco più costoso di questo modello ma molto più performante.
Il DeLonghi DDS25 Tasciugo AriaDry Compact è veramente un ottimo modello, se non fosse per il prezzo che noi giudichiamo un po’ troppo elevato. Un vero peccato. Anche perchè si tratta di un deumidificatore che si posiziona nel mezzo, quindi non è ne troppo potente, ne adatto a deumidificare piccoli ambienti, dove sarebbe sprecato. Insomma Secondo noi il DeLonghi DDS25 Tasciugo AriaDry Compact non è ne carne ne pesce e anche se in realtà è un ottimo modello e quindi non possiamo esimerci dal consigliarne l’acquisto, è comunque il caso di valutare gli altri due modelli principali della serie Tasciugo AriaDry Compact, ovvero il DDS20 e ilm DDS30.
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Delonghi DDS30
Il DeLonghi Tasciugo DDS 30 è il fratello maggiore della serie di deumidificatori AriaDry Compact. Esteticamente è identico ai modelli di potenza inferiore, ma la differenza sostanziale sta nel cuore: pur mantenendo lo stesso peso e le stesse dimensioni infatti questo deumidificatore è in grado di assorbire ben 30 litri di umidità in sole 24 ore! Questo grazie all’innovativa resistenza in ceramica situata al suo interno, che permette un’estrazione dell’acqua ancora più veloce ed efficiente.
La potenza di estrazione dell’umidità in questo modello è molto elevata, per questo consigliamo caldamente di scegliere questo modello principalmente se avete ambienti abbastanza grandi da deumidificare (parliamo di stanze grandi più di 40 metri quadrati) e soprattutto se vivete in zone veramente molto umide.
Durante i nostri test abbiamo potuto verificare l’effettiva efficienza di questo deumidificatore e ne siamo rimasti veramente sorpresi, è veloce e potente e alle basse velocità anche particolarmente silenzioso. Certo aumentando la velocità della ventola aumenta anche la rumorosità, tuttavia riuscirete tranquillamente a stare nella stessa stanza in cui si trova il Tasciugo AriaDry Compact DDS 30 senza essere disturbati più di tanto, ad esempio potete tranquillamente conversare o guardare la televisione senza alcun problema.
Anche questo modello è dotato di un serbatoio per la raccolta dell’acqua molto capiente (4,5 litri) e volendo è possibile drenare l’acqua estratta in modo continuo tramite l’apposito tubicino di drenaggio in dotazione senza svuotare continuamente la tanica di raccolta dell’acqua manualmente.
Il DeLonghi DDS30 Tasciugo AriaDry Compact è dotato dello stesso pannello di comandi che caratterizza tutta la serie DDS e anche del caratteristico display a led, che grazie ai sensori incorporati, ci mostrerà in tempo reale la temperatura e il tasso di umidità presente nell’aria.
Ovviamente al DeLonghi DDS30 Tasciugo AriaDry Compact non manca la possibilità dio poter impostare l’umidostato in modo che l’aria raggiunga un determinato tasso di umidità. Attivando questa funzione, il DeLonghi DDS30 Tasciugo AriaDry Compact rileverà costantemente l’umidità, e si accenderà e spegnerà automaticamente in modo da mantenere i valori di umidità da noi impostati. In alternativa è possibile impostare un timer, così da far accendere e spegnere il Delonghi Tasciugo DDS 30 agli orari della giornata a noi più congeniali.
Al DeLonghi DDS30 Tasciugo AriaDry Compact non mancano nessuna delle altre funzioni che caratterizzano gli altri deumidificatori della stessa serie: anche il DDS30 è infatti in grado di lavorare senza problemi alle basse temperature (fino a 2 gradi centigradi) ed è dotato del Tank Control System, che spegne automaticamente il deumidificatore ion caso di tanica piena.
In questo modello di deumidificatore è presente anche la comodissima funzione Laundry ovvero il sistema che velocizza l’asciugatura della biancheria. Basterà semplicemente mettere lo stendino vicino al deumidificatore e premere il relativo pulsante per attivare questa funzione e in poco tempo avremo i vestiti completamente asciutti.
Tra le altre funzioni di questo deumidficatore vi è la possibilità di utilizzarlo anche solo come depuratore d’aria, visto che questo modello, come tutti i modelli della serie Tasciugo AriaDry è dotato di uno speciale filtro antibatterico, che ci aiuterà a vivere in un ambiente più sano ed igienizzato.
Il prezzo di questo prodotto non è tra i più economici, ma come punto di forza di del DeLonghi DDS30 Tasciugo AriaDry Compact abbiamo trovato un’efficienza veramente sorprendente, infatti consuma solamente 330 watt, che rapportati alla forza di deumidificazione, ci sembrano veramente pochi. Questo deumidificatore non solo consuma poco, ma assorbe anche molta più acqua di molti modelli di deumidificatori per uso domestico, per questo in poco tempo recupereremo la spesa.
Il DeLonghi DDS30 Tasciugo AriaDry Compact è un validissimo modello di deumidificatore, molto potente e performante. Indicato nei casi più disperati oppure per deumidificare ambienti particolarmente grandi. Questo prodotto si è distino nella sua categoria per efficienza e per i consumi notevolmente ridotti grazie soprattutto alla speciale resistenza in ceramica che ottimizza il processo di estrazione dell’acqua. Seppure non si tratti di un prodotto economico visto il prezzo di mercato, ne consigliamo l’acquisto.
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Delonghi DDS20
Il DeLonghi DDS20 Tasciugo AriaDry Compact è uno tra i migliori deumidificatori che abbiamo avuto il piacere di testare. Si tratta di un prodotto dalle ottime caratteristiche e dal prezzo tutto sommato contenuto, anche se rispetto alla media del costo di un buon deumidificatore, andremo a spendere qualche decina di euro in più.
Dopo vari test dobbiamo comunque riconoscere che il DeLonghi Tasciugo AriaDry Compact DDS20 vale ogni centesimo speso, anche perché si tratta di un prodotto particolarmente efficiente. Esteticamente è moderno e molto curato, le dimensioni corrispondo alla media dei deumidificatori, non è piccolissimo ma neanche enorme e il peso si attesta sui 15 chili. Per agevolarne il trasporto è dotato di ruote e di pratiche maniglie che caratterizzano tutta la serie Tasciugo della DeLonghi.
Le performance che riesce a garantire sono davvero di tutto rispetto, infatti riesce senza problemi ad assorbire ben 20 litri di acqua ogni 24 ore. Questa caratteristica rende il DeLonghi DDS20 Tasciugo AriaDry Compact particolarmente indicato se avete gravi problemi di umidità in casa e una forte formazione di muffa.
Viste le alte prestazioni che il DeLonghi DDS20 Tasciugo AriaDry è in grado di offrire, è stato dotato di una tanica per la raccolta particolarmente capiente, in grado di contenere fino a 4,5 litri di acqua. Ovviamente, come con tutti i modelli della serie Tasciugo, possiamo drenare l’acqua di raccolta direttamente senza immagazzinarla nella tanica, tramite il solito tubicino posizionato nella parte posteriore; in questo modo non dovremo neanche più ricordarci di svuotare la vasca di raccolta dell’acqua.
Il DeLonghi DDS20 Tasciugo AriaDry Compact è dotato di 3 velocità di ventilazione più una modalità automatica, che lascia alla scheda elettronica presente in questo deumidificatore la decisione di impostare la velocità più indicata.
Questo deumidificatore è particolarmente indicato per stanze fino a 35/40 metri quadrati, o come indica il sito della Delonghi fino a 90 metri cubi.
Il DeLonghi DDS20 è dotata inoltre di un igrometro incorporato, così potremo sempre avere sott’occhio il tasso di umidità reale presente nell’aria, inoltre tramite un pratico umidostato, possiamo decidere il tasso di umidità che vogliamo che la ‘ambiente raggiunga. Oltre a queste funzioni è presente anche un timer per impostare lo spegnimento del DDS20 ad un orario prestabilito.
Non manca neanche la funzione Tank Control System che blocca il funzionamento in caso di tanica piena e il dispositivo antigelo elettronico, che permette al DDS20 di lavorare correttamente fino a temperature di 2 gradi centigradi senza particolari problemi.
Il DeLonghi DDS20 Tasciugo AriaDry Compact tuttavia si è rivelato molto di più di un semplice deumidificatore: è dotato infatti di funzione Dry, che gli permette di funzionare anche come un purificatore d’aria, dato che è dotato di uno speciale filtro antibatterico.
Come ultima interessante innovazione abbiamo una praticissima e comodissima funzione Laundry, che non è altro che una funzione specifica utile per asciugare la biancheria. L’abbiamo provata e dobbiamo ammettere che funziona veramente bene, soprattutto in inverno, visto che asciuga in modo veramente naturale i panni, non come l’asciugatrice che li lascia inumiditi.
Il De Longhi DDS20 Tasciugo AriaDry Compact è veramente un buon prodotto, il prezzo è leggermente sopra la media ma le prestazioni che è in grado di offrire sono veramente ottime. Comoda la funzione per asciugare il bucato, efficiente e veramente utile, specialmente in inverno. Certo non è piccolissimo nelle dimensioni, tuttavia non è così ingombrante da non potergli trovare facilmente una collocazione. Con in suoi 20 litri di acqua estratti ogni 24 ore è tra i migliori modelli che possiate avere a casa. Il De Longhi DDS 20 è dotato di tutte le tecnologie possibili ed immaginabili, come un umidostato per regolare la temperatura, un igrometro per tenere sotto controllo il tasso di umidità e un comodo timer. È inoltre possibile usare questo deumidificatore come purificatore d’aria. Sicuramente consigliato.
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Delonghi Des 16
Il deumidificatore DeLonghi Tasciugo AriaDry Slim DES 16w è un elettrodomestico ad uso domestico di fascia medio/alta. È caratterizzato da un design veramente curato e rifinito e i materiali di costruzione sono decisamente di prima qualità. La tanica per la raccolta dell’acqua assorbita è veramente molto capiente, infatti il Delonghi DES 16 è in grado di immagazzinare ben 3 litri di acqua, il che lo rende un prodotto adatto da utilizzare in ambienti particolarmente umidi.
Il peso di questo modello si attesta sui 9 chilogrammi e per agevolarne lo spostamento è dotato di pratiche maniglie e di ruote.
Questo prodotto durante le nostre prove si è rivelato particolarmente potente, infatti è in grado di raccogliere fino a 16 litri di acqua in 24 ore, il che lo rende un apparecchio veramente performante utile per tutte quelle persone che hanno problemi gravi di umidità, ad esempio per chi vive lungo le coste o in prossimità di laghi. Proprio per la sua elevata efficienza possiamo utilizzare il deumidificatore DeLonghi Tasciugo AriaDry DES 16w anche in ambienti particolarmente grandi. Per sicurezza noi consigliamo di usarlo in ambienti di massimo 30 metri quadrati, sul sito della DeLonghi è specificato che possiamo spingerci ad usarlo in ambienti di ben 75 metri cubi. Per questo consigliamo di comprare questo deumidificatore anche nel caso abbiate necessità di deumidificare ambienti particolarmente grandi come saloni, taverne o un qualsivoglia locale caratterizzato da un’ampia superficie.
Come tutti i modelli Tasciugo, il DeLonghi DES 16 è dotato del pratico Tank Control System, che interrompe automaticamente il funzionamento di estrazione di acqua nel caso che il serbatoio dell’acqua sia pieno. Questa funzione è attiva anche nel caso in cui decidiamo di utilizzare il Tasciugo AriaDry DES 16 in modalità continua, così da rendere questo apparecchio ancora più sicuro.
Il livello dell’acqua è sempre visibile, perché la tanica è trasparente e posta in bella vista alla base di questo deumidificatore.
Tra le caratteristiche principali che caratterizzano il DeLonghi DES 16 abbiamo un pratico pannello di comandi a led, dove potremo impostare il tasso di umidità desiderato e tenere sempre sotto controllo il livello di umidità presente nell’aria.
Tra le altre funzioni abbiamo trovato anche la funzione antigelo, che alterna cicli di deumidificazione a cicli di sola ventilazione, proprio per scongiurare qualsiasi pericolo dovuto alla formazione di ghiaccio. La velocità di ventilazione è regolabile in due velocità, alla velocità più alta è più efficiente e riesce ad estrarre più acqua, mentre nella modalità più lenta vengono minimizzati i rumori.
Come funzione aggiuntiva possiamo utilizzare il Delonghi DES16 senza attivare la modalità deumidificazione, in questo modo verranno attivate solo le ventole e questo elettrodomestico funzionerà solo per il filtraggio dell’aria, grazie alla presenza al suo interno di un filtro antipolvere, completamente lavabile e quindi rigenerabile. Grazie al DeLonghi Tasciugo AriaDry DES 16w possiamo anche regolare il tasso di umidità desiderata tramite un’apposita manopola posta sul pannello dei comandi; una volta impostato al tasso di umidità desiderato il deumidificatore autonomamente si accenderà ogni qualvolta il tasso di umidità risulterà troppo alto e si spegnerà non appena riportato l’umidità ai livelli desiderati.
Parliamo ora dei consumi: l’assorbimento del Delonghi DES 16 è di 250 watt, che in rapporto alle prestazioni offerte rende questo prodotto veramente appetibile. Infatti possiamo tranquillamente utilizzare il Delonghi Des 16 poche ore al giorno e avere gli stessi risultati, se non migliori, che otterremmo tenendo acceso un deumidificatore di fascia bassa acceso 24 ore su 24.
Il prezzo di questo elettrodomestico rimane nella media, ma comunque sia si tratta di un prodotto che durerà molti anni senza dare problemi e che in termini di consumi elettrici nel giro di poco tempo di ripagherà da solo.
Il DeLonghi Tasciugo DES 16 è sicuramente un prodotto degno di attenzione. I materiali di costruzione sono di prima qualità e l’efficienza è stata particolarmente ottimizzata. Inoltre abbiamo la possibilità di impostare un pratico umidostato che gestirà per noi il funzionamento di questo elettrodomestico. Se poi avete la possibilità di collegarlo direttamente ad uno scarico, possiamo benissimo accenderlo e dimenticarci di lui, in quanto svolgerà il proprio lavoro in modo totalmente autonomo. Inoltre il DeLonghi Tasciugo AriaDry DES16 è molto versatile in quanto funziona benissimo sia in ambienti piccoli che se posizionato in stanze anche molto grandi. Consigliamo decisamente il suo acquisto.
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Mitsubishi MJ-E21BG-S1
Come avrete già intuito dal nome, il Mitsubishi MJ-E21BG-S1 è deumidificatore da 21 litri al giorno, quindi decisamente adatto a lavorare su ambienti abbastanza grandi.
Ma andiamo con ordine e cominciamo come al solito analizzando l’estetica e i materiali di costruzione di questo modello.
Una volta liberato dall’imballo, il Mitsubishi MJ-E21BG-S1 si rivela essere un apparecchio ben realizzato con plastiche resistenti e di buona qualità. Di colore bianco e particolari in silver, ha un design abbastanza pulito che gli permette di essere inserito facilmente in qualunque contesto.
Rispetto ad altri apparecchi con prestazioni simili, il Mitsubishi MJ-E21BG-S1 è un pò più ingombrante essendo alto 589 mm, largo 384 mm e profondo 217 mm e leggermente più pesante (13,7 kg).
Il serbatoio che ha una capacità di ben 4,5 litri, è posto nella parte bassa del frontale del deumidificatore. Esternamente è visibile una finestrella trasparente per il controllo visivo del livello dell’acqua e, cosa poco frequente, il serbatoio è fornito di coperchio.
Abbiamo trovato molto funzionale, la posizione dei comandi posti tutti sulla parte superiore del corpo macchina. Sia i pulsanti che il display hanno dimensioni generose così come le indicazioni delle funzioni stampate in italiano.
Dietro i comandi, troviamo la comoda maniglia a scomparsa e a seguire il deflettore dell’aria in uscita motorizzato.
Alla base del Mitsubishi MJ-E21BG-S1, trovano posto le rotelle per spostare l’apparecchio senza sollevarlo che stranamente sono fisse e consentono il solo movimento laterale ed inoltre manca un gancio su cui avvolgere il cavo durante lo spostamento o quando si conserva il deumidificatore nei periodi di inutilizzo.
Il filtro ad alta efficienza è facilmente accessibile e sostituendolo con regolarità, si aiuta la macchina a mantenere prestazioni elevate e l’aria pulita.
Per quanto concerne le specifiche tecniche, il Mitsubishi MJ-E21BG-S1 ha una capacità di deumidificazione di 21 litri al giorno ed è adatto per ambienti ampi sino a 42 mq.
Potendo funzionare con una temperatura ambientale che va da 1° a 35°, il Mitsubishi MJ-E21BG-S1 è adatto a risanare anche gli ambienti particolarmente freddi.
Variando il funzionamento dalla minima alla massima potenza, il rumore dell’unità varia parecchio passando da un minimo di 38 dB ad un massimo di 47 dB e questo secondo il nostro parere, ne sconsiglia l’uso impostato al livello massimo durante le ore notturne.
Come detto in precedenza, il Mitsubishi MJ-E21BG-S1 si programma facilmente con i dati impostati sempre ben visibili sull’ampio display a cui, se vogliamo trovare una pecca, manca l’illuminazione notturna da attivare magari premendo un pulsante.
Ma passiamo adesso ad analizzare tutte le funzioni del Mitsubishi MJ-E21BG-S1.
Con la funzione Easy/Auto, il deumidificatore lavora in automatico diminuendo il livello di umidità con l’aumentare della temperatura ambientale. Volendo raggiungere e mantenere un particolare valore di umidità dell’aria, impostando la funzione Auto umidostato, l’apparecchio lavora sino al raggiungimento del valore da noi impostato.
In caso di umidità elevata, impostando la funzione Deumidificazione alta, la macchina lavora alla massima potenza, per raggiungere nel minor tempo possibile il valore programmato. Al contrario, se non abbiamo fretta, lo stesso valore lo si raggiunge con tempi naturalmente più lunghi ma nel modo più silenzioso ed economico possibile impostando la funzione Deumidificazione bassa.
Quella che secondo noi è la funzione più interessante è la Mildew Guard con la quale viene mantenuta la camera sempre ad un livello di umidità inferiore a quello di formazione delle muffe, tramite diversi cicli giornalieri di accensione e spegnimento in automatico, con un buon risparmio di corrente elettrica.
Infine, per asciugare velocemente il bucato è presente la funzione Intelligent con la quale vengono tenute monitorate temperatura e umidità sino al raggiungimento dei livelli programmati. A questo punto il deumidificatore si ferma automaticamente e bisogna ammettere che i risultati sono molto soddisfacenti.
Grazie al timer è possibile programmarne l’accensione e lo spegnimento in automatico, anche durante la nostra assenza. In questo caso, vi consigliamo di controllare che il serbatoio per la raccolta dell’acqua sia vuoto, evitando così che la macchina si spenga, come normalmente accade con la tanica piena.
Quando possibile, si può evitare lo svuotamento giornaliero del serbatoio tramite lo scarico continuo della condensa, che si realizza collegando un tubo all’uscita già predisposta sull Mitsubishi MJ-E21BG-S1 facendo attenzione che lo scarico sia in una posizione più bassa rispetto a quello di uscita del deumidificatore.
Un’ulteriore utile funzionalità è il blocco dei tasti che impedisce ai bambini di manomettere le impostazioni e impedire il funzionamento del Mitsubishi MJ-E21BG-S1.
In conclusione, possiamo confermare che Mitsubishi MJ-E21BG-S1 è un deumidificatore dalle prestazioni davvero elevate, anche al di sopra di quelle di altri modelli di pari potenza il cui prezzo comunque può essere anche della metà rispetto a questo modello.
Gli ottimi materiali di costruzione consente un uso intensivo senza problemi funzionali.
Gli utenti che già lo utilizzano sono concordi nell’affermare che si tratta di una macchina robusta e con prestazioni costanti nel tempo, naturalmente facendo attenzione ad effettuare con accuratezza pulizia e manutenzione.
In un ambiente molto umido, entro due giorni dalla sua entrata in funzione, si percepisce il netto miglioramento delle condizioni ambientali con una piacevole sensazione di benessere e di asciutto e la scomparsa di quello spiacevole odore di umido.
Il rumore dell’apparecchio alla massima potenza è attribuibile alla ventola in quanto il compressore risulta essere abbastanza silenzioso, o comunque, in linea con la concorrenza.
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Mitsubishi MJ-E14EG-S1
Il deumidificatore per ambienti MJ-E14EG-S1, progettato da Mitsubishi, è indirizzato all’ambito domestico, arrivando a coprire un’area di circa 33 metri quadri.
Il Mitsubishi MJ-E14EG-S1, grazie alla qualità costruttiva, l’elevata potenza e le innovative componenti tecnologiche, si caratterizza per garantire affidabilità nel tempo e sicurezza nell’uso. Si distingue per la bassa rumorosità, la versatilità e per l’originale sistema del sensore “occhio magico”, che consente di direzionare il flusso d’aria all’interno della stanza in modo automatico a seconda delle esigenze ambientali rilevate.
Il Mitsubishi MJ-E14EG-S1 è un deumidificatore compatto adatto per un uso residenziale, dalle dimensioni di 53,4x36x21 cm, che gli permettono un facile posizionamento in qualsiasi ambiente domestico.
Per quanto riguarda il peso e la comodità nel trasporto, con i suoi 13,5 Kg il Mitsubishi MJ-E14EG-S1 non è proprio leggerissimo, comunque rimane abbastanza facile da trasportare nelle diverse stanze della casa, grazie anche alla presenza di maniglie ergonomiche retraibili a scomparsa e di ruote girevoli.
Dal punto di vista del design, il Mitsubishi MJ-E14EG-S1 si presenta con linee essenziali, semplici ma eleganti, ed essendo di colore bianco, si abbina a tutti gli stili di arredamento, classici o moderni. Sul lato anteriore in alto si trovano i deflettori per la fuoriuscita dell’aria, indicato dal simbolo Move Eye posto al centro, mentre in basso è visibile il discreto e accattivante logo del brand Mitsubishi.
Sul retro, invece, si ha accesso al serbatoio di scarico e al filtro dell’aria, entrambi rimovibili per la sostituzione e la pulizia e, nel caso della tanica, per consentirne lo svuotamento.
Il serbatoio per la condensa dell’acqua conserva fino a 3 litri di liquido, quindi anche meno del Mitsubishi MJ-E14CG-S1 (altro deumidificatore della Mitsubishi da 14 litri) il che vuole dire che bisogna intervenire svuotandolo ogni giorno per chi ne fa un utilizzo continuato, ma è anche possibile optare per l’attacco diretto ad uno scarico a parete o ad un serbatoio aggiuntivo tramite l’apposito tubo in dotazione.
Sulla parte superiore di Mitsubishi MJ-E14EG-S1 è visibile il pannello di controllo elettronico con display LCD che permette di avere accesso diretto alle informazioni principali sul livello di umidità e di impostare in modo personalizzato il programma di funzionamento.
Il deumidificatore Mitsubishi MJ-E14EG-S1 ha elevate prestazioni e numerose funzionalità extra. La performance dichiarata è quella di riuscire a deumidificare fino a 14 litri di condensa ogni 24 ore di attività.
La caratteristica saliente di questo modello è la presenza di un sensore innovativo altamente tecnologico, chiamato Occhio Magico, in grado di rilevare automaticamente la temperatura di pareti e finestre e di individuare la presenza di panni umidi nel proprio raggio d’azione e regolare la direzione e l’intensità del flusso d’aria a seconda della necessità.
L’occhio magico utilizza sensori a termopila in grado di misurare le temperature delle superfici con un campo di angolazione di 150° in alto e in basso e di 100° sull’asse destra-sinistra.
Quando la temperatura dell’ambiente è bassa, come in inverno, o se gli indumenti, le finestre e le pareti sono distanti, il deflettore del Mitsubishi MJ-E14EG-S1 oscilla automaticamente con un’angolazione più ampia in modo da eseguire al meglio la deumidificazione dell’ambiente.
Inoltre, il deflettore, ogni 30 minuti, compie uno spostamento verso l’alto e a sinistra per rilevare la necessità di regolare la sua posizione in funzione dei segnali rilevati, per poi tornare alla posizione originale.
Grazie a questi sensori, il Mitsubishi MJ-E14EG-S1 svolge un’azione molto più mirata ed efficiente, e la motorizzazione automatica è talmente silenziosa da non far percepire il movimento dei deflettori durante le operazioni di direzionamento.
Anche selezionando la funzione Bucato, si attiva il sensore dell’occhio magico, strumento in grado di determinare la posizione degli indumenti bagnati e concentrare il flusso d’aria nella corretta direzione, in modo da accelerare il processo di asciugatura. In questo caso, non appena attivata la funzione Laundry, l’occhio magico esegue l’operazione di rilevamento iniziale per tre minuti, fino a trovare la direzione ottimale per consentire l’ottimizzazione dei tempi di asciugatura del bucato.
Il monitoraggio dell’umidità e della temperatura in funzione dell’asciugatura intelligente, permette al Mitsubishi MJ-E14EG-S1 di arrestarsi automaticamente quando i panni sono asciutti.
Questo modello non possiede la funzione Easy/Auto che arresta il dispositivo dopo 12 ore di funzionamento continuo indipendentemente dall’umidità rilevata, per cui è necessario impostare il timer se si desidera che il dispositivo interrompa la sua attività in determinati momenti del giorno o della notte.
Inoltre, il Mitsubishi MJ-E14EG-S1 è privo del Drying inside, una funzione di autoessicazione interna che previene la fuoriuscita dei cattivi odori, ma la presenza di filtri dell’aria ad alta efficienza consentono comunque di apportare numerosi benefici sul piano della purificazione degli ambienti.
Per quanto riguarda l’ampiezza del raggio d’azione deumidificante, come già accennato nell’introduzione il Mitsubishi MJ-E14EG-S1 assicura di svolgere con efficacia il suo compito per aree di dimensioni non superiori ai 33 metri quadri, che equivalgono all’incirca ad una stanza abbastanza grande.
Dal punto di vista dei consumi, il Mitsubishi MJ-E14EG-S1 assorbe solo 295 W di potenza, rientrando tra i dispositivi ad alta efficienza energetica.
Tra le prestazioni più interessanti di questo modello si trova l’autoumidostato, che interviene mantenendo costante il livello di umidità ambientale in relazione al valore impostato dall’utente e rispetto al livello di umidità relativa percepita.
La funzionalità antimuffa Mildew Guard alterna cicli di accensione e spegnimento per assicurare un tasso di umidità dell’ambiente ad un valore inferiore a quello di crescita delle muffe e, anch’essa, contribuisce ad un minor carico energetico e dunque migliora l’efficienza del dispositivo.
Il pannello di controllo elettronico con display LCD consente di impostare la maggior parte dei comandi e permette di scegliere tra un livello di attività alto, per deumidificare più velocemente in caso di ambienti molto umidi, oppure basso, che interviene lavorando più lentamente, ma in modo più silenzioso ed economico.
Il funzionamento della tastiera posta sul pannello, inoltre, possiede un sistema di sicurezza per impedire che i bambini abbiano accesso diretto all’unità.
La possibilità di utilizzare il Mitsubishi MJ-E14EG-S1 anche in ambienti con temperature molto basse, a partire da 1°C, lo rende idoneo a deumidificare anche locali particolarmente freddi come taverne e cantine, dove solitamente si trovano tassi di umidità più elevati rispetto ad altre zone della casa. Come per tutti i deumidificatori, in questi casi, cioè quando le temperature scendono, l’effetto del deumidificatore sembrerà ridotto e la quantità di condensa raccolta sarà inferiore rispetto ad altri periodi dell’anno più caldi.
Bisogna comunque ricordare che il Mitsubishi MJ-E14EG-S1 non è dotato di una funzione di raffreddamento, dunque durante il suo utilizzo, in virtù del calore prodotto, la temperatura dell’ambiente potrebbe aumentare anche più di 2°C.
Il deumidificatore Mitsubishi MJE14EG è un buon alleato per la purificazione dell’aria in ambienti domestici di medie dimensioni.
Grazie alle innovative tecnologie, il Mitsubishi MJ-E14EG-S1 risulta versatile nell’utilizzo, per deumidificare, purificare l’aria e asciugare labiancheria.
L’occhio magico è in grado di orientare il flusso d’aria automaticamente verso la direzione più utile per un efficace intervento, ad esempio quando l’umidità scende al di sotto del 50% oppure, se è presente una finestra, dirigendo il flusso verso l’apertura. Viceversa, in assenza di finestre, l’aria sarà orientata verso il pavimento.
Il Mitsubishi MJ-E14EG-S1 è secondo noi ideale per chi necessita di un’azione antimuffa intelligente e cerca un prodotto solido e duraturo.
Mitsubishi MJ-E14CG-S1
La Mitsubishi Electric ha proposto diversi deumidificatori nel corso degli ultimi anni, i cui punti di forza sono rappresentati dalla qualità costruttiva, dai bassi consumi e da un’attenzione rivolta ad un aspetto importante come la silenziosità. Con il Mitsubishi MJ-E14CG-S1, l’azienda giapponese ha presentato sul mercato un deumidificatore che, oltre a confermare tali caratteristiche, si dimostra leggero e compatto, che dispone di un display LCD che permette di gestire con semplicità le numerose funzioni presenti. La possibilità di utilizzarlo per asciugare il bucato è un altro aspetto che non deve essere sottovalutato.
Esternamente il Mitsubishi MJ-E14CG-S1 è molto semplice, è completamente bianco e dispone di una comoda maniglia e di quattro ruote, elementi che facilitano il sollevamento e il trasporto del deumidificatore.
A permettere di riporlo senza problemi sono anche le dimensioni, piuttosto compatte. L’altezza, infatti, raggiunge i 57 centimetri, mentre la larghezza non supera i 38.4 centimetri; ancora più sorprendente è la profondità, limitata a soli 18 centimetri.
Il il Mitsubishi MJ-E21BG-S1 si caratterizza anche per la presenza di prese d’aria laterali (sia sul lato sinistro che su quello destro).
Ma passiamo ora ad analizzare le caratteristiche tecniche del Mitsubishi MJ-E14CG-S1.
Il deumidificatore Mitsubishi MJ-E14CG-S1 ha una capacità di assorbimento abbastanza buona; in un giorno riesce ad assorbire fino a 14 litri di umidità al giorno.
Secondo la casa madre è possibile utilizzare il Mitsubishi MJ-E14CG-S1 per deumdificare ambienti fino a 33 metri quadrati, inoltre riesce a operare tranquillamente anche a basse temperature; questo permette di inserirlo in cantine o taverne.
Il Mitsubishi MJ-E14CG-S1 è stato progettato per essere utilizzato anche in zone che si caratterizzano per un livello di umidità elevato. Il serbatoio ha una capacità di 3,8 litri, ma se necessario ovviamente, l’utente può decidere di collegare l’appareccho agli scarichi (tramite il solito tubicino).
Deve essere sottolineato come Mitsubishi MJ-E14CG-S1 ha la capacità di lavorare in modo efficace risparmiando energia. Questo avviene grazie all’alternanza automatica, nel corso di una stessa giornata, di cicli di accensione e spegnimento. Le varie fasi vengono gestite in base alla temperatura dell’ambiente e al grado di umidità rilevato.
A contribuire al risparmio energetico sono anche l’utilizzo di un timer e la funzione per l’asciugatura intelligente del bucato. L’utente che desidera utilizzare il deumidificatore come asciugabiancheria deve semplicemente impostare il timer, quindi selezionare la funzione apposita e dirigere il flusso d’aria in direzione degli indumenti.
A rendere ancora più utile tale funzione è la capacità del Mitsubishi MJ-E14CG-S1 di operare in modo automatico fino al momento in cui i panni risulteranno asciutti.
Il Mitsubishi MJE14CG-S1 si rivela efficace anche nel risanare un ambiente che si trova a doversi confrontare con muffe e odori cattivi. In questi casi si dovrà fare ricorso alla funzione di auto-asciugatura interna. A favorire la buona riuscita dell’operazione è la presenza dello speciale filtro foto-catalitico, progettato e realizzato assemblando due parti distinte rappresentate, rispettivamente, dal filtro per particolato e dal filtro deodorante. In particolare, il primo si rivela la soluzione ideale per la rimozione dei pollini e della polvere (soprattutto delle minuscole particelle), mentre il filtro deodorante può assorbire le sostanze odoranti e scomporle.
Attraverso la funzione “Purificazione d’aria” è possibile depurare l’aria all’interno di un ambiente lasciando che quest’ultima circoli prima nel prefiltro e poi nel filtro. In questo caso, prima di agire verrà automaticamente disattivata al funzione di deumidificazione. Pur garantendo buoni risultati, occorre indicare come non sia possibile utilizzarla per eliminare il fumo delle sigarette (e le relative tossine) e il monossido di carbonio.
Per quanto riguarda la rumorosità, il Mitsubishi MJ0E14CGS1 alla massima potenza raggiunge al massimo i 37 dB, risultando abbastanza silenzioso per essere un 14 litri.
Deve essere sottolineata anche la facilità d’uso del Mitsubishi MJ-E14CG-S1: l’utente, infatti, può gestire le funzioni attraverso un pannello di controllo, provvisto di un comodo display LCD, sul quale viene evidenziato il livello di umidità raggiunto e consentendo di impostare quello desiderato.
Il Mitsubishi MJ-E14CG-S1, inoltre, è in grado di operare in modo automatico; selezionando l’opzione “Benessere”, ad esempio, l’unità entrerà in funzione e lavorerà fino a quando verrà purificata l’aria di una stanza.
L’utente, ovviamente, può anche scegliere di impostare il livello di umidità: una volta raggiunto, il Mitsubishi MJ-E14CG-S1 opererà per mantenerlo.
Grazie ai deflettori dell’aria orientabili inoltre, sarà possibile ottenere risultati (dall’eliminazione dell’effetto appannato dei vetri all’essicazione di un muro) più velocemente.
Ricordiamo infine che prima di utilizzare il Mitsubishi MJ-E14CG-S1 occorrerà montare il filtro dell’aria, operazione da effettuare rimuovendo sia il pannello anteriore che il prefiltro; le lamelle del filtro dovranno essere rivolte verso l’alto.
Con il Mitsubishi MJ-E14CG, anche questa volta l’azienda giapponese è riuscita a proporre al pubblico un deumidificatore in grado di rispondere alle esigenze di chi desidera efficiente e soprattutto affidabile.
Utilizzando il Mitsubishi MJ-E14CG-S1 infatti è possibile ottenere risultati di rilievo oltretutto risparmiando sui consumi energetici. Inoltre, le numerose funzioni permettono di impostare in base ai propri desideri il macchinario, trovando sempre la soluzione ideale.
Purtroppo come tutti i prodotti di qualità il rovescio della medaglia sta nel prezzo, che in questo caso, trattandosi di un deumidificatore da 14 litri, è un tantino elevato, pertanto consigliamo l’acquisto di questo modello specialmente se non avete particolari problemi di budget.
Ultimo aggiornamento 2024-12-31 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
Mitsubishi MJ-E12CH-S1
Il deumidificatore MJ-E12CH-S1 della Mitsubishi è uno degli ultimi arrivati in ordine di tempo dalla casa giapponese e sicuramente un prodotto valido. Questo modello infatti è dotato di alcune funzioni interessanti, come la Mildew Guard per evitare il formarsi e il diffondersi delle muffe o quella per un’asciugatura intelligente del bucato possono essere di aiuto in una grande varietà di case.
Allo stesso tempo, nonostante la casa costruttrice garantisca il Mitsubishi MJ-E12CH-S1 per stanze fino a 26 metri quadrati, bisogna comunque considerare che si tratta pur sempre di un deumidificatore da 12 litri al giorno.
Aprendo la confezione non abbiamo molte sorprese, trovandoci il Mitsubishi MJ-E12CH-S1 già pronto ad essere messo in funzione non appena avremo inserito il filtro per l’aria; quest’ultimo, ad alta efficienza e facile da pulire, è progettato per riuscire a trattenere pollini e polvere rendendo l’aria qualitativamente migliore.
Il Mitsubishi MJ-E12CH-S1 è completamente bianco, discreto e adatto a qualunque ambiente. Sollevandolo risulta più leggero di quanto non sembri a un primo impatto visivo con i suoi 11,7 kg di peso; le dimensioni sono decisamente contenute, 570 x 384 x 183 millimetri. Il serbatoio è nella parte inferiore, presenta una parte trasparente da cui vedere il livello raggiunto dall’acqua raccolta e si rimuove anteriormente senza grosse difficoltà.
I materiali sembrano robusti alla vista e al tatto e il pannello di controllo, posto interamente nella parte superiore, è molto intuitivo e presenta scritte completamente in italiano.
La prima cosa che si nota piacevolmente una volta messo in funzione il Mitsubishi MJ-E12CH-S1 è la silenziosità, fattore di non poco conto in caso di un prodotto che viene preso con l’intenzione di utilizzarlo in un ufficio o comunque in ambienti in cui la rumorosità può creare fastidi e il suo scopo principale, quello di abbassare la percentuale di umidità, viene svolta in maniera discreta, anche del 10% nel giro di poche ore.
Le diverse modalità di funzionamento garantiscono la possibilità di usare il Mitsubishi MJ-E12CH-S1 per scopi decisamente diversi: i deflettori dell’aria orientabili sono stati progettati molto bene e consentono di asciugare un muro umido in tempi rapidi, l’utilizzo del timer risulta molto pratico e può venire in aiuto spesse volte durante la giornata.
Utilissima in casa la funzione Bucato, predisposta appunto per ambienti in cui viene stesa la biancheria in attesa che si asciughi. Come già accennato il deumidificatore Mitsubishi MJ-E12CH-S1 ha una capacità di deumidificazione di 12 litri al giorno, e il serbatoio una capacità di 3,8 litri; se da un lato è vero che difficilmente si raggiungeranno i dodici litri giornalieri, dall’altra può capitare di superare la quantità di un singolo contenitore, specialmente nei casi di forte umidità, costringendoci a svuotarlo e reinserirlo.
A questa scomodità c’è la solita soluzione alternativa, cioè collegare il Mitsubishi MJ-E12CH-S1 tramite il tubo apposito agli scarichi dell’acqua, vincolandone però la posizione e perdendo di fatto la mobilità del prodotto.
La temperatura operativa dichiarata va da 1 a 35 gradi centigradi ma, volendo essere più precisi, il corretto funzionamento di tutte le funzionalità è garantito solo per temperature che vanno dai 15 ai 35 gradi centigradi; per temperature comprese tra 1 e 15 gradi centigradi, una spia accesa ci consiglia di attivare la modalità Bassa Temperatura, che va a modulare il flusso d’aria in base alla temperatura esterna e del prodotto.
Quando la temperatura ambiente è fuori dal range di funzionamento si attivano automaticamente dei sistemi di sicurezza per evitare danni al prodotto e fare in modo che possa riprendere il funzionamento regolare il più in fretta possibile: al di sopra di tale temperature il prodotto si auto imposta in modalità solo ventilazione, aumentando il flusso d’aria in modo da raffreddarsi nel più breve tempo possibile.
Il deumidificatore Mitsubishi MJ-E12CH mantiene le promesse fatte su carta: è abbastanza silenzioso, i programmi funzionano in modo discreto ed è comodo da usare, a patto di mantenersi nelle metrature consigliate.
Il problema della capacità del serbatoio di accumulo dell’acqua può essere un problema per qualcuno e non essere affatto un problema per altri e il peso ne consente il trasporto da un ambiente all’altro quasi a chiunque.
Nonostante la qualità del Mitsubishi MJE12CHS1 sia davvero elevata, il prezzo di vendita ci sembra tuttavia un tantino troppo elevato.
La modalità bucato è comoda, mentre la possibilità di utilizzarlo anche a temperature più basse della norma con l’ausilio dei deflettori per l’aria, ne consente l’utilizzo in locali come scantinati e cantine sia per ridurre le problematiche che spesso vi sono presenti, sia per renderli locali abitabili.
Sicuramente il Mitsubishi MJE12CHS1 è un acquisto consigliato per chi non ha problemi di budget e che abbia bisogno di un piccolo deumidificatore affidabile ed efficiente.
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Trotec TTK 72 E
Discretamente potente ed economicamente accessibile, il Trotec TTK 72 E è un deumidificatore portatile destinato soprattutto ad un uso in ambienti domestici ed uffici di medie e grandi dimensioni. Lo confermano sia la buona portata, 24 litri per ciclo di 24 ore, con serbatoio da 5,5 litri, che l’ampiezza delle superfici gestibili, fino a 50 metri quadrati.
Fino ad ora ci siamo occupati di parecchi modelli della linea HomeComfort di Trotec, ed anticipiamo che anche il Trotec TTK 72 E non si discosta dalla formula “vincente” adottata da questo costruttore, basata soprattutto su un lancio sul mercato ad un prezzo concorrenziale ma a fronte di un pacchetto di funzionalità ed una realizzazione tecnica soddisfacenti.
Gli standard per i deumidificatori portatili di oggi ci sono tutti, come l’auto-spegnimento in caso di serbatoio pieno, lo scarico continuo e l’auto-sbrinamento per renderlo utilizzabile anche in ambienti a basse temperature. Sul fronte degli optional abbiamo invece un’interfaccia digitale con igrostato elettronico (regolabile), un timer per poter contare su una minima programmazione e la sempre più diffusa funzione asciuga-biancheria.
Nulla di eclatante, dunque, ma semplicemente un buon set di caratteristiche di base, che ora non resta che valutare nel corso della nostra recensione.
Come sempre, cominciamo dall’aspetto più immediato: design, qualità dei materiali e dotazione. Il Trotec TTK 72 E soffre dello stesso problema di tutti gli altri modelli di questo marchio, la mancanza di un libretto di istruzioni in italiano. La buona notizia è che comunque tutta la manualistica è facilmente reperibile sull’ottimo sito ufficiale, davvero curato e ricco di informazioni.
Il deumidificatore, come di consueto, è costruito prevalentemente in plastica ed ha un design abbastanza piacevole, sicuramente adatto sia ad un ambiente domestico che ad un ipotetico ufficio. Compatto e contenuto nelle dimensioni (l’altezza è di circa 55 cm) il Trotec TTK 72 E pesa 14 kg, quindi la presenza nella base di ruote per il trasporto e di una maniglia superiore per facilitare il trasporto è decisamente ben accetta.
Il tocco più “originale” apportato al look di questo modello è il grande LED frontale, che ha lo scopo di comunicare in modo visivo e immediato il livello di umidità ambientale. Sul verde saremo intorno a valori ideali, tra il 55 e il 70%, sul rosso oltre il 70% e sul blu sotto il 55%.
In aggiunta, l’interfaccia digitale collocata nella parte alta del Trotec TTK 72 E prevede un display con indicazione numerica dell’umidità. Per la verità si tratta di poco più di un riquadro al centro dei comandi, quindi per conoscere lo stato delle varie funzionalità dovremo affidarci molto anche ai vari LED corrispondenti, quelli associati all’allarme serbatoio, lo sbrinamento, il funzionamento in modalità continua e così via.
Accanto ai comandi troviamo l’uscita dell’aria del Trotec TTK 72 E, dotata di ventilazione a velocità variabile (2 quelle previste) ma sprovvista sia di aletta regolabile che di controllo per impostare la ventilazione a nostro piacimento.
L’entrata dell’aria è invece nel retro del deumidificatore e presenta il classico filtro anti-polvere lavabile e rigenerabile, che impedisce il risucchio di peli di animali e capelli. La rimozione del filtro è semplicissima, basta togliere la griglia protettiva esterna ed estrarlo. Per la pulizia sarà poi possibile intervenire con acqua corrente o un mix di acqua e detergente neutro.
Più sotto è collocato il serbatoio per la raccolta dell’acqua, che data la buona portata del Trotec TTK 72 E è piuttosto capiente con i suoi 5,5 litri. Infatti Trotec lo ha dotato anche di una maniglia incorporata per facilitarne il trasporto e lo svuotamento.
Purtroppo è sprovvisto di finestrella trasparente per controllare a vista il livello di riempimento, mentre per lo scarico continuo troviamo incluso nel kit un tubo in PVC da 10 mm. Per lo switch allo scarico continuo dovremo intervenire a deumidificatore spento, estraendo prima il serbatoio, allacciando il tubicino all’interno e rimettendo il contenitore al suo posto. Una procedura sicuramente meno immediata di quella prevista da altri modelli, ma che torna con una certa frequenza nella linea HomeComfort.
Prestazioni e Funzionalità
Il Trotec TTK 72 E è classificato come un 24 litri, ma questo è da intendersi come limite massimo piuttosto che come standard operativo. Con il classico range di riferimento (30 °C / 80 % u.r.) la portata scende a 20 litri e questo dato andrà ulteriormente riletto alla luce delle eventuali condizioni specifiche, come ad esempio la temperatura degli ambienti da deumidificare.
A basse temperature, ad esempio, cala normalmente anche l’efficacia del deumidificatore, anche se il Trotec TTK 72 E può contare, come gli alti esemplari della linea HomeComfort, sullo sbrinamento d’emergenza e su un’operatività garantita tra i 5 e i 32 gradi.
La presenza dell’igrostato regolabile consente di impostare l’umidità relativa desiderata tra il 30 e l’80%, con scatti del 5%. In modalità “deumidificazione” il Trotec TTK 72 E lavora fino al raggiungimento di questo valore e si spegne subito dopo, mentre la ventola si disattiva a scarto ritardato. Se la percentuale di u.r. sale di nuovo si riaccenderanno entrambi, ma non è possibile intervenire, ad esempio, sulla velocità di ventilazione, che rimarrà sempre al minimo. C’è poi da dire che, come testimoniato da più di un utente, questo modello tende a “scaldare” un po’ troppo, cosa che potrebbe risultare fastidiosa soprattutto d’estate.
In modalità “automatica” il Trotec TTK 72 E si setta invece in automatico, appunto, sul 55% di u.r.. Tra il 55 e il 70% rimarrà attivo con bassa ventilazione, al di sotto di questo valore si spegnerà e al di sopra passerà alla massima. Su “continuo” il deumidificatore funzionerà indipendentemente dall’umidità relativa dell’ambiente, con ventola al minimo, mentre con la modalità “asciuga-biancheria”, il TTK 72 E, farà più o meno lo stesso ma con la ventola ovviamente al massimo.
Con il timer, potremo fare un uso più ragionato del deumidificatore, ma considerate che non consente una vera e propria programmazione, ma solo una sorta di conto alla rovescia da avviare a macchina accesa, con specifica del numero di ore di funzionamento, da 1 a 24. C’è anche una funzione “memory” per far ripartire il Trotec TTK 72 E in caso di black-out, limitata però dal fatto che non tiene traccia, purtroppo, delle eventuali impostazioni effettuate tramite timer.
Se date un’occhiata al sito ufficiale di Trotec noterete che il Trotec TTK 72 E si colloca nella parte alta della fascia media di prodotti HomeComfort, e questa è una buona indicazione di cosa aspettarsi da questo modello: prestazioni di buon livello ma senza i dettagli più sofisticati presenti in esemplari vicini al top di gamma.
Il TTK 72 E nasce con il preciso scopo di consentire la deumidificazione di ambienti domestici di grandi dimensioni, come indicato dalla portata massima e dalla capienza del serbatoio interno, e possiede anche tutte le funzionalità che oggi associamo a questo tipo di macchine, come lo sbrinamento, l’auto-spegnimento e l’opzione per lo scarico continuo, con in più l‘utile modalità per l’asciugatura del bucato.
Ogni aspetto però è stato curato con un preciso limite di budget, cosa che si vede nell’elementarità del display, nell’assenza di un timer più sofisticato e nell’omissione di tanti piccoli dettagli, come un’aletta orientabile per rendere ancora più efficace la ventilazione variabile e magari anche un controllo a vista del serbatoio. Il Trotec TTK 72 E rimane comunque un’ottima scelta se cercate un deumidificatore potente ad un prezzo più che ragionevole.
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Trotec TTK 69 E
Il Trotec TTK 69 E è un altro esempio dell’approccio adottato da Trotec per la sua linea HomeComfort, che prende le distanze dai tipici macchinari industriali di questo marchio per offrire modelli più adatti ad un uso domestico e da piccolo ufficio.
Accanto alle normali funzionalità, come la gestione dell’acqua raccolta tramite serbatoio interno o scarico esterno, l’auto-spegnimento in caso di contenitore pieno e lo sbrinamento elettronico a basse temperature, troviamo nel Trotec TTK 69 E anche qualche “optional” non sempre presente in altri esemplari della gamma.
Qualche esempio? Tanto per cominciare una funzione per l’asciugatura della biancheria, ma anche una modalità “silenziosa”, permessa dalla presenza di una ventilazione a velocità variabile, ed infine un timer per gestire in modo più programmato il deumidificatore.
Il Trotec TTK 69 E non è comunque esente da pecche, e come vedremo nel corso della recensione sconta in più di un campo la sua vocazione di alternativa dal buon rapporto qualità/prezzo rispetto a prodotti più costosi di altri marchi.
Con il Trotec TTK 69 E il costruttore tedesco conferma il suo approccio all’insegna della funzionalità. Il deumidificatore è realizzato in plastiche di buona qualità ed impreziosito da un design abbastanza curato, ma su tutto dominano appunto la praticità d’utilizzo e una certa attenzione per il contenimento dei costi.
Non a caso abbiamo parlato di plastiche, perché questo è il materiale usato, anche per quelle parti della scocca che all’apparenza potrebbero sembrare metalliche e che in realtà sono solo dotate di rivestimento cromato.
La volontà di realizzare un prodotto non banale è comunque evidente, soprattutto nel modo in cui è stata integrata nella parte alta del Trotec TTK 69 E l’interfaccia di controllo, con un piccolo display retroilluminato in posizione frontale, con indicazione dell’umidità. Tutti i comandi sono collocati poco più in alto e consentono di regolare la velocità della ventola, l’igrostato, il timer e l’on/off. Sono molto sensibili e a volte potrebbe bastare un leggero tocco per attivarli, ma per fortuna c’è una sicura anti-bimbo per ridurre proprio questo rischio.
Per ogni funzionalità c’è poi un led ad indicarne lo stato, incluso un paio per lo stato di pulizia del filtro dell’aria e il “water full”, l’avviso di riempimento serbatoio.
Dietro ai controlli, nella parte posteriore del Trotec TTK 69 E, c’è la classica maniglia per il trasporto, e appena sotto di essa l’uscita dell’aria, dotata di un pannello protettivo a controllo elettrico che serve anche a direzionare il flusso in uscita. Il piccolo tocco di classe è che il pannello si apre e chiude da solo accendendo o spegnendo il deumidificatore, ma purtroppo non è dotato di funzione “swing”, quindi per orientarlo dovremo intervenire manualmente.
Sempre all’insegna del risparmio è anche il serbatoio interno per l’acqua, capiente, con i suoi 4 litri, ma anche sprovvisto di oblò per il controllo a vista del livello di riempimento, cosa che costringe ad affidarsi interamente al segnalatore automatico di “serbatoio pieno”.
Lo scarico esterno, opzionale, avviene invece tramite sportello laterale, dietro cui troviamo l’allaccio per il tubo in PVC da 14 mm. Trattandosi di un modello sprovvisto di pompa, dovremo ovviamente fare attenzione che il tubo rimanga sempre ben disteso, per evitare intasamenti e riversamenti interni dell’acqua raccolta.
Nella parte frontale del Trotec TTK 69 E c’è invece l’ingresso e il filtraggio dell’aria. Il guscio anteriore si può rimuovere per dare acceso al filtro anti-polvere, che è del tipo lavabile e rigenerabile. La manutenzione del filtro è resa un po’ complicata dal dover far coincidere bene i sei gancetti in plastica di cui è dotato per fissarlo al telaio, ma fortunatamente questa è un’operazione che non ci troveremo a compiere molto spesso.
Con una portata massima di 20 litri per ciclo di 24 ore ed una superficie gestibile nell’ordine dei 45 metri quadrati (equivalenti a circa 110 metri cubi), il Trotec TTK 69 E si rivela, come già anticipato in apertura, un modello ad uso prevalentemente domestico.
Lo conferma anche la presenza della ventilazione a velocità variabile, che prevede tre valori: massimo, intermedio e minimo, quest’ultimo usato anche quando si vuole attivare la “modalità notturna”, che altro non è che appunto la deumidificazione abbinata alla minima velocità di ventilazione possibile. In realtà, su tutte e tre le posizioni, il Trotec TTK 69 E non è silenziosissimo, quindi la possibilità di usarlo davvero di notte, in camera da letto, dipenderà molto da fattori soggettivi.
Alle funzionalità base avevamo già accennato e non riservano particolari sorprese rispetto alla media. L’allarme riempimento manda il deumidificatore in arresto automatico per prevenire straripamenti, mentre l’auto-sbrinamento blocca temporaneamente il compressore per evitare che, a basse temperature (il range operativo è di 5-35 gradi centigradi) si formi del ghiaccio con relativi danni alla componentistica interna.
Il Trotec TTK 69 E offre anche un minimo di diagnostica per il filtro, segnalando con LED la necessità di pulirlo, ed ha anche il classico riavvio automatico in seguito a black-out, con memoria delle impostazioni che gli avevamo dato prima che si interrompesse la corrente.
Tutte le altre funzionalità ci portano invece a parlare dell’igrostato elettronico regolabile, integrato in questo modello. Usandolo potremo innanzitutto accedere alla modalità “smart”, vale a dire il funzionamento in automatico, con impostazione da parte nostra di un valore di riferimento per il tasso d’umidità, tra il 30 e l’80%, con incrementi di 10. Al di sotto di esso il Trotec TTK 69 E si spegnerà, per riattivarsi nel caso venga di nuovo superato.
In “modalità continua” il Trotec TTK 69 E funzionerà invece senza interruzioni e potremo intervenire solo sulla velocità della ventola. Scegliendo infine la funzione “asciuga-biancheria” la deumidificazione sarà sempre continua e non regolabile e la ventilazione sarà impostata di default al massimo. Tutte queste opzioni risentono di un limite comune, riscontrato da più di un utente: la scarsa precisione del rilevamento del livello d’umidità, che a seconda dei casi potrebbe avere uno scarto anche del 10% rispetto a quello reale.
Nessun problema per il funzionamento in “continuo”, mentre qualche difficoltà potrebbe emergere invece per l’uso in automatico, visto che il Trotec TTK 69 E rischia di non riconoscere d’aver già raggiunto il valore impostato e dunque di rimanere attivo più a lungo.
In chiusura, qualche parola sul timer. Come quello del Trotec TTK 110 HEPA consente l’accensione programmata su un ciclo di 24 ore e la stessa cosa per lo spegnimento, che però, per essere pianificato, ha bisogno che il deumidificatore sia attivo, richiedendo dunque la nostra presenza.
Il Trotec TTK 69 E si propone sul mercato con il consueto prezzo competitivo rispetto ad altri modelli analoghi, un vero e proprio tratto distintivo, vero in generale per tutta la gamma HomeComfort.
Naturalmente non tutto quello che luccica è oro, come si suol dire, e infatti anche stavolta riscontriamo quanto evidenziato in altre nostre recensioni dedicate a questo marchio: un compromesso tra qualità, prestazioni e – appunto – prezzo.
Il design del Trotec TTK 69 E è curato e le sue prestazioni sono senz’altro sufficienti per le esigenze di una normale utenza domestica, ma gli manca quella “marcia in più” per convincere totalmente.
Si fanno notare, infatti, piccole pecche come l’assenza del controllo a vista del serbatoio e il fatto che l’aletta per l’uscita dell’aria debba essere orientata manualmente. Ma ancor più si sente la mancanza di un sensore per il tasso d’umidità affidabile al 100%, cosa che speriamo Trotec corregga in futuro, per rendere questa gamma di deumidificatori ancora più appetibile, a prescindere dal prezzo.
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Trotec TTK 110 HEPA
Con il Trotec TTK 110 HEPA andiamo oggi a dare un’occhiata alla parte alta della gamma HomeComfort di questo costruttore tedesco. Come tutti gli esemplari della linea “Home”, anche questo modello si presenta con un buon set di caratteristiche tecniche ed un prezzo competitivo rispetto a quello della concorrenza, un obiettivo raggiunto, in questo caso, senza il drastico ridimensionamento delle funzionalità che avevamo notato nel recensire alcuni Trotec di fascia bassa.
Nel Trotec TTK 110 HEPA troviamo infatti tutte le classiche dotazioni base, come l’igrostato regolabile, lo scarico continuo, il blocco anti-straripamento e l’auto-sbrinamento in caso di basse temperature, insieme ad altre funzionalità tipiche dei prodotti più vicini al top di gamma.
Tra di essi il controllo tramite pannello digitale, un filtro HEPA per la purificazione dell’aria, una funzione specifica per il bucato, una modalità notturna a basso impatto acustico (più o meno, per la verità) e molto altro ancora.
Il tutto racchiuso in un telaio che, una volta tanto, abbandona i tradizionali standard Trotec e strizza l’occhio ai più curati design di molti modelli made in Italy.
Ma partiamo proprio dal design, e cerchiamo di scoprire se il Trotec TTK 110 HEPA abbia tutti gli elementi per combattere ad armi pari con la concorrenza.
Il Trotec TTK 110 HEPA non ha un design innovativo, ma si propone con un telaio compatto ed elegante. L’aspetto è molto tecnologico, sia grazie alla colorazione (una combinazione di plastiche in grigio opaco e metallizzato) che alla presenza dell’interfaccia completamente digitale, integrata nella parte alta del deumidificatore ma su una superficie inclinata, subito visibile quando lo si ha di fronte.
L’attenzione è catturata dal display, ampio e con una distribuzione funzionale sia delle informazioni visualizzate che dei comandi digitali. Sempre frontalmente troviamo l’accesso a quello che è uno dei principali accessori di questo deumidificatore, il filtro HEPA, incluso nel kit e utilizzabile per circa un anno, prima che sia necessario sostituirlo.
Di cosa si tratta? Semplicemente di un filtro ad alta efficienza per la raccolta delle microparticelle presenti nell’aria, che possono causare fenomeni allergici nei soggetti sensibili.
Per accedere al filtro dovremo prima rimuovere il guscio frontale, che grazie alle sue aperture laterali consente il passaggio dell’aria in entrata, e poi togliere il primo filtro dell’aria, in plastica e lavabile, come quello dei condizionatori a parete. Fatto questo, ci troveremo davanti il vano per il filtro HEPA, che in alternativa può ospitare un filtro a carboni attivi (disponibile a parte) per la rimozione dei cattivi odori e degli allergeni organici, come i pollini.
Il Trotec TTK 110 HEPA dispone di ruote e di maniglia superiore per il trasporto, visto il peso non trascurabile, di 18 kg, a fronte di un ingombro di 265 x 410 x 665 mm, comunque più che gestibile sia in casa che in un eventuale spazio office. Vicino alla maniglia c’è l’uscita dell’aria, con aletta ad assetto variabile, molto utile per gestire il flusso in uscita ad esempio per l’asciugatura del bucato, come vedremo tra poco.
Ultimo motivo di interesse, nel retro del Trotec TTK 110 HEPA, è l’accesso al serbatoio interno per la raccolta dell’acqua, molto capiente con i suoi 6 litri. Una finestrella in plastica trasparente permette di controllarne il livello di riempimento, mente non sempre agevole è la rimozione, perché il contenitore entra in profondità nel corpo macchina e potrebbe opporre un po’ di resistenza in fase di estrazione.
Decisamente macchinoso, piuttosto, l’uso dello scarico continuo. Sul fianco del Trotec TTK 110 HEPA si nota infatti un piccolo sportello, che però non dà accesso diretto all’ugello di uscita. Dovremo prima estrarre il serbatoio interno, armarci di cacciavite o altro strumento simile per aprire il coperchio, far passare all’interno il tubo di scarico (incluso nel kit), agganciarlo e poi rimettere in sede il serbatoio.
Ma veniamo al piatto forte del Trotec TTK 110 HEPA, le funzionalità. Possiamo dire che Trotec ha fatto di tutto per dotare questo modello delle principali funzionalità richieste sempre più spesso dal mercato.
Cominciando dai numeri che più contano, questo deumidificatore ha una portata massima di 40 litri per ciclo di 24 ore, ed è ottimizzato per superfici di circa 120 metri quadrati (o 300 metri cubi), quindi si tratta di un modello piuttosto potente, anche se i dati vanno letti alla luce delle condizioni reali in cui lo useremo.
Con una temperatura di riferimento di 30 gradi e un tasso d’umidità dell’80% la portata scende a 35 litri, e con il diminuire delle temperature, il potere deumidificante si ridurrà progressivamente, quindi attenzione sempre a valutare dove lo piazzeremo, piuttosto che prendere in astratto i dati del costruttore.
Gli intervalli di funzionamento sono comunque gli stessi di altri Trotec, tra il 30 e il 80% per l’umidità e 5-32 gradi centigradi per la temperatura. Complice la presenza dell’auto-sbrinamento, potremo usarlo anche in ambienti relativamente freddi, sapendo che come minimo non rischierà il congelamento delle parti interne.
L’allarme “bucket full”, che serve ad evitare lo straripamento dell’acqua all’interno del corpo macchina, arrestando automaticamente il deumidificatore una volta pieno il serbatoio, completa le caratteristiche di base, assieme allo scarico continuo e alla presenza di un igrostato regolabile digitalmente.
Con l’igrostato potremo innanzitutto scegliere il valore da dare all’umidità ambientale relativa e poi lasciare il Trotec TTK 110 HEPA in modalità “funzionamento automatico”. Non potremo agire sulla velocità di ventilazione e il deumidificatore arresterà il compressore appena raggiunto il valore desiderato. Piuttosto che andare in stand-by, però, rimarrà in funzione la ventola, richiedendo un ulteriore intervento manuale per spegnerlo.
In modalità “funzionamento continuo” non si può intervenire sull’igrostato, perché provvederà il deumidificatore ad auto-regolarsi, anche in termini di velocità di ventilazione, alta in ambienti molto umidi e bassa in caso contrario. Stessa cosa per la modalità “asciugabiancheria”, simile al ciclo continuo fatta eccezione per la ventola, che sarà impostata di default sulla massima velocità e con funzione “swing”, per asciugare più velocemente i panni sullo stendino piazzato nel suo raggio d’azione.
Con il filtro HEPA inserito potremo contemporaneamente usare le varie modalità assieme all’importante funzione di purificazione dell’aria, che poi è la principale attrattiva di questo modello. Rimuovendo batteri, virus, polveri minute e altri elementi allergenici, infatti, con il Trotec TTK 110 HEPA avremo un’aria in uscita più pura di quando è entrata. In aggiunta, la presenza del filtro consente di attivare anche la ionizzazione, per un ulteriore effetto “purificante” grazie agli ioni liberati.
Meno riuscita la “modalità notturna”, che semplicemente permette al TTK 110 di settarsi, in combinazione con una delle altre funzioni, sulla velocità di ventilazione più bassa, che comunque rimane chiaramente percepibile di notte.
Interessante invece quella di “auto-lavaggio”, da usarsi in vista di un lungo periodo di inutilizzo. In pratica il Trotec TTK 110 HEPA ventilerà e deumidificherà i suoi vani interni, per ripulirli da eventuale sporcizia accumulata. L’intera procedura richiede circa un’ora.
Restando in termini di “tempo” c’è poi da segnalare la presenza di un timer, che però non lascia liberi di effettuare una vera e propria programmazione. Potremo infatti settare l’ora di attivazione su un ciclo di 24 ore, ma per lo spegnimento dovremo intervenire a deumidificatore attivo, quindi la sua flessibilità è limitata.
Del Trotec TTK 110 HEPA non possiamo che avere un’impressione complessivamente positiva. Le sue molte caratteristiche “avanzate” lo rendono un ottimo esemplare di fascia alta in rapporto alla gamma HomeComfort, ed anche un buon concorrente per prodotti analoghi di marchi più blasonati, che a parità di caratteristiche costano senz’altro di più.
Non si tratta comunque di un modello “perfetto” sotto ogni punto di vista, ma semplicemente di un buon compromesso tra il prezzo d’acquisto e la qualità generale garantita, sia in termini di realizzazione tecnica che di funzionalità vere e proprie.
Alcune scelte, come la gestione complicata dello scarico esterno e la mancanza del normale stand-by anche per la ventilazione lasciano un po’ di amaro in bocca, ma sono controbilanciate dalle buona potenza del Trotec TTK 110 HEPA e dalle sue funzioni di purificazione dell’aria, che senz’altro saranno molto apprezzate dalle famiglie con persone a rischio allergia.
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Trotec TTK 52 E
Compatto, elegante ed estremamente facile da usare, il Trotec TTK 52 E è un deumidificatore portatile molto apprezzato da chi voglia spendere poco ma avere comunque buone prestazioni sia in ambienti vissuti e presidiati, come appartamenti e piccoli uffici, che cantine e seconde case con problemi di elevata umidità.
Questo modello dispone infatti sia di un igrostato digitale regolabile, con cui stabilire valori target di umidità relativa, che di funzionamento a ciclo continuo, per intervenire nelle situazioni più problematiche. Nel primo caso torna utile il serbatoio interno rimovibile, sufficiente a garantire l’autonomia del Trotec TTK 52 E anche per diverse ore, se le condizioni ambientali lo permettono. Il deumidificatore userà infatti in modo intelligente le sue risorse, in primis i consumi energetici, spegnendosi ogni qual volta sarà raggiunto il livello medio d’umidità desiderato.
Per il ciclo continuo, invece, il Trotec TTK 52 E farà affidamento sullo scarico esterno opzionale, molto utile nel casi si vogliano bonificare ambienti come garage, mansarde o le già citate cantine, dove non saranno un problema né l’autonomia operativa né l’eventuale straripamento dell’acqua, grazie al tubo esterno in PVC.
Dotato di filtro lavabile per polvere e peli, il Trotec TTK 52 E ha prestazioni di circa 16 litri per ciclo di 24 ore e può essere utilizzato in ambienti fino ai 31 metri quadrati, dunque garantisce risultati molto simili ad altri deumidificatori equiparabili della concorrenza, come ad esempio il Dry Digit 17, ma ad un prezzo significativamente inferiore. Come sempre con la linea HomeComfort, però, il risparmio economico ha comportato qualche sacrificio in termini di funzionalità, qui ridotte allo stretto indispensabile, come da tradizione dei prodotti più budget-friendly di Trotec.
Il design del Trotec TTK 52 E è complessivamente convincente. Non è né particolarmente innovativo né ricercato, a differenza dei guizzi stilistici proposti da concorrenti come Olimpia Splendid, tanto per fare qualche nome, ma si difende bene.
I principi cardine cui si ispira questo modello sono portabilità e massima semplicità d’uso, come evidente nella componentistica. Per il trasporto troviamo un comodo maniglione a scomparsa nella parte superiore del Trotec TTK 52 E, che per dimensioni (194 x 314 x 467 mm) e peso (10 kg) è più piccolo e leggero di altri prodotti “rivali”, come appunto il Dry Digit 17. Sempre in virtù di queste sue caratteristiche, ma anche per amore del risparmio, il TTK 52 E omette, come altri modelli Trotec, le ruote per il trasporto, in favore dei soli piedini d’appoggio, cosa da tenere presente se ad usarlo con regolarità sarà una persona con problemi motori dovuti ad esempio all’età.
Soffermandoci ancora un attimo nella parte superiore del deumidificatore, troviamo il pannello di controllo, senz’altro più curato di quello meccanico montato su altri modelli della gamma. Dietro l’apparenza si nascondono comunque la stessa semplicità e la stessa manciata di funzionalità, con la differenza più importante rappresentata dal pulsante per la modalità di funzionamento. Al posto della classica e rudimentale manopola a tacche, infatti, il Trotec TTK 52 E dispone di un apposito tasto per l’igrostato digitale integrato, con cui è possibile regolare l’umidità desiderata secondo valori prefissati (in tutto tre) o attivare il ciclo continuo. Siamo ancora lontani dalla piena regolazione concessa da altri modelli, quindi, ma almeno è un passo nella giusta direzione.
Per il resto, il pannello dispone dell’ovvio tasto on/off e di LED colorati, uno per ciascuna funzionalità automatica, dall’auto-sbrinamento a basse temperature all’allarme tanica piena, con relativo arresto automatico del deumidificatore. Altri LED indicano invece la modalità di funzionamento prescelta, sia essa a ciclo continuo o in termini di valori percentuali, come detto.
Per il resto, ogni cosa è nel Trotec TTK 52 E esattamente dove dovrebbe essere, facilmente accessibile e gestibile. Il serbatoio interno da 2,4 litri è posto di fianco e si rimuove senza particolari difficoltà, integrando anche un intaglio in plastica trasparente per consentire di avere sempre sotto controllo la quantità di condensa raccolta. Il tubo per lo scarico continuo è nella parte posteriore ed è ricoperto da un tappo in plastica per proteggerlo, cosa sicuramente più apprezzabile dell’interfaccia più elementare di altri Trotec (in genere un semplice ugello scoperto a cui attaccare il tubo in PVC).
Sempre nel retro del Trotec TTK 52 E è presente l’entrata dell’aria, dotata di filtro lavabile per combattere polvere e peli e contrastare la proliferazione di batteri. Fortunatamente il filtro è custodito dietro uno sportello che si apre e chiude con un clic, quindi non dovremo rimuovere il serbatoio e mettere mano ad uno slot interno, come invece accade con il TTK 51 E.
L’uscita dell’aria è invece in alto, ed assolutamente standard, in quanto priva di alette regolabili o ventilazione a velocità variabile.
Delle prestazioni del Trotec TTK 52 E abbiamo già detto in apertura: 16 litri d’acqua per ciclo di 24 ore, a fronte di superfici massime di 31 metri quadrati, o 78 metri cubi, con un intervallo di funzionamento per l’umidità relativa tra il 30 e il 90% e una temperatura tra i 5 e i 32 gradi centigradi.
Specifiche piuttosto standard, quindi che lo rendono particolarmente adatto a deumidificare ambienti vissuti ogni giorno, settando adeguatamente l’igrostato integrato, oppure impostandolo in modalità continua dove potremo tranquillamente “dimenticarlo” anche per diversi ore, in tutti quei contesti in cui la presenza diretta non è né richiesta né necessaria, come garage e cantine.
L’importante è non aspettarsi caratteristiche troppo avanzate, perché il Trotec TTK 52 E, molto semplicemente, non ne ha. Niente timer per la programmazione, ad esempio, né funzioni di diagnostica per lo stato del filtro. L’igrostato, poi, è relativamente poco flessibile e prevede solo tre valori di riferimento (40, 50 o 60% di U.R., umidità relativa), a differenza di altri modelli con un range di scelta più ampio e ad intervalli più piccoli.
Standard è anche la rumorosità, abbastanza nella media in rapporto alla potenza, con i suoi 44 dB, che comunque ne rendono l’uso di notte, in camera da letto, decisamente sconsigliabile.
Quanto alle funzionalità automatiche, il Trotec TTK 52 E è dotato, come detto prima, di avviso di “bucket full”, per evitare lo straripamento dell’acqua all’interno del corpo macchina, e di sbrinamento d’emergenza, utile soprattutto in inverno e in ambienti a basse temperature, dove l’impiego in modalità a ciclo continuo, in particolare, potrebbe produrre del ghiaccio.
Come da copione per la linea HomeComfort, il Trotec TTK 52 E è una valida alternativa alla concorrenza se si punta ad un netto taglio dei costi d’acquisto. Le prestazioni base sono infatti più che valide e trovano riscontro anche in una discreta realizzazione tecnica.
Pratico e semplice da usare, questo modello sconta piuttosto la mancanza di funzionalità avanzate, come ad esempio un igrostato con maggior flessibilità, ma rimane una scelta consigliabile per chiunque cerchi un prodotto affidabile.
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Trotec TTK 51 E
Trotec TTK 51 E combina alcune delle caratteristiche del TTK 29 E e del TTK 50 E. Dal primo prende le linee estetiche curate, la struttura generale dello chassis e i suoi punti di forza, tra cui un igrostato analogico a manopola a 7 posizioni, per un controllo del livello d’umidità relativa, ed un’aletta orientabile per meglio direzionare il flusso d’aria in uscita.
Del secondo eredita invece le performance in termini di deumidificazione vera e propria, equiparabili sia per efficacia (16 litri per ciclo di 24 ore) che per superfici gestibili, vale a dire ambienti intorno ai 31 metri quadrati.
Il costruttore tedesco propone il Trotec TTK 51 E come soluzione mirata ad ambienti domestici e piccoli uffici, come da mission della linea HomeComfort, offrendo un buon set di caratteristiche di base a prezzi concorrenziali, senza però mai compromettere la qualità e l’affidabilità nel tempo. Anche in questo in modello troviamo infatti funzioni automatiche indubbiamente utili, come l’auto-spegnimento in caso di serbatoio interno pieno, la predisposizione per lo scarico continuo e lo sbrinamento automatico per ridurre i rischi associati alla formazione di ghiaccio a basse temperature.
Naturalmente non sempre è oro tutto ciò che luccica, ed anche il Trotec TTK 51 E adotta qualche “scorciatoia” per mantenere basso il prezzo al pubblico, come vedremo tra poco.
Il Trotec TTK 51 E, per chi conosca già questa gamma di deumidificatori, non riserva particolari sorprese in fatto di estetica. In commercio esistono dozzine di modelli, ma alcune sono varianti di uno medesimo chassis di partenza, in questo caso lo stesso utilizzato, ad esempio, per il TTK 29 E (di cui abbiamo scritto recentemente) ed il TTK 70 E. Stessa combinazione di plastiche bianche e nere lucide di discreta qualità, con linee curve chiamate ad ingentilire l’aspetto complessivo di questo deumidificatore portatile, e a renderlo particolarmente adatto ad appartamenti ed ambienti office con necessità di una macchina dal basso impatto visivo.
E stessi limiti in fatto di trasportabilità, purtroppo, visto che in virtù della semplificazione e del contenimento dei costi il Trotec TTK 51 E rinuncia alle canoniche ruote montate nella base e dispone allo scopo delle sole maniglie laterali, incorporate armonicamente nel telaio sotto forma di rientranze piuttosto discrete.
Un’omissione poco piacevole, in considerazione soprattutto del peso, più che delle dimensioni (220 x 365 x 490 mm). Il deumidificatore pesa infatti, già a secco, 13,8 kg, e monta di serie un serbatoio interno per l’acqua da condensa da 2,3 litri. Il contenitore è rimovibile, ovvio, quindi potremo svuotarlo in vista di uno spostamento per evitare ulteriori zavorre, ma il peso rimane significativo, specie se al sollevamento dovranno provvedere persone con ridotta mobilità e/o forza fisica, ad esempio in virtù dell’età avanzata.
Restando in tema, il serbatoio è collocato posteriormente, e si presta ad essere facilmente estratto, svuotato (e all’occorrenza lavato) e riposizionato in sede. L’uscita per lo scarico continuo è appena sopra di esso, e rappresenta sicuramente la soluzione migliore in caso di usi molto prolungati nel tempo con elevato tasso d’umidità ambientale. Dovremo comunque provvedere all’acquisto a parte, visto che il tubo in PVC non fa parte del kit base.
Sempre posteriormente, sopra il serbatoio, è posizionata la griglia di ingresso dell’aria, con relativo filtro per trattenere polvere e peli. Anche il filtro è rimovibile ed è riutilizzabile, visto che potremo estrarlo, lavarlo a parte e reinserirlo, una volta completamente asciutto. L’intera operazione non richiede sforzi eccessivi, anche se è un po’ macchinosa, considerato che dovremo rimuovere temporaneamente anche il contenitore dell’acqua per accedere al filtro.
L’uscita dell’aria è invece collocata nella parte superiore del Trotec TTK 51 E, dove troviamo anche un’aletta regolabile che consente di direzionare il flusso d’aria in base alle esigenze del momento. Gli usi possibili sono molti, da un’asciugatura più veloce (in casa) dei bucati stesi al chiuso all’azione focalizzata su ambienti con pareti ridipinte da poco o cemento ancora fresco.
Indipendentemente dalla direzione di ventilazione, l’unico altro parametro che dovremo controllare sarà la potenza di deumidificazione. L’interfaccia meccanica di controllo del Trotec TTK 51 E consiste infatti solo di una manopola per settare l’igrostato integrato e di una manciata di LED, per l’indicazione dell’attivazione della macchina, della funzione di sbrinamento e dell’eventuale saturazione del serbatoio interno.
Passando al cuore della questione, vale a dire le prestazioni che è lecito attendersi dal Trotec TTK 51 E, ci troviamo a livelli davvero molto simili a quelli del TTK 50 E. Stessa potenza massima, 16 litri d’acqua per ciclo di 24 ore, e stesse caratteristiche anche per le superfici, pari a 31 metri quadrati o 78 metri cubi.
Crescono invece la portata d’aria (126 m³/h) e il range di umidità ambientale gestibile, da un minimo del 30% ad un massimo del 90% di umidità relativa. Tutte caratteristiche che confermano il target del TTK 50 E, vale a dire appartamenti e uffici con ambienti di medie dimensioni, ma con una propensione leggermente più spiccata per un uso in modalità continua, che rappresenta una delle due alternative concesse dall’igrostato integrato. L’altra è la selezione a scelta tra i sette livelli di deumidificazione previsti dal Trotec TTK 51 E, che porteranno la macchina ad attivarsi in automatico al momento del superamento del valore, e a spegnersi di nuovo una volta raggiunto quello di destinazione, per limitare i consumi e i costi in bolletta, che con questo modello non dovrebbero comunque essere eccessivi.
Quanto alle funzionalità automatiche, il Trotec TTK 51 E è dotato del classico avviso di riempimento del serbatoio, con relativo arresto automatico anti-straripamento, e di sbrinamento d’emergenza, nel caso il deumidificatore sia usato in ambienti particolarmente freddi, oltre che umidi, come garage o cantine, con temperature minime tollerate di 5 gradi centigradi.
Qualche parola, infine, la merita il capitolo “rumorosità”. Con 43 dB ed una singola velocità di ventilazione, il Trotec TTK 51 E non è esattamente quello che potremmo definire un deumidificatore silenzioso, cosa segnalata da più di un utente, che però dovrebbe rappresentare un ostacolo solo in occasione di un poco consigliabile uso notturno.
Come sempre, Trotec conferma anche con questo modello tutti gli aspetti più distintivi della sua gamma HomeComfort: semplicità d’uso, buona qualità costruttiva ed un attraente rapporto tra prestazioni e prezzo d’acquisto.
Come da copione tornano anche i molti aspetti su cui Trotec ha operato qualche taglio per contenere i costi, come l’assenza di ruote per il trasporto, la gamma di controlli (e funzionalità) limitata e la mancanza di una ventilazione a velocità variabile, che avrebbe potuto rendere questo modello anche meno rumoroso.
Tuttavia il Trotec TTK 51 E è quanto promesso, un deumidificatore portatile a suo agio in casa come in ufficio, dall’aspetto accattivante e dalle convincenti prestazioni in termini di deumidificazione, con consumi contenuti e tutta la flessibilità d’uso garantita sia dalla presenza di un igrostato integrato che di una ventilazione a flusso direzionabile.
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Trotec TTK 50 E
Con il Trotec TTK 50 E continuiamo oggi ad esplorare la “fascia bassa” dei dumifificatori portatili della linea HomeComfort di Trotec, tale ovviamente non perché contraddistinta da una scarsa qualità, ma perché costituita da modelli estremamente semplici e all’insegna del contenimento dei costi.
Anche il Trotec TTK 50 E è progettato essenzialmente per ambienti domestici e piccoli uffici e presenta linee abbastanza curate e concepite appositamente per “mimetizzarsi” senza dare nell’occhio. L’interfaccia è di tipo analogico e non presenta le funzioni avanzate di modelli più costosi, ma quanto a performance questo esemplare garantisce una più che rispettabile “potenza” in deumidificazione di 16 litri per ciclo di 24 ore, adatta alle esigenze domestiche di routine durante l’anno e sufficiente anche per qualche piccolo “extra”, come l’asciugatura di stanze con pareti ridipinte di fresco o con cemento in tiraggio.
Per il resto, con il Trotec TTK 50 E potremo contare su una dotazione standard di sbrinamento in automatico, serbatoio interno per la condensa con allarme riempimento (e opzione di scarico esterno) ed igrostato regolabile, anche se in modo piuttosto elementare, settabile su un livello specifico o impostabile alla massima potenza per la deumidificazione a ciclo continuo di ambienti con esigenze specifiche.
Il Trotec TTK 50 E non è di certo tra i più accattivanti modelli della gamma, e mette da parte soluzioni estetiche particolarmente innovative od originali per presentarsi, una volta estratto dall’imballaggio, come un esemplare dal look piuttosto classico.
La griglia per l’aria in entrata è infatti posizionata anteriormente ed è tra le prime cose che si notano ad una rapida occhiata, oltre all’intarsio in plastica trasparente che rende possibile verificare in ogni momento il livello di riempimento della tanica interna. Quest’ultima garantisce una capienza massima di 3,5 litri ed è facilmente estraibile per lo svuotamento dell’acqua raccolta, mentre l’uscita per lo scarico continua è posizionata su un lato del Trotec TTK 50 E.
Il ricorso all’una o all’altro dipenderà molto dalle abitudini del singolo utente e dal livello d’umidità dell’ambiente in cui la macchina si troverà ad operare. Per un uso regolare ma solo per poche ore al giorno potrebbe essere sufficiente il serbatoio, mentre per gli scenari più difficili tornerà sicuramente utile lo scarico esterno, se non altro per non avere la schiavitù di svuotare troppo spesso il contenitore integrato.
Molto user-friendly è anche il filtro incorporato, che posizionato appunto in corrispondenza dell’entrata dell’aria, non obbliga per la manutenzione ad aprire un pannello, come in altri modelli, ma può essere estratto e reinserito in sede tramite un pratico slot laterale, esattamente come faremmo per una scheda SD in una fotocamera, tanto per intenderci.
La manutenzione è interamente a discrezione dell’utente, data l’assenza di una funzione di auto-diagnostica. A tal proposito si consiglia sempre, per la pulizia, il ricorso a prodotti neutri, se non addirittura alla semplice acqua di rubinetto.
Sempre sui lati troviamo le canoniche maniglie per il trasporto, che in questo caso è fortunatamente facilitato dalla presenza di due coppie di ruote montate alla base, assenti invece in modelli più semplici e compatti, come il TTK 24 E.
Restando in tema di dimensioni, il Trotec TTK 50 E si attesta sui 240 x 320 mm x 540 mm, sviluppandosi dunque soprattutto in altezza, a fronte di un peso tutto sommato accettabile, di circa 11 kg. L’uscita dell’aria è collocata nella parte posteriore dello chassis, mentre in alto troviamo l’interfaccia di controllo, da cui comunque non è il caso di aspettarsi troppo, anche in virtù delle limitate funzionalità di cui dispone questo modello. Una singola manopola consente la regolazione dell’igrostato integrato, mentre tre LED indicano l’eventuale attivazione dello sbrinamento, il riempimento del serbatoio e lo stato operativo.
In termini di prestazioni il Trotec TTK 50 E rappresenta un evidente step-up in rapporto all’ultimo modello di cui abbiamo avuto modo di occuparci, il TTK 29 E. Non solo la potenza massima passa dai 10 ai 16 litri d’acqua per ciclo di 24 ore, ma crescono anche le superfici, praticamente doppie, pari a 31 metri quadrati o 78 metri cubi. Stanze e ambienti anche di medie dimensioni, dunque, ma con una portata d’aria limitata (100 m³/h) e condizionata dall’assenza di un sistema per regolare la velocità di ventilazione.
Dotato di un compressore a pistone rotativo di lunga durata, Il Trotec TTK 50 E concepito soprattutto per la deumidificazione continua in cantine, ambienti abitativi e piccoli uffici, dove potrà dare il meglio di se in modalità automatica, comandata a igrostato, oppure in funzionamento continuo.
La rumorosità, spesso un tallone d’Achille mano a mano che si cresce in potenza deumidificante, è intorno ai 40 dB, più che sopportabile di giorno, ma decisamente meno “piacevole” di notte, cosa da tener presente per quanti dovessero volerlo usare in camera da letto, anche se la soglia di sopportazione è sempre cosa molto soggettiva (basti dare un’occhiata ai commenti di chi l’ha acquistato). L’inquinamento acustico, tra l’altro, potrebbe essere anche superiore in fase di avvio, a causa delle vibrazioni dello chassis, ma tornerà entro livelli di guardia non appena la macchina si stabilizzerà.
Qualche parola, infine, sulle due funzionalità automatiche di cui è dotato il Trotec TTK 50 E, come molti altri deumidificatori. La prima è relativa allo sbrinamento, che bloccando il compressore contrasta efficacemente la formazione di ghiaccio a basse temperature (la macchina è operativa tra i 5 e i 32 gradi centigradi). La seconda riguarda invece il controllo del livello di riempimento del serbatoio interno; una volta raggiunta la capienza massima, il deumidificatore andrà in arresto per evitare pericolose fuoriuscite d’acqua in eccesso all’interno del corpo macchina.
Semplice da usare, facile da trasportare ed economicamente accessibile: questo è l’identikit del Trotec TTK 50 E, che punta ad offrire discrete prestazioni mirate ad un contesto domestico e che per questo può permettersi, tutto sommato, di rinunciare a caratteristiche aggiuntive, come una velocità di ventilazione variabile, un maggiore automatismo e le funzionalità di auto-diagnostica previste invece da alcuni deumidificatori della concorrenza.
Ne consigliamo l’acquisto a chi cerchi una macchina basica ma dalle performance “oneste” e garantite nel tempo, supportate da una buona qualità costruttiva e dalla presenza dell’igrostato regolabile, che sicuramente ne aumenta la flessibilità operativa, soprattutto in confronto a modelli privi di questa caratteristica tutt’altro che accessoria.
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Trotec TTK 29 E
Il Trotec TTK 29 E è un altro esemplare nella gamma di deumidificatori portatili in fascia budget di Trotec. Come vero per il TTK 31 E, è un modello economicamente molto accessibile e destinato soprattutto a piccoli ambienti riscaldati, si tratti di contesti domestici o uffici.
Privo di particolari funzionalità avanzate e caratterizzato da performance contenute (10 litri d’acqua per ciclo di 24 ore), questo deumidificatore si propone comunque come valida soluzione per aumentare il livello di vivibilità in ambienti con problemi di umido eccessivo, dimostrandosi abbastanza robusto ed affidabile, e con un buon rapporto qualità/prezzo, come tutti i modelli della gamma HomeComfort.
Oltre alle prestazioni base (e basiche) comuni a questo tipo di macchina, come l’auto-sbrinamento a basse temperature, l’allarme tanica piena per il serbatoio interno e la possibilità di optare per lo scarico esterno continuo, il Trotec TTK 29 E possiede anche un igrostato analogico regolabile ed un’aletta ad assetto variabile per dirigere il flusso della ventilazione. Caratteristiche non certo innovative, ma che lo rendono senz’altro più flessibile, ad esempio, dell’ancor più elementare TTK 24 E, seppure a parità di prestazioni complessive.
Il Trotec TTK 29 E adotta, al livello estetico, lo stesso approccio già visto in altri modelli della gamma, come il TTK 31 E. Come quest’ultimo, infatti, si tratta di una versione semplificata del più performante TTK 71 E, con lo stesso tipo di chassis, dalle forme curve ed eleganti e dall’intramontabile combinazione di colori: bianco e nero.
Adatto a piccoli uffici ma studiato prevalentemente per contesti domestici, il Trotec TTK 29 E misura 220 x 365 x 490 mm e pesa 11 kg, che di per se non sono tantissimi, è chiaro, ma rappresentano un fattore da tenere in considerazione in vista del trasporto, visto che questo modello è sprovvisto di ruote e monta di serie solo una coppia di maniglie laterali, incorporate sotto forma di rientranze nel telaio.
Le forme molto pulite del Trotec TTK 29 E sono interrotte solo dalla griglia di ventilazione superiore, che presenta, in corrispondenza dell’uscita dell’aria, un’utile aletta orientabile. Purtroppo niente auto-swing gestito elettronicamente, dovremo essere noi, in manuale, ad orientarla secondo necessità, ma la sua presenza si fa apprezzare e consente maggior flessibilità nell’uso quotidiano, consentendo ad esempio di orientare il flusso verso il bucato steso al chiuso o pareti ridipinte di fresco o con problemi di macchie d’umido, che così potremo asciugare più in fretta.
Sempre nella parte superiore del Trotec TTK 29 E troviamo l’interfaccia di controllo di tipo meccanico, per la verità ridotta allo stretto indispensabile. Una semplice manopola sporgente permette la regolazione dell’igrostato (o umidostato) regolabile, con 7 posizioni possibili, una per ciascun preset relativo al livello di umidità ambientale. Vicino alla manopola sono collocati anche i LED per l’indicazione dello stato della macchina, come ad esempio la spia di serbatoio pieno e quella relativa allo sbrinamento a basse temperature.
Sul retro, invece, come tipico, si notano la più grossolana griglia traforata per l’ingresso dell’aria, con relativo filtro per polvere e peli, e l’accesso al serbatoio rimovibile da 2,3 litri, con annesso accesso allo scarico continuo dell’acqua, possibile se si acquista a parte un tubicino standard in PVC. Chiaramente anche il filtro si può estrarre e pulire con acqua e/o detergenti neutri, ma attenzione a lasciarlo completamente asciugare, prima di riposizionarlo in sede.
Le prestazioni del Trotec TTK 29 E sono molto simili a quelle del più piccolo TTK 24 E. Anche in questo caso siamo di fronte ad un deumidificatore non certo progettato per usi intensi ed ampi ambienti, ma di una macchina per bagni e stanze riscaldate di piccole/medie dimensioni, anche se non mancano le testimonianze di chi sia riuscito ad usarlo, con discreti risultati, anche in ambienti più “problematici”, come cantine e garage.
Anche in questo caso, la potenza massima si attesta sui 10 litri d’acqua per ciclo di 24 ore, con una portata d’aria di 110 m³/h, quindi di poco superiore a quella del TTK 24 E. La velocità di ventilazione è unica, mentre regolabile, come detto prima, è la direzione del flusso, grazie all’aletta orientabile.
Stesse prestazioni anche per quanto riguarda superfici e cubature, rispettivamente di 15 metri quadrati o 37 metri cubi, sufficienti per la deumidificazione, ad esempio, di piccoli bagni adibiti ad uso asciugatoio e camere da letto, anche se a fronte della rumorosità del Trotec TTK 29 E (specie se rapportata alla scarsa potenza), di 43dB, se ne sconsiglia l’uso di notte. Diciamo che a parità di prestazioni esistono sicuramente deumidificatori più silenziosi.
Sette, come anticipato, sono invece le posizioni su cui è possibile impostare l’igrostato analogico integrato, che permette di selezionare il tasso di umidità relativo. Una volta raggiunto l’obiettivo, il TTK 29 E si spegnerà automaticamente (andando in arresto con compressore e ventola), per poi riaccendersi non appena l’umidità dovesse aumentare di nuovo.
Progettato per essere operativo tra i 5 e i 32 gradi centigradi, questo modello è naturalmente provvisto di funzionalità automatica per lo sbrinamento, in caso di abbassamento della temperatura e formazione di ghiaccio da condensa. Automatico è anche il controllo del livello di riempimento del serbatoio interno, che quando completamente colmo comporta l’arresto del deumidificatore, per evitare eventuali fuoriuscite. Va tenuto presente, comunque, che la tanica ha una limitata capienza (2,3 litri), quindi la più efficace soluzione per evitare di incorrere in frequenti svuotamenti è e rimane l’uso dello scarico continuo.
Economico e compatto, il Trotec TTK 29 E è un deumidificatore dal prezzo molto interessante, particolarmente indicato per chi cerchi un dispositivo di questo tipo ma punti al risparmio e non necessiti di grande potenza, né di sofisticate funzioni.
Le prestazioni effettive rientrano infatti nella media dei deumidificatori di questa fascia, mancano le ruote per il trasporto (ma fortunatamente dimensioni e peso non sono ingestibili) e funzionalità ulteriori rispetto allo sbrinamento e al controllo tanica. Trotec ha comunque incluso nel pacchetto base anche un utile igrostato regolabile (di cui si sentiva la mancanza nel TTK 24 E), che insieme all’aletta a posizione variabile aumenta la flessibilità complessiva di questo modello e lo rende adatto a più scenari d’uso.
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Trotec TTK 24 E
Con il Trotec TTK 24 E torniamo ad occuparci della linea in costante crescita di deumidificatori portatili di questo prolifico costruttore tedesco, specializzato sia in prodotti ad uso industriale e commerciale che in esemplari ad uso domestico. Appartenente alla gamma HomeComfort, il Trotec TTK 24 E rientra ovviamente nella seconda categoria e si propone come discreta soluzione salvaspazio per la deumidificazione di piccole stanze ed ambienti di ridotte dimensioni, con un occhio anche al portafogli.
Caratteristica della maggior parte delle macchine a marchio Trotec è infatti quella di offrire un solido set di caratteristiche tecniche a fronte di una spesa inferiore a quella imposta dalla concorrenza, e questo senza particolari rinunce in termini di qualità complessiva di materiali e prestazioni.
Anche il Trotec TTK 24 onora questa tradizione, e pur trattandosi di un modello molto elementare, collocabile nella fascia bassa della gamma Trotec, offre al potenziale acquirente tutte le caratteristiche base che ci si potrebbe attendere da un prodotto economico.
Come altri costruttori, anche Trotec sta progressivamente rivedendo l’immagine classica del deumidificatore, puntando a design sempre più gradevoli e curati. Il discorso vale naturalmente anche per il Trotec TTK 24 E, che pur non osando soluzioni estetiche particolarmente ricercate, vanta comunque linee pulite e moderne, con una discreta attenzione per i dettagli.
Discreta è anche la qualità delle plastiche, mentre l’elementarità del modello si riflette in un’interfaccia di tipo meccanico a dir poco essenziale. In pratica potremo contare solo sul tasto on/off, e sulla presenza di spie luminose chiamate a comunicarci in tempo reale unicamente lo stato del serbatoio e l’attivazione dello sbrinamento.
Il Trotec TTK 24 E dispone infatti della comune funzionalità di sbrinamento automatico in caso di formazione di ghiaccio a basse temperature, mentre per la gestione dell’acqua raccolta può contare su un serbatoio interno da 1,6 litri (pochi in assoluto, accettabili in rapporto a dimensioni e potenza della macchina) e sullo scarico esterno in continuo tramite tubo.
Questo è uno degli aspetti in cui si nota di più l’approccio “spartano” adottato da Trotec per contenere costi e prezzo. Altri modelli, infatti, nascondono l’interfaccia per lo scarico continuo dietro un pannello facilmente accessibile, mentre in questo caso, per raggiungerla, dovremo non solo metter mano alla parte posteriore del Trotec TTK 24 E (cosa peraltro normale), ma rimuovere completamente il serbatoio interno, visto che l’accesso si trova all’interno del corpo macchina, dietro appunto all’alloggiamento del serbatoio. Soluzione molto scomoda, e sicuramente meno “evoluta” di quella offerta da buona parte della concorrenza.
Per il resto, la struttura del Trotec TTK 24 E è piuttosto standard. Sempre posteriormente troviamo la griglia d’entrata dell’aria, con relativo filtro rimovibile per trattenere polvere e peli animali. Lavabile a parte, si tratta comunque di un filtro standard, del tipo di quelli di serie nei condizionatori, e non di un più sofisticato HEPA. Appena sopra la griglia troviamo invece una maniglia per il trasporto, che risulterebbe più funzionale se fosse coadiuvata dalla presenza di ruote, purtroppo non incluse. I piedini di gomma di cui è dotata la base aiutano a stabilizzare il deumidificatore, certo, ma non hanno alcun impatto, appunto, sulla trasportabilità, che potrebbe dare qualche piccolo problema legato soprattutto al peso (10,1 kg, pochi per una persona giovane e forte, molti per i più anziani) più che alle dimensioni tutto sommato molto contenute (parliamo di 243 x 312 x 417 mm).
Anche in termini di prestazioni, il Trotec TTK 24 E offre, come dicevamo in apertura, un set di caratteristiche base mirate soprattutto alla deumidificazione di piccoli ambienti, in particolare bagni ed altre stanze con problemi di umidità eccessiva.
La potenza massima è infatti di 10 litri d’acqua per ciclo di 24 ore, con una portata d’aria di 100 m³/h (la ventilazione non è a velocità variabile), mentre in termini di superfice Trotec consiglia l’uso di questo modello per ambienti fino a 15 metri quadrati, corrispondenti a circa 37 metri cubi. Piccoli bagni e stanzette, dunque, lo dicevamo, magari adibiti ad asciugatoio per i panni al chiuso, nel periodo invernale, o anche camere ad letto in cui far lavorare per qualche ora il Trotec TTK 24 E per preparare l’ambiente in vista del riposo notturno, durante cui consigliamo di tenerlo spento, vista la rumorosità non proprio trascurabile (siamo sui 42 dB), specie se rapportata alla limitata potenza.
Manca purtroppo un umidostato regolabile, dunque sarà la macchina a settarsi automaticamente in base a temperatura e livello di umidità ambientale rilevati, con un range operativo di 5-32 gradi centigradi. L’operatività a basse temperature è assicurata dalla funzione Defrost, lo sbrinamento automatico elettrico che entra in funzione quando si rischia la formazione di ghiaccio. Ugualmente automatico è l’arresto in caso di riempimento del serbatoio, con accensione della relativa spia di segnalazione, una funzione molto utile per evitare lo straripamento dell’acqua da condensa dopo molte ore di utilizzo.
Il Trotec TTK 24 E è un prodotto entry level per quanto riguarda la vastissima gamma di prodotti cui appartiene, e rappresenta quindi un evidente compromesso in termini di prestazioni, facendo leva sul prezzo d’acquisto molto contenuto.
Mancano velocità ed umidostato regolabile, ruote per il trasporto e funzionalità avanzate di programmazione per l’auto-spegnimento, come pure un sistema di purificazione dell’aria. Alcune di queste omissioni (soprattutto l’umidostato) sono meno scusabili e ne compromettono la flessibilità, che avrebbe potuto essere maggiore, mentre altre sono semplicemente una diretta conseguenza del suo obiettivo primario: offrire un “pacchetto” di deumidificazione di base economico e adatto alle normali esigenze quotidiane, come l’asciugatura del bucato e il miglioramento della “salubrità” di piccole stanze con problemi ricorrenti di umido oltre i livelli soglia.
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Trotec TTK 31 E
Questo modello è il fratello minore del Trotec TTK 71 E, e da questo modello ha ereditato principalmente l’aspetto estetico e il design moderno e alla moda.
Anche questo modello non è dotato di rotelle, ma solo di piedini che lo tengono sollevato da terra. Per spostarlo dovremo quindi sollevarlo tramite le apposite maniglie laterali, ma se siete giovani e forti non avrete nessun problema, visto che pesa solo 9 chili.
Questo modello è stato progettato per le piccole/medie necessità, ha un potere di deumidificazione massimo di 12 litri al giorno ed è quindi idoneo per deumidificare ambienti fino a 15 metri quadrati (se dovete togliere poca umidità potete arrivare anche 20 metri quadrati).
Come il fratello maggiore, anche questo prodotto è dotato di
-Igrostato regolabile, che ci consentirà di mantenere il tasso di umidità ad un livello compreso tra il 30% e il’ 80%.
-Ventilatore: anche questo regolabile ed è regolabile in 2 velocità, una veloce per intensificare il ricircolo d’aria e massimizzare la deumidificazione (utile per il giorno), e una modalità più lenta (e più silenziosa) per la sera.
-Timer: anche questo modello è dotato di un timer per spegnere automaticamente il deumidificatore dopo un determinato tempo (regolabile manualmente tramite il display elettronico).
-Modalità continua: ovviamente non manca la modalità continua, che fa lavorare ininterrottamente il deumidificatore a prescindere dal tasso di umidità rilevato dall’apparecchio.
-Sbrinamento elettronico: chiamata anche modalità Defrost, serve ad impedire il congelamento della componentistica interna alle basse temperature. Entra in funzione automaticamente, quindi sotto quest’aspetto non dobbiamo preoccuparci di nulla.
La temperatura di utilizzo è compresa tra i 5° e i 35° quindi, almeno sotto questo punto di vista, siamo nella norma.
Il serbatoio è ovviamente proporzionato alla potenza di questo modello e a conti fatti riesce ad immagazzinare circa 1,6 litri di acqua alla volta: andrà quindi svuotato abbastanza spesso (soprattutto se collocate il deumidificatore in una stanza molto umida).
Ogni volta che il serbatoio viene riempito completamente il deumidificatore si spegne per evitare straripamenti e contemporaneamente sul pannello di controllo si accende un ‘apposita spia per segnalarci di segnalare la necessità di vuotare la tanica.
Non manca comunque la possibilità di collegare questo prodotto ad uno scarico per risolvere definitivamente il problema del serbatoio.
I consumi sono di soli 240 Watt, quindi oltretutto questo modello si dimostra un prodotto abbastanza attento ai consumi.
Il picco sonoro è relativamente alto, perché comunque parliamo di un 12 litri/24h, comunque complessivamente 45 Db non sono molti e tutto sommato il rumore è accettabile.
Anche questo modello inoltre è dotato di un filtro che penserà a filtrare l’aria da molti germi e batteri. Il filtro è rigenerabile, quindi ogni tanto sarà sufficiente estrarlo dal deumidificatore (ci vogliono 30 secondi di orologio), e sciacquarlo sotto l’acqua per farlo tornare di nuovo efficiente come fosse appena uscito dalla fabbrica.
Solo per completezza vi ricordiamo di far asciugare sempre alla perfezione i filtri prima di rimetterli nell’elettrodomestico, onde evitare spiacevoli inconvenienti.
Per concludere questa recensione possiamo dire che fondamentalmente il Trotec TTK 31 E è un buon modello, mantiene un buon compromesso tra prezzo e prestazioni e svolge il suo dovere egregiamente. Nel complesso ne consigliamo l’acquisto.
Il Trotec TTK 31 E è un piccolo deumidificatore, elegante e compatto, adatto a deumidificare ambienti di piccole/medie dimensioni. La potenza di deumidificazione è di circa 12 litri al giorno al massimo delle prestazioni, inoltre questo modello è dotato di un igrostato regolabile tramite display per mantenere l’umidità ad un livello specifico, ottimizzando ulteriormente i consumi. In definitiva si tratta di un modello molto valido, sicuramente da preferire alla concorrenza se volete spendere il minimo indispensabile e avere comunque un prodotto efficiente e perché no, anche bello da vedere.
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Trotec TTK 100 S
Un caloroso benvenuto a tutti gli utenti che ogni giorno ci vengono a trovare per scegliere il deumidificatore giusto per le proprie esigenze.
Oggi vogliamo parlarvi di un prodotto abbastanza potente della Trotec, adatto a deumidificare grandi ambienti: il prodotto in questione è il Trotec TTK 100 S.
Come sappiamo la Trotec è una marca specializzata in deumidificatori e altri prodotti per il controllo dell’ambiente, specialmente a livello industriale.
Il Trotec TTK 100 S è uno dei più potenti deumidificatori ad uso domestico, infatti i modelli successivi della Trotec cominciano ad essere più indicati per un uso più semi-professionale e professionale (a partire dalla deumidificazione di grandi e grandissimi ambienti, fino ad arrivare ai deumidificatori professionali destinati principalmente ad uso cantieristico).
Esternamente si vede che è un prodotto abbastanza massiccio, ma anche se pesa più di 15 chili, le dimensioni non sono eccessive e risulta comunque abbastanza compatto.
Il design è minimale e moderno, uno stile che ci piace particolarmente perché adatto a tutti gli ambienti, non stanca e dopo qualche tempo non si fa neanche più caso alla sua presenza.
A ricordarci la presenza di questo modello è sicuramente il picco di rumore, che pur non essendo esagerato (soprattutto se pensiamo che si tratta di un deumidificatore abbastanza potente, di conseguenza più rumoroso dei modelli più piccoli) arriva a toccare i 46 Db.
Ovviamente, essendo stato progettato per essere utilizzato in grandi ambienti, se sistemato il più lontano possibile dalla zona più frequentata della stanza, il Trotec TTK 100 S disturberà davvero poco e manterrà lo stesso l’ambiente acusticamente vivibile.
Parliamo ora delle prestazioni
Questo modello è in grado di raccogliere fino ad un massimo di 30 litri di acqua dopo 24 ore consecutive di utilizzo, il che mette questo modello come diretto concorrente del De’Longhi DDS30.
Il Trotec TTK 100 S ha tutte le funzioni principali che ci si aspetta di trovare su un modello così potente. Abbiamo quindi
-Un igrostato regolabile: che ci consentirà di mantenere costante il tasso di umidità nella stanza.
-La modalità di funzionamento continua: questa è la modalità è l’ideale se non volete utilizzare l’igrostato regolabile ma semplicemente deumidificare il più possibile.
-Un ventilatore: serve per creare un ricircolo dell’aria nella stanza, può essere regolato a due velocità.
Il serbatoio del Trotec TTK 100 S ha una capienza di poco più di 4 litri (4,3 litri per l’esattezza), ma ovviamente volendo è possibile bypassare il serbatoio e collegare il deumidificatore direttamente ad uno scarico, tramite l’apposito tubo di drenaggio fornito in dotazione.
Questo modello è comunque provvisto di una sicurezza che spegne in automatico il deumidificatore ne caso di tanica piena e di una spia di allarme luminosa per segnalare all’utente la necessità di svuotarla.
Anche questo modello è dotato di un’apposito filtro per l’aria, in modo da ripulire l’ambiente dal pulviscolo (compresi molti germi e allergeni) che svolazzano nell’aria. Questo filtro è facilmente estraibile, inoltre è possibile lavarlo sotto l’acqua per rigenerarlo completamente.
Questo prodotto si è rivelato particolarmente efficiente, inoltre, rispetto alla concorrenza è meno costoso, perciò consigliamo a tutti l’acquisto di questo prodotto, specialmente se volete spendere il meno possibile e avere comunque un modello di deumidificatore molto efficiente. Dovrete fare a meno di funzioni aggiuntive come ad esempio quella specifica per asciugare il bucato, ma fondamentalmente questo modello svolge il suo lavoro in modo impeccabile.
il Trotec TTK 100 S è un ottimo modello per chi cerca molta potenza spendendo il minimo indispensabile. Rispetto alla concorrenza (in particolare ci riferiamo al De’Longhi DDS30) è leggermente rumoroso e meno rifinito (manca ad esempio la funzione specifica per asciugare il bucato), ma tuttavia rimane un’ottima scelta per quanto riguarda il rapporto qualità/prezzo. Complessivamente siamo rimasti molto soddisfatti di questo modello e ne consigliamo l’acquisto.
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Argo Platinum 41
L’Argoclima Platinum 41 è il più potente dei due deumidificatori portatili Platinum recentemente introdotti da Argo nel suo catalogo ed esattamente come il suo “fratello minore”, il Platinum 21, si propone come soluzione ideale per chi cerchi un elemento dal design curato e dai materiali di pregio.
Naturalmente le prestazioni non passano affatto in secondo piano, anzi, ma bisogna ammettere che in questo particolare caso il comparto estetico non è solamente un “accessorio”, rispetto alle funzionalità di deumidificazione, ma una vera e propria caratteristica dominante.
Basti pensare che l’intero telaio dell’Argoclima Platinum 41, oltre ad essere stato progettato con forme stondate, morbide e piacevoli alla vista, è interamente ricoperto da un trattamento hi-gloss, uno strato lucido e porcellanato che gli permette non solo di avere un discreto “impatto scenico”, ma anche di adattarsi alla perfezione ad ambienti domestici dall’arredamento ricercato.
La stessa cura per il design si riflette infatti in ogni aspetto dell’Argoclima Platinum 41, sia nelle finiture, come l’attraente mascherina cromata che incastona i bordi del pannello di controllo, interamente digitale, che nel modo in cui sono state integrate le parti mobili e i pannelli d’accesso per la manutenzione.
Ad una prima occhiata il deumidificatore appare come un corpo unico, grazie alle linee defilate dei pannelli, ma guardando con maggiore attenzione troviamo confermate le stesse caratteristiche di altri modelli della gamma Argo, ed anche qualcuna in più.
L’intero guscio frontale dell’Argoclima Platinum 41, tanto per cominciare, è rimovibile e dà accesso al filtro interno di serie, che permette al deumidificatore di ripulire l’aria aspirata dalla presenza di muffe e polvere, oltre che dall’acqua in eccesso rimossa tramite compressore.
Alla base della macchina troviamo quattro ruote multi-direzionali (a scomparsa) per il trasporto, mentre in alto sono collocate una maniglia per facilitarne la presa durante gli spostamenti e il pannello di controllo appena citato, dotato di una serie di pulsanti (con blocco child-lock per evitare manomissioni accidentali) per ciascuna funzionalità e di LED, per un rapido check visivo dello stato delle impostazioni ed eventuali segnalazioni di problemi, come l’usura del filtro o il riempimento del serbatoio interno.
L’interfaccia dell’Argoclima Platinum 41 è elettronica ma davvero semplice ed intuitiva. Possiede tutte le funzionalità di base degli altri modelli della gamma, ed in più consente anche il controllo della posizione delle alette, la programmazione dello spegnimento con timer a 24 ore (contro quello più limitato di altri esemplari) e del tipo di deumidificazione, non solo in termini di tasso percentuale (grazie all’umidostato di precisione integrato), ma anche di rumorosità e velocità di ventilazione, grazie all’apposita modalità smart-quiet, su cui torneremo a breve.
All’interno dell’Argoclima Platinum 41, dicevamo, troviamo un capiente serbatoio rimovibile da 7 litri, il più grande tra i modelli della serie Dry Digit, Plus e Platinum, un risultato permesso sicuramente dalle dimensioni maggiori di questo deumidificatore (62,5 x 39,6 x 28,6 cm), dotato tra l’altro di un motore e di una ventilazione più potente, ma con relativo aumento di peso (23 kg, contro ad esempio i 15 del Platinum 21).
Il serbatoio è sufficiente per gli usi meno estesi od impegnativi, mentre per l’operatività a ciclo continuo o in ambienti con umidità elevata c’è lo scarico esterno, tramite connettore esterno per tubo in PVC da 14 mm (non incluso nella scatola al momento dell’acquisto), opportunamente nascosto, quando non utilizzato, dietro un piccolo panello laterale.
La rimozione del serbatoio, montato posteriormente, è più semplice e diretta di quello del filtro, in quanto non dovremo rimuovere alcuna copertura. Il contenitore è immediatamente accessibile, e per estrarlo non dovremo fare altro che tirarlo verso di noi, svuotarlo (o lavarlo, se necessario) e poi rimetterlo al suo posto, premurandoci che il galleggiante interno sia in posizione corretta, come da schema illustrato nel manuale d’accompagno.
Sul fianco dell’Argoclima Platinum 41 è presente l’entrata dell’aria, mentre l’uscita per la deumidificazione è in alto, dove troviamo anche il flap o aletta oscillante a posizione variabile (manualmente o secondo i programmi selezionati) che, in combinazione con le tre velocità di ventilazione di cui dispone questo modello, permette un’ottimale regolazione del flusso d’aria in base alle necessità del momento.
L’Argoclima Platinum 41 garantisce un buon livello di automazione di tutte le funzioni principali, risparmiando all’utente il disturbo di dover combattere con complicati settaggi.
Innanzitutto, la presenza di un umidostato di precisione consente un’accurata gestione del tasso di umidità relativa in un range tra il 30 e l’80% d’umidità, selezionabile manualmente in incrementi o decrementi di dieci in dieci. Nel caso invece in cui ci si voglia affidare interamente all’elettronica di bordo, non dovremo fare altro che ricorrere alla modalità smart-quiet, molto utile in più di un contesto.
In modalità “smart”, l’unità provvederà da sola a selezionare in modo intelligente il livello di umidità più adatto, basandosi su parametri come la temperatura ambientale. Su “continuous” lavorerà invece a regime, fino a raggiungere un valore-target del 50% di umidità. Su “quiet”, l’Argoclima Platinum 41 si baserà invece sulla temperatura per mantenere la ventilazione al minimo possibile, massimizzando così la silenziosità della macchina. In questa modalità non sarà ovviamente possibile intervenire sulla velocità di ventilazione (high, medium e low), visto che è proprio questo il parametro più importante per determinare il livello di rumorosità.
Negli altri casi la ventilazione è invece regolabile su uno dei tre valori standard, con prestazioni inversamente proporzionali alla silenziosità. Al massimo la ventola raggiunge i 46 dB, a velocità media i 43 e al minimo i 41 dB, come lecito attendersi da un deumidificatore di questo tipo.
L’ultima modalità prevista per la deumidificazione è la “dry”, introdotta appositamente per l’asciugatura dei panni, un compito che viene spesso assegnato ai deumidificatori, anche quando non espressamente previsto, in tutti quei casi in cui non è possibile (o scomodo) stendere i panni all’aperto. Settato su dry, l’Argoclima Platinum 41 orienterà automaticamente il flap diritto verso l’alto, per incanalare il flusso d’aria in direzione del bucato.
Automatiche sono anche molte delle altre funzionalità del deumidificatore, a cominciare dalla verifica del livello di riempimento del serbatoio interno. Una volta pieno, la macchina si fermerà ed emetterà un segnale acustico d’avviso, per evitare ulteriori accumuli di acqua. Anche lo stato di usura del filtro è monitorato, quindi sarà l’Argoclima Platinum 41 ad avvertirci quando pulirlo.
Per il resume con mantenimento della programmazione, c’è la funzione “memory”, che impedisce fastidiosi reset in seguito ad un’interruzione anomala dell’alimentazione, come in seguito ad un black-out, mentre l’auto-sbrinamento (con arresto del compressore) entra in azione ogni qual volta ci sia il rischio che la condensa prodotta si trasformi in ghiaccio, cosa che può avvenire alle basse temperature.
L’Argoclima Platinum 41 può infatti operare tra i 5 e i 35 gradi, con un valore medio di riferimento di 32 gradi ed un tasso d’umidità dell’80%. I litri d’acqua asportabili dal suo motore da 570 watt sono 41 per ciclo di 24 ore, mentre la superficie massima consigliata da Argo è di 48 metri quadrati, quindi più o meno il doppio delle perfomance del Platinum 21.
Come quest’ultimo, anche il Platinum 41 dispone infine di un utile timer da 24 ore, che consente di programmare l’auto-spegnimento del deumidificatore appunto da 1 a 24 ore, con valori intermedi ad intervalli di un’ora.
L’Argoclima Platinum 41 è una sostanziale conferma di tutte le caratteristiche del Platinum 21 e propone quindi la stessa combinazione di tratti distintivi: cura estrema del design e ottime prestazioni unite ad una spiccata semplicità d’utilizzo.
I materiali impiegati nella costruzione sono di qualità e lo stesso può dirsi del livello di attenzione riposto nel comparto estetico, dalle finiture all’accattivante trattamento hi-gloss a cui è stato sottoposto l’intero corpo macchina.
L’Argoclima Platinum 41 riesce al contempo a garantire tutte le funzionalità e le performance degli altri modelli della gamma (tra cui le molte funzioni automatiche di gestione e diagnostica) e a rilanciare la posta in gioco con un motore più potente (ma chiaramente più rumoroso) ed un serbatoio interno dalla capienza quasi doppia, mantenendo anche gli altri tratti distintivi dei Platinum, come la deumidificazione in modalità “smart” e il flessibile timer a 24 ore.
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Argo Dry Plus 25
L’Argoclima Dry Plus 25 si inserisce nello tradizione della linea di deumidificatori portatili di Argo e garantisce prestazioni molto convincenti a fronte di una spesa non eccessiva e di un limitato ingombro.
Il suo telaio è infatti compatto e semplice, nell’aspetto come nelle funzionalità, studiate appositamente per consentire una sua facile gestione nella vita di tutti i giorni con pochi comandi essenziali.
L’interfaccia dell’Argoclima Dry Plus 25 è interamente elettronica ed assolutamente user-friendly. A ciascuna caratteristica o modalità d’impiego corrisponde un tasto fisico (per i comandi) ed un LED dedicato, che con il suo segnale luminoso comunica in modo diretto e intuitivo lo stato della funzionalità associata.
Tutto quello che riguarda il pannello di controllo è collocato nella parte superiore dell’Argoclima Dry Plus 25, con pulsanti e LED posti in modo simmetrico attorno ad un singolo display centrale, dedicato alla visualizzazione di quello che poi è il dato primario, il tasso di umidità selezionato. La macchina è infatti perfettamente in grado di operare a ciclo continuo ed al massimo livello di efficienza, ma la presenza di un umidostato di precisione integrato consente all’utente di scegliere un valore preciso di riferimento, per garantire maggiore flessibilità in ogni tipo di frangente.
Contrariamente ad altri esemplari della gamma, come ad esempio l’Argo Dry Digit 17, l’Argoclima Dry Plus 25 ha un design molto classico e lineare, privo di particolari “ingentilimenti”. I criteri guida a cui si ispira sono praticità e funzionalità, sia negli spostamenti da un’ambiente all’altro che nell’interazione con gli elementi d’arredo preesistenti, che si tratti di contesti domestici o di lavoro.
Per questo il deumidificatore si presenta come un semplice parallelepipedo, ma dalle dimensioni tutto sommato contenute (52,3 x 34,3 x 26 cm) e da un peso anch’esso non eccessivo, di appena 15 kg. Nella maggior parte dei casi, trovargli una collocazione sarà piuttosto facile, come d’altronde sarà spostarlo, grazie alle ruote multidirezionali montate alla base, con maniglia collocata vicino al pannello di controllo per meglio guidare il movimento dell’Argoclima Dry Plus 25 quando si passa da una stanza all’altra.
Anche l’alimentazione elettrica non rappresenta un ostacolo, grazie all’utile avvolgicavo, mentre lo smaltimento della condensa, vale a dire dell’acqua estratta dall’aria nel processo di deumidificazione, avviene tutto tramite serbatoio interno, dalla capienza limitata, o attacco rapido per scarico continuo, senz’altro la soluzione da preferire se si punta ad un uso prolungato e/o in ambienti ad elevato tasso d’umidità.
Il serbatoio è collocato nella parte anteriore dell’Argoclima Dry Plus 25, e può essere completamente rimosso, svuotato e poi collocato di nuovo al suo posto per un secondo ciclo. L’attacco per lo scarico continuo è nascosto dietro un pannello laterale (da notare che il tubo in PVC non è incluso al momento dell’acquisto), mentre sull’altro fianco è visibile la griglia di uscita dell’aria deumidificata.
Posteriormente troviamo un pezzo decisamente fondamentale dell’Argoclima Dry Plus 25, il pannello in cui è collocato il filtro rimovibile di serie, che è il principale strumento attraverso cui l’aria trattata dalla macchina viene anche epurata di pollini, muffe ed altri elementi allergenici, frequentemente associati ad ambienti molto umidi.
Tutte queste caratteristiche hardware fanno capo, come dicevamo, ad un unico pannello di controllo. Con un pulsante regoleremo la velocità di ventilazione (tra le tre disponibili), l’accensione/spegnimento, il livello di umidità e lo stato di usura del filtro. A ciascun aspetto corrispondono uno o più LED per un rapido check visivo in tempo reale, mentre un ultimo pulsante regola il timer incorporato, utile per programmare lo spegnimento automatico ad ore prefissate.
L’Argoclima Dry Plus 25 fa affidamento sul suo motore da 330 watt per arrivare ad estrarre dall’aria fino a 25 litri d’acqua per ciclo di 24 ore, stanti le classiche condizioni operative ambientali, vale a dire una temperatura compresa tra i 5 e i 35 gradi centigradi (con un valore medio di 32) ed un tasso d’umidità di riferimento dell’80%.
Come sempre il costruttore fornisce una stima conservativa della superficie deumidificabile a piena forza, pari ad un massimo di circa 35 metri quadrati, ma questo non esclude che si possano trattare ambienti anche più grandi, a patto che si accettino prestazioni su scala ridotta.
Un aspetto che rende l’Argoclima Dry Plus 25 flessibile e suscettibile di vari tipi di utilizzo è la ventilazione a velocità variabile, con tre posizioni alternative: alta, media e bassa. Al massimo settaggio si ottengono i risultati migliori in termini di cubatura d’aria deumidificata, ma al prezzo di una certa rumorosità (siamo intorno ai 47 db). La modalità “mid” rappresenta sicuramente il giusto compromesso tra inquinamento acustico e prestazioni (siamo comunque sui 45 db). Per tutti quei casi in cui si desidera invece che la presenza del deumidificatore sia la più discreta possibile, c’è la velocità minima, con i suoi 43 db, in assoluto la modalità più silenziosa concessa da questo modello.
Parallelamente alla velocità, l’Argoclima Dry Plus 25 consente anche la selezione del livello di umidità tramite umidostato di precisione, operativo in un range tra il 35% e l’80%, in incrementi/decrementi di 5. Questo gli permette di adattarsi sia alle esigenze di ambienti convenzionali, come appartamenti ed uffici, che a quelle di cantine, magazzini o garage, più esposti all’umido e a temperature inferiori. Questo modello dispone infatti di un sistema automatico di sbrinamento, in grado di rilevare la progressiva trasformazione in ghiaccio della condensa e di arrestare temporaneamente il compressore, mantenendo attiva solo la ventilazione.
Automatiche sono anche la verifica del livello di riempimento del serbatoio, con una capienza complessiva di 3,6 litri, e dello stato del filtro anti-muffa. La prima comporta lo spegnimento dell’Argoclima Dry Plus 25 al raggiungimento del limite massimo, per evitare fuoriuscite di acqua, mentre la seconda si attiva ogni 250 ore di utilizzo, segnalando all’utente la necessità di pulire il filtro per mantenerlo in piena efficienza.
La presenza di un timer integrato consente una minima programmazione, ma con i dovuti limiti. Per lo spegnimento del deumidificatore, in particolare, sono previste solo due opzioni, un intervallo di 2 ore o uno di 4, senza ulteriori alternative, cosa che rende questa funzione particolarmente adatta ad usi specifici e concentrati dell’Argoclima Dry Plus 25, come ad esempio l’asciugatura di bucati al chiuso.
Un’ultima funzionalità interessante è quella “memory”, che comporta il riavvio del deumidificatore in seguito ad un black-out, con mantenimento dei settaggi impartiti, a differenza di altre macchine che nella stessa situazione tendono invece a resettarsi e rimanere in stand-by, in attesa di un intervento manuale.
L’Argoclima Dry Plus 25 è un buon deumidificatore portatile, sicuramente in grado di soddisfare tutte le esigenze tipiche di un’utenza domestica o business.
L’impatto complessivo è più che accettabile, sia in virtù delle dimensioni che del livello di rumorosità, modulabile comunque grazie alla ventilazione a velocità variabile. I risultati, in termini di deumidificazione, sono convincenti ed integrati anche da un’ottima funzione di depurazione dell’aria da tutti quegli elementi, come muffa o pollini, altamente dannosi per i soggetti allergici.
Il timer è senz’altro uno degli aspetti che più meriterebbero maggior flessibilità, ma per il resto l’interfaccia elettronica soddisfa tutte le aspettative, semplificando al massimo il nostro compito, grazie alle sue molte funzionalità automatiche. La stessa cosa vale per l’aspetto strettamente “hardware” dell’Argoclima Dry Plus 25, che si conferma anche come un deumidificatore a basso tasso di manutenzione.
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Argo Dry Plus 21
L’Argoclima Dry Plus 21 è tra i più performanti deumidificatori portatili della linea Dry e garantisce eccellenti prestazioni a fronte di un ingombro ridotto, grazie al suo potente motore e alla ventilazione variabile a tre velocità.
Dotato di serbatoio interno, connettore esterno per lo scarico continuo e di controllo digitale, si tratta di un modello estremamente facile da usare ed adattare a contesti di vario tipo, che si tratti di appartamenti, taverne, garage ed anche piccoli uffici.
Con le sue forme sobrie e classiche l’Argoclima Dry Plus 21 si sposa bene a qualsiasi tipo di arredamento, anche grazie alle sue dimensioni non eccessive, 52,3 x 34,3 x 26 cm, mentre il peso è di 14 kg. La poca profondità, in particolare, consente di collocarlo in posizioni defilate, ma anche negli spostamenti da un ambiente all’altro i problemi “logistici” sono minimi, per merito delle comode ruote multi-direzionali e del cavo con avvolgibile, che scompare all’interno della macchina quando non in uso.
Per agevolare il trasporto, lo chassis dell’Argoclima Dry Plus 21 incorpora una maniglia collocata in alto, vicino al pannello di controllo che dà accesso a tutte le funzionalità del deumidificatore. L’interfaccia è infatti di tipo elettronico, e pur essendo ricca di opzioni è intuitiva e lineare come ogni altro aspetto di questo modello, espressamente concepito per la massima semplicità d’uso.
Un display centrale indica il livello di umidità prescelto dall’utente (con tasti + e – per aumentarlo o diminuirlo), mentre altri quattro pulsanti regolano la velocità di ventilazione, il timer per l’auto-spegnimento, l’on/off e lo stato del filtro incorporato, impiegato per l’epurazione dell’aria deumidificata da pollini, muffe ed allergeni vari.
Una serie di LED consente invece all’Argoclima Dry Plus 21 di comunicare in tempo reale lo stato delle varie funzionalità, indicando ad esempio la velocità selezionata, il timer, le condizioni del filtro e il livello di riempimento del serbatoio interno o – in alternativa – il funzionamento in modalità “continuo”, con scarico esterno della condensa tramite tubo in PVC da 14 mm, non incluso nella scatola ma acquistabile a parte.
Su un lato troviamo un piccolo sportello d’accesso appunto per lo scarico, mentre sull’altro c’è l’uscita dell’aria deumidificata. Posteriormente è collocato il filtro rimovibile, che potremo quindi pulire tranquillamente dal materiale raccolto, mentre nella parte frontale dell’Argoclima Dry Plus 21 è presente il serbatoio dell’acqua condensata, anch’esso rimovibile e svuotabile in pochi minuti.
L’Argoclima Dry Plus 21 ha indubbiamente una marcia in più rispetto ad altri deumidificatori della linea Dry, come il Digit 11. Tutte le caratteristiche dei modelli base sono state infatti potenziate, a cominciare dal motore da 330 watt, che garantisce un livello di deumidificazione di 21 litri d’acqua ogni 24 ore, su una superficie massima (consigliata) di 28 metri quadrati.
Naturalmente la macchina può funzionare anche in ambienti più grandi, purché siano rispettate le condizioni operative suggerite dal costruttore, vale a dire una temperatura tra i 5 e i 35 gradi centigradi, con un valore medio di 32 ed un tasso d’umidità di riferimento dell’80%.
L’uso a basse temperature potrebbe occasionalmente congelare la condensa, ma fortunatamente l’Argoclima Dry Plus 21 ha un sistema automatico di sbrinamento, che quando entra in funzione arresta temporaneamente il compressore e mantiene attiva la sola ventilazione.
Quest’ultima è selezionabile a piacimento tra tre velocità diverse, dalla più bassa, utile soprattutto la notte e quando si vuole che il deumidificatore agisca discretamente in sottofondo (41 db), alla più elevata, che comporta una rumorosità maggiore (45 db) ma aumenta proporzionalmente anche le prestazioni, garantendo la deumidificazione di una cubatura d’aria superiore.
Anche il serbatoio interno dell’Argoclima Dry Plus 21 è più capiente e può contenere fino a 3,6 litri d’acqua, un quantitativo tutto sommato accettabile per un uso limitato ma non adatto ad uno più intenso, in cui tornerà sicuramente utile lo scarico continuo.
Particolare importante, sarà il deumidificatore stesso a vigilare sul livello di riempimento del contenitore, segnalandolo con LED e spegnendosi automaticamente per evitare che venga prodotta altra acqua in eccesso.
Sempre automatici sono anche il riavvio in occasione di black-out e interruzioni anomale dell’alimentazione (funzione memory) e la verifica del tasso d’usura del filtro interno, grazie a cui l’Argoclima Dry Plus 21 funge anche da depuratore dell’aria, liberandola da elementi allergenici come pollini, polveri e muffe, tipicamente associate agli ambienti umidi.
Dopo 250 ore di utilizzo si accenderà infatti il LED corrispondente, segnalando la necessità della pulizia del filtro estraibile, che poi potrà essere reinserito e riattivato con una pressione del tasto “Filter”.
Un settaggio chiave è ovviamente quello del livello d’umidità, reso possibile dalla presenza di un umidostato di precisione, che permette una regolazione tra il 35% e l’80%, in incrementi o decrementi di 5.
L’Argoclima Dry Plus 21 dispone anche di un timer integrato, che però consente di programmare l’auto-spegnimento del deumidificatore solo su due possibili intervalli prefissati, rispettivamente 2 o 4 ore, senza purtroppo prevedere durate differenti od un autentico orologio con fasce orarie.
L’Argoclima Dry Plus 21 è un deumidificatore portatile con un impatto ambientale molto ridotto, sia in termini di ingombro visivo che di inquinamento acustico.
Ciò nonostante, garantisce ottimi risultati in ogni contesto e può gestire con efficienza superfici di discreta ampiezza, provvedendo non solo ad una rapida asportazione dell’acqua in eccesso ma anche ad una costante purificazione dell’aria reimmessa in circolo, cosa che lo rende indicato anche per bonificare gli ambienti domestici e renderli più vivibili per soggetti a rischio allergia.
Il controllo elettronico è pratico e diretto, senza rinunciare ad una certa complessità, ed anche la ventilazione a velocità variabili si rivela una qualità molto utile, soprattutto per chi userà il deumidificatore sia di giorno che di notte, o per asciugare i panni in casa, quando il tempo (o la situazione) impedisce di stenderli all’aperto.
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Argo Dry Digit 17
L’Argoclima Dry Digit 17 è un potente deumidificatore portatile appartenente alla linea Dry ed è un’ottima soluzione per chiunque cerchi un prodotto compatto, di elevata qualità e di notevole semplicità d’uso.
Estremamente versatile ed adatto a tutte le esigenze, anche questo esemplare si distingue per le linee morbide e gradevoli del suo chassis, tanto piccolo e leggero da poter essere spostato con facilità in casa come in un ambiente di lavoro. L’Argoclima Dry Digit 17 è infatti piuttosto piccolo in rapporto ai risultati che può garantire. Le dimensioni complessive sono di 35,3 x 22,5 x 49,6 cm, a fronte di un peso di 13,5 kg (circa due in più del Dry 13), il che significa che è sufficientemente sottile da poter essere accostato contro una parete ed occupare uno spazio davvero ridotto.
La classica colorazione bianca, le sue piacevoli forme stondate e la cura riposta nel design generale rendono poi l’Argoclima Dry Digit 17 una presenza decisamente discreta, in casa come in ufficio. A ciò contribuisce anche la ridotta rumorosità, specie se si imposta la ventola, dotata di selettore a due velocità, su quella inferiore.
La portabilità di questo deumidificatore è garantita, oltre che da peso e dimensioni, anche dalla presenza di maniglie laterali per il trasporto e di rotelle multi-direzionali installate alla base. Il cavo è dotato di avvolgibile e non è mai di intralcio ed anche ogni altra componente dell’Argoclima Dry Digit 17 è concepita per essere semplice e facile da utilizzare nella vita di tutti i giorni, manutenzione compresa.
Per lo smaltimento dell’acqua raccolta, ad esempio, il deumidificatore dispone sia di un comodo serbatoio interno da 3 litri che di attacco posteriore per lo scarico continuo, consigliabile per gli usi prolungati. Il serbatoio è collocato anteriormente, a differenza della linea Deolo, ma è così ben integrato da non risultare assolutamente antiestetico, fondendosi armonicamente con il design della macchina.
Completamente rimovibile, il contenitore può essere svuotato a parte quando ormai pieno, esattamente come avviene per il filtro interno di cui è dotato l’Argoclima Dry Digit 17, usato per la purificazione dell’aria da pollini, muffe ed altri elementi allergenici ed estraibile con poche semplici mosse per pulirlo regolarmente dai residui raccolti.
Sempre a conferma della sua vocazione per la semplicità d’uso, tutte le funzionalità del deumidificatore sono concentrate in un’interfaccia elettronica essenziale ed intuitiva, collocata nella parte superiore, che assicura il pieno controllo di ogni aspetto dell’Argoclima Dry Digit 17, di cui è possibile verificare lo stato in qualsiasi momento, grazie ai numerosi segnalatori luminosi collocati vicino al pannello centrale.
Un display principale, collegato all’umidostato integrato, consente la regolazione del tasso d’umidità desiderato, mentre quattro pulsanti controllano la velocità di ventilazione, l’on/off, lo stato del filtro ed il timer di bordo, per programmare lo spegnimento ad un orario predeterminato.
Vicino al pannello di controllo troviamo anche i LED con cui l’Argoclima Dry Digit 17 comunica le impostazioni selezionate e segnala il suo stato operativo, come ad esempio il livello di riempimento del serbatoio interno.
L’Argoclima Dry Digit 17 è un deumidificatore dalle buone performance ed è in grado di gestire sia le esigenze di un normale nucleo domestico (dalla rimozione dell’umidità ambientale all’asciugatura del bucato al chiuso) che quelle di piccoli uffici.
Il suo potente motore da 295 watt può produrre fino a 17 litri d’acqua per ciclo di 24 ore, ed operare in ambienti fino a 20 metri quadrati, una superficie massima consigliata che può chiaramente essere superata accettando una parziale riduzione della sua efficienza.
Quanto alle temperature, Argo raccomanda minimi e massimi abbastanza standard, compresi tra i 5 e i 35 gradi centigradi, con un valore medio di riferimento di 32. Tradotto in termini pratici questo vuol dire che potremo tranquillamente utilizzarlo anche in cantina o in garage, soprattutto visto che l’Argoclima Dry Digit 17 possiede anche un sistema automatico di sbrinamento. Quest’ultimo entra in funzione ogni qual volta la condensa a basse temperature produca degli accumuli di ghiaccio sull’evaporatore. In questi casi il compressore si fermerà fino al termine dell’operazione e funzionerà la sola ventilazione.
La presenza di un umidostato di precisione rende possibile la puntuale regolazione del livello d’umidità tra il 35% e l’80%, in incrementi o decrementi di 5, mentre molte altre funzionalità vengono controllate in automatico dallo stesso Argoclima Dry Digit 17.
Sarà il deumidificatore, ad esempio, a vigilare sul livello di riempimento del serbatoio dell’acqua e a segnalarlo con apposito LED, provvedendo anche a spegnersi da solo per evitare ulteriori accumuli. Automatici sono anche il riavvio in caso di black-out, con conservazione delle impostazioni più recenti (funzione memory), e la verifica dello stato del filtro anti-muffa. Puntualmente, dopo 250 ore di attività, il relativo LED si accenderà, avvertendoci della necessità di estrarlo e rimetterlo al suo posto solo dopo averlo pulito.
Tra i settaggi manuali rientra invece il timer di bordo, che consente di programmare l’Argoclima Dry Digit 17 perché si spenga da solo a 2 o 4 ore di distanza. Manca invece la possibilità di specificare finestre temporali di diversa durata, cosa che avrebbe reso questa funzionalità senz’altro più utile.
Un ultimo campo in cui può intervenire manualmente l’utente è la velocità di ventilazione, a scelta tra le due disponibili. La più elevata comporta un livello di rumorosità di 45 db, comunque più che sopportabile, ed è la preferita da chi intenda usare l’Argoclima Dry Digit 17 non solo per la deumidificazione ma anche per asciugare velocemente i panni stesi in casa. La velocità più bassa implica invece un inquinamento acustico più ridotto (43 db) ed è da preferire quando si vuole che la presenza della macchina sia la più discreta possibile, ad esempio durante la notte, in camera da letto.
L’Argoclima Dry Digit 17 conferma tutte le qualità degli altri esemplari di questa gamma di deumidificatori portatili, vale a dire un design curato, un’apprezzabile compattezza e un interfaccia alla portata di tutti.
Anche la manutenzione richiede uno sforzo minimo, grazie alle molte funzioni automatiche che aiutano ad avere sempre tutto sotto controllo, dal livello del serbatoio all’usura dei filtri. Un’autonomia superiore ai 3 litri sarebbe stata apprezzabile, ma è compensata dalla presenza dello scarico continuo, mentre il timer è forse ancora un “work in progress”. C’è, può tornare utile per usi moderati ma è ancora perfezionabile, magari dando all’utente l’opportunità di contare su un vero e proprio orologio regolabile anche su intervalli più lunghi delle 2-4 ore previste.
Ottime invece la funzione memory e la ventilazione a doppia velocità (e a rumorosità contenuta), che aumentano ulteriormente la flessibilità di quest’ottimo portatile.
Argo Dry Digit 13
L’Argo Clima Dry Digit 13 è un efficiente deumidificatore portatile, dalle ridotte dimensioni e dal design minimal ma molto curato. Argo lo ha concepito per rimuovere l’umido da qualsiasi tipo di ambiente domestico, sia da cantine e garage con scarso isolamento termico che da stanze più vissute, dove mantenere un’aria asciutta può avere un’immediata ricaduta benefica in termini di qualità della vita.
Utilissimo anche per asciugare rapidamente i panni, l’Argo Clima Dry Digit 13 è compatto e leggero quanto l’esemplare entry-level di questa gamma, il Dry Baby 11, di cui riprende molte caratteristiche, sia per quanto riguarda il design esterno che per l’architettura interna, con un serbatoio rimovibile per la condensa da 3 litri, un filtro per combattere muffa e allergeni ed un’uscita per lo scarico continuo dell’acqua, nel caso si voglia fare a meno del serbatoio.
All’hardware fa da riscontro una buona gamma di funzionalità elettroniche, gestite tramite pannello digitale, tra cui un timer, un umidostato per il monitoraggio del tasso di umidità nell’aria e molte routine automatiche, come l’auto-riavvio in caso di black-out (funzione memory), lo sbrinamento automatico e la segnalazione di serbatoio pieno, con arresto del deumidificatore.
La caratteristica fondamentale dell’Argo Clima Dry Digit 13 rimane però appunto la compattezza e la sua adattabilità in casa, complice un design sobrio e discreto che gli consente di mimetizzarsi bene a prescindere dal tipo di arredamento.
Le dimensioni complessive sono contenute (35,3 x 22,5 x 49,6 cm) e lo è anche il peso (appena 11 kg). A facilitare gli spostamenti e la gestione dell’apparecchio intervengono poi le comode maniglie laterali e le ruote multidirezionali installate nella base. Il cavo è dotato di avvolgibile e non è dunque di intralcio ed anche l’acqua raccolta è molto facile da smaltire. Le opzioni in questo senso sono due: il serbatoio interno da 3 litri, con un’autonomia limitata, e l’uscita esterna per lo scarico continuo, sicuramente consigliabile in caso di uso prolungato o continuo.
Nella parte superiore dell’Argo Clima Dry Digit 13 troviamo invece l’interfaccia di controllo, comodamente accessibile e ricca di funzionalità, anche se rimane abbastanza semplice ed intuitiva da essere padroneggiata dopo una veloce consultazione del manuale utente.
Tramite interfaccia potremo regolare il livello di umidità, settare il timer incorporato e verificare se il deumidificatore sia in modalità sbrinatura o se il serbatoio interno dell’acqua sia ormai pieno. Come detto, l’Argo Clima Dry Digit 13 dispone anche di un filtro rimovibile, da tenere sempre pulito affinché il dispositivo riesca a purificare l’aria, oltre che a privarla dell’umidità in eccesso.
L’Argo Clima Dry Digit 13 garantisce eccellenti prestazioni per la sua fascia di prezzo, a fronte di un consumo energetico tutto sommato ridotto. Il motore è da 230 watt ed è in grado di rimuovere dall’aria fino a 13 litri d’acqua per ciclo di 24 ore, con una temperatura ambientale media di 32 gradi centigradi ed un range operativo tra i 5 e i 35 gradi.
In termini di superficie, l’Argo Clima Dry Digit 13 è ottimizzato per ambienti fino ai 15 metri quadrati, ma può chiaramente funzionare anche in stanze di dimensioni maggiori, pure se con un ridotto livello di efficacia. I controlli sono come detto tramite pannello digitale ma non ci sono impegnativi settaggi in cui doversi cimentare.
La regolazione principale è quella del tasso di umidità desiderato (con un minimo del 35% ed un massimo dell’80%), che è in grado di verificare grazie all’umidostato integrato, un “sensore ambientale” utilizzato per la misurazione relativa della percentuale d’acqua nell’aria. Questo significa che al mutare delle condizioni ambientali, l’Argo Clima Dry Digit 13 saprà regolarsi da solo per mantenere un livello sempre costante.
Una funzione accessoria ma comunque molto utile è quella del timer, che consente di regolare lo spegnimento automatico del dispositivo ad una distanza di 2 o 4 ore, anche se una finestra temporale di maggiore ampiezza (o aperta a personalizzazioni) sarebbe stata sicuramente più apprezzabile.
La ventola è tra l’altro a velocità variabile e a quella superiore si presta benissimo anche all’asciugatura rapida del bucato, oltre che a sviluppare una potenza maggiore. L’importante è tenere d’occhio il livello di riempimento del serbatoio interno, che con i suoi 3 litri ha un’autonomia limitata. Certo, non si correrà mai il rischio di danni all’Argo Clima Dry Digit 13, visto che i suoi sensori gli permettono di verificare la quantità d’acqua raccolta e spegnere il deumidificatore per evitare fuoriuscite di condensa in eccesso, ma in termini di autonomia operativa la scelta migliore rimane lo scarico esterno continuo, a patto ovviamente che lo specifico ambiente lo consenta.
Rimanendo in tema di funzioni automatiche, segnaliamo anche la funzione memory, che permette all’Argo Clima Dry Digit 13 di riavviarsi ad solo, mantenendo appunto memoria delle impostazioni, anche in seguito ad una prolungata interruzione dell’alimentazione elettrica, come in seguito ad un black-out, assai frequente nel periodo estivo proprio a causa dei molti impianti per il condizionamento e la deumidificazione attivi a ciclo quasi continuo.
Costruito secondo criteri ecologici, l’Argo Clima Dry Digit 13 utilizza refrigerante di tipo R134A, a basso impatto ambientale, ed integra un filtro per ripulire l’aria da pollini, allergeni e muffe (queste ultime tradizionalmente associate a ristagni di umidità), cosa che lo rende adatto anche a famiglie con soggetti a rischio allergia.
Il suo motore, inoltre, è abbastanza silenzioso da non disturbare di giorno ed essere tollerabile anche di notte, in camera da letto, a patto ovviamente che si sia abituati al livello medio di rumorosità di dispositivi come questo e non si abbia il sonno troppo leggero.
L’Argo Clima Dry Digit 13 è un deumidificatore compatto e potente, facilmente collocabile in qualsiasi stanza, come in garage o in cantina.
Dimensioni e peso semplificano sicuramente gli spostamenti frequenti e lo rendono un autentico jolly, pronto ad assecondare gli stili di vita e le abitudini di ognuno. L’integrazione dell’interfaccia estremamente user-friendly, poi, fa si che tutte le funzionalità importanti sia a portata di mano e gestibili con assoluta semplicità, cosa che ci porta a consigliare questo deumidificatore anche a chi abbia in generale poca propensione o dimestichezza con l’elettronica.
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Argo Dry Baby 11
L’Argo Clima Dry Baby 11 è un deumidificatore portatile estremamente compatto e leggero, dotato di un’interfaccia di controllo semplice ed intuitiva. Progettato prevalentemente per ambienti domestici ma adatto anche qualsiasi stanza di piccole dimensioni con problemi di umidità eccessiva, dispone di un serbatoio interno per la condensa da 3 litri, di filtro per la purificazione dell’aria e di scarico continuo per lo smaltimento della condensa.
Limitate ma molto utili le funzionalità avanzate dell’Argoclima Dry Baby 11, tra cui l’auto-riavvio in caso di black-out, lo sbrinamento automatico e la segnalazione di serbatoio pieno.
L’Argo Clima Dry Baby 11 fa leva sulla sua compattezza e portabilità, entrambe caratteristiche ben riassunte nel nome. Potenza e raggio d’azione di questo modello sono contenuti, a favore del suo basso impatto, in termini d’ingombro, nel tipico ambiente domestico.
Le sue forme sobrie ed essenziali e le ridotte dimensioni (35,3 x 22,5 x 49,6 cm) consentono di collocarlo praticamente ovunque, in un angolo come a contatto con una parete, o magari defilato in una posizione più nascosta. Neanche il peso (11 kg) è un problema, soprattutto visto che l’Argo Clima Dry Baby 11 dispone sia di rotelle direzionali (collocate alla base) che di maniglie laterali, entrambe molto utili per gli spostamenti in casa.
Anche il cavo è dotato di avvolgibile e scompare completamente dalla vista, quando non necessario. Frontalmente troviamo il serbatoio interno per la raccolta della condensa, da 3 litri, dunque abbastanza capiente in rapporto alle dimensioni dell’Argo Clima Dry Baby 11 ma sicuramente piccolo in termini assoluti, specie in caso di uso prolungato in ambienti ad elevato tasso d’umidità.
Fortunatamente il deumidificatore può contare anche su un attacco per tubi da drenaggio continuo, cosa che risolverà automaticamente il problema condensa, nel caso sia necessario.
Nella parte superiore dell’Argo Clima Dry Baby 11 è invece collocata l’interfaccia di controllo, che mai come in questo caso può definirsi assolutamente elementare e user-friendly. Spie luminose avvertono dell’eventuale riempimento del serbatoio o della sbrinatura, mentre una singola manopola centrale (con funzione di on/off) consente la regolazione del livello di umidità dell’aria.
Per la purificazione dell’ambiente, l’Argo Clima Dry Baby 11 monta di serie anche un filtro interno contro muffa e pollini, estraibile per la pulizia.
L’Argo Clima Dry Baby 11 ha prestazioni di tutto rispetto se rapportate a dimensioni e prezzo. La potenza massima è di 190 watt, a fronte di cui è in grado di deumidificare fino ad 11 litri d’acqua al giorno, con una temperatura ambientale media di 32 gradi centigradi.
Adatto ad ambienti fino ai 12 metri quadrati, è anche molto facile da usare. Dovremo solo scegliere il tasso di umidità desiderato tramite manopola (il range è tra il 35% a e l’80%) e l’Argo Clima Dry Baby 11 farà il resto, adattandosi all’ambiente.
In termini operativi, il deumidificatore può funzionare senza difficoltà tra i 5 e i 35 gradi centigradi. Lo sbrinamento è automatico ed è segnalato, quando in corso, con apposito led luminoso. Un altro led avverte dell’avvenuto riempimento del serbatoio da 3 litri, con conseguente auto-spegnimento, anche se a seconda del posizionamento in casa è decisamente preferibile avvalersi dello scarico continuo tramite tubo, per evitare che sia necessaria una costante attenzione per il livello di condensa raccolta.
L’Argo Clima Dry Baby 11 utilizza un refrigerante a basso impatto ambientale (dunque assolutamente ecologico), è abbastanza silenzioso (43 decibel) da essere usato di notte, nelle camere da letto (cosa che comunque dipende dalla soglia di tolleranza di ciascuno) ed è anche in grado di riavviarsi da solo in seguito ad un’improvvisa interruzione dell’alimentazione, come dopo un black-out, senza rischi di blocco o reset delle impostazioni.
Particolare molto apprezzabile per chi abbia in casa animali, bambini e soggetti a rischio allergia è il filtro incorporato nell’Argo Clima Dry Baby 11, che cattura efficacemente muffe, pollini ed altri allergeni. Facilissima anche la manutenzione: basterà estrarlo e lavarlo periodicamente per tenerlo sempre in condizioni operative.
L’Argo Clima Dry Baby 11 è un ottimo deumidificatore, appositamente progettato per svolgere un solo compito, ma svolgerlo al meglio. Le dimensioni e il peso sono tali da semplificare gli spostamenti frequenti da una stanza all’altra, l’interfaccia è semplicissima e alla portata di chiunque ed anche le prestazioni sono all’altezza della situazione, a patto che ci si limiti ad usarlo in ambienti di massimo 12 metri quadrati.
Con le sue molte funzionalità automatiche non dovremo preoccuparci più di tanto di tenerlo costantemente sott’occhio e grazie alla sua rumorosità contenuta potremo usarlo tranquillamente anche la notte, accanto al letto, per proteggerci da afa ed umido.
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Argo Deolo 21
Per combattere umidità in eccesso e muffe presenti in casa, dotarsi di un deumidificatore è molto spesso una soluzione più pratica, ed economica. Argo Deolo 21 ha un design moderno e ricercato che si adatta benissimo in qualsiasi ambiente, è facile da trasportare e programmare.
Argo Deolo 21 si presenta con una linea molto moderna e piacevole. Il corpo della macchina è bianco con i due pannelli laterali di un piacevole colore azzurro a forma di parallelepipedo con gli angoli maggiori arrotondati che ha sulla parte superiore, la griglia per la fuoriuscita dell’aria trattata ed i tre led colorati che segnalano il funzionamento dell’unità. Sul retro trovano posto la manopola per la regolazione dell’umidità, la griglia per ingresso dell’aria e al di sotto il cassetto per la raccolta della condensa la cui capacità è di 2,5 litri. tale collocazione non ci appare tra le più comode in quanto ci costringe a spostare il deumidificatore tutte le volte che bisogna estrarre il cassetto per svuotarlo.
Corredato di quattro ruote omnidirezionali, si sposta facilmente e senza fatica grazie anche alle maniglie che sono integrate nelle cornici laterali della macchina. I materiali utilizzati ci sembrano essere di buona qualità e danno al deumidificatore un aspetto robusto e piacevole al tatto.
Il filtro sulla griglia di ingresso dell’aria è facilmente raggiungibile, è sufficiente estrarre il serbatoio e tirarlo verso il basso senza forzare per farlo uscire. I led di segnalazione sono solo tre, ben integrati nella griglia superiore.
Avendo dimensioni compatte sistemarlo in spazi ridotti risulta molto semplice infatti l’Argo Deolo 21 è alto 503 mm, largo 320 mm con una larghezza di soli 215 mm.
Argo Deolo 21 è il maggiore della famiglia Deolo di Argo che si compone di tre modelli differenti, identici esternamente la cui unica differenza è nella capacità di filtrazione dell’aria. Questo deumidificatore secondo quanto riportato nelle caratteristiche, è in grado di estrarre dall’aria sino a 21 litri di umidità al giorno in un ambiente fino a 35 metri quadrati, che si trova a circa 32° centigradi con una umidità dell’80%.
Con una potenza assorbita a pieno regime pari a 480 Watt, l’Argo Deolo 21 non è tra i modelli con il minor fabbisogno energetico, tuttavia si tratta di un consumo accettabile. L’unico comando disponibile, risulta essere la manopola per la regolazione dell’umidità posizionata sul retro dell’apparecchio che serve anche per l’accensione e lo spegnimento. Ruotandola verso destra il led centrale di colore blu si illumina e si imposta la percentuale di umidità desiderata tra le 4 disponibili: dalla posizione 2 per una umidità pari all’80% alla posizione 8 che corrisponde al 20%.
Come per gli altri deumidificatori, anche l’Argo Deolo 21 non deve essere addossato alla parete anche perché trovandosi la griglia per l’ingresso dell’aria sul lato posteriore, la normale aspirazione ne risulterebbe inficiata.
Quando è in funzione, la percentuale di umidità dispersa nell’ambiente viene monitorata costantemente, il deumidificatore quindi si ferma solo quando la percentuale raggiunge quella da noi impostata, salvo quando il serbatoio di raccolta non si riempie. In questa eventualità, la spia rossa si illumina segnalandoci la necessità di svuotare il cassetto e l’unità si ferma sinché lo svuotamento non viene effettuato.
Riposto il cassetto nella sua sede, la macchina riparte dopo circa tre minuti per preservare il compressore da possibili danni. Quindi se accendiamo l’Argo Deolo 21 e questo non parte, probabilmente la percentuale di umidità selezionata è superiore a quella presente nella stanza oppure il serbatoio è da svuotare.
Le temperature di utilizzo che vanno dai 5° ai 32° gli consentono di funzionare anche in ambienti molto freddi come cantine e taverne non riscaldate. In questo caso risulta molto comoda la possibilità di collegare un tubo di PCV che dal foro di deflusso della condensa svuota l’acqua direttamente in uno scarico, liberandoci dalla necessita di monitorare costantemente il suo livello all’interno della tanica.
Estratto il cassetto, si può sfilare con facilità il filtro per la purificazione dell’aria per effettuarne la pulizia. Ricordiamo che una pulizia regolare dei filtri consente al deumidificatore di funzionare al meglio della sua capacità e di ottenere una qualità dell’aria migliore e più salubre.
Mancando una specifica funzione per l’asciugatura del bucato, questa operazione può comunque essere effettuata ma con tempi di attesa un po’ più lunghi. Con temperature al di sotto dei 12° centigradi, sulla superficie dell’evaporatore può venirsi a formare uno strato di ghiaccio.Se ciò avviene, il compressore si arresta automaticamente mentre la ventola continua a funzionare per agevolarne lo scioglimento e il led giallo si illumina segnalando che è in corso lo sbrinamento.
Un’importante caratteristica da sottolineare di questo deumidificatore, è la sua bassa rumorosità infatti, utilizzato anche al massimo della sua portata, sviluppa una rumorosità massima di 41 dB, sicuramente più che buona dato che i modelli anche più costosi non scendono mai sotto la soglia dei 38 dB.
L’Argo Deolo 21 è un deumidificatore della fascia di prezzo medio bassa, anche se con una capacità di assorbimento dell’umidità di 21 litri al giorno, ideale per lavorare con efficacia in locali di circa 35 metri quadrati. Il design essenziale, rispecchia anche le sue funzionalità che sono ridotte davvero al minimo. La mancanza dello schermo è in parte rimpiazzata dalla presenza dei tre led colorati e dalla numerazione dei 4 livelli di umidità selezionabili, posta sulla manopola di controllo dell’unità.
Nonostante infine il consumo di 480 Watt, non proprio entusiasmante, secondo noi l’Argo Deolo 21 è la scelta adatta per chi non ha necessità particolari e cerca un prodotto dalle buone prestazioni, economico e dimensioni compatte.
Il riscontro di chi già utilizza questo apparecchio è in genere molto positivo confermando le nostre impressioni.
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Ariston Deos 21s
Ariston Deos 21s è un modello particolarmente ideale per combattere l’umidità tutto l’anno e per contrastarne gli effetti più spiacevoli, come la formazione di muffe e la lentezza nell’asciugare il bucato al chiuso.
Tra le sue funzioni rientrano infatti la modalità “super lavanderia”, per un’asciugatura rapida dei panni, e “purificatore d’aria”, per il filtraggio del flusso d’aria aspirato e la rimozione di elementi potenzialmente nocivi, come polveri ed altri allergeni. L’apposita funzione anti-muffa serve invece a creare un ambiente più sano e a prevenire appunto la formazione di nuove colonie batteriche.
Naturalmente queste sono solo alcune delle caratteristiche dell’Ariston Deos 21s, che con la sua interfaccia digitale touch-sensitive e il design estremamente curato si propone come un modello apprezzabile non solo in termini di prestazioni, ma anche di estetica.
L’Ariston Deos 21s si allontana parecchio dagli standard imperanti nel campo dei deumidificatori e cerca di andare oltre il classico aspetto squadrato e lineare della maggior parte degli altri modelli. Certo, si tratta pur sempre di una macchina ispirata soprattutto a criteri di funzionalità e praticità d’uso, ma Ariston ha visibilmente fatto qualche sforzo extra per dare all’Ariston Deos 21s un aspetto complessivamente molto piacevole.
Forse una delle sue caratteristiche più evidenti è l’apprezzabile contrasto cromatico tra il corpo principale della macchina e la copertura superiore, realizzati rispettivamente in plastiche lucide bianche e nere, cosa che già da sola introduce un primo elemento di “distinzione”, soprattutto a confronto del classico “total-white” di altri deumidificatori.
Le plastiche, per rimanere in tema, sono di buona qualità e si nota la stessa cura anche nelle rifiniture e nelle sotto-componenti. Gradevole è anche il design vero e proprio dell’Ariston Deos 21s, che evita l’effetto “scatolone” grazie ai suoi bordi smussati, le forme leggermente curve e l’ottima integrazione di ogni elemento, dalle griglie di uscita/entrata dell’aria al serbatoio interno da 3,3 litri.
Cominciando proprio da quest’ultimo, tra gli aspetti più importanti in un deumidificatore portatile, troviamo il contenitore della condensa in posizione avanzata, nella parte anteriore della macchina. L’intero blocco inferiore, dove si trova il piccolo “oblò” (in realtà un indicatore a vista del livello di riempimento) può essere facilmente rimosso, sia per lo smaltimento dell’acqua raccolta che per i lavaggi periodici per mantenerlo sempre pulito. L’alternativa, ovviamente, è l’uso dello scarico continuo, permesso dalla presenza, nel retro dello chassis, del classico connettore per tubi in PVC.
Il sistema di gestione del flusso d’aria è invece localizzato nella parte superiore dell’Ariston Deos 21s (griglia di uscita) e in quella posteriore (griglia d’entrata), cosa che richiede quindi che il deumidificatore sia collocato sempre ad una certa distanza dalle pareti, per evitare ostruzioni o surriscaldamenti. Sempre posteriormente è presente il filtro HEPA (High Efficiency Particulate Air), rimovibile per la sostituzione e la manutenzione, che assicura la purificazione dell’aria aspirata e la rimozione, come detto in apertura, di elementi allergenici. In questo senso, l’Ariston Deos 21s funge anche da “depuratore”, oltre che da deumidificatore in senso stretto.
Per il trasporto da un ambiente all’altro ci si può avvalere delle ruote installate alla base, peraltro molto discrete e difficili da notare dall’esterno, e delle maniglie laterali, delle rientranze che consentono di afferrare saldamente il deumidificatore e spostarlo con maggior facilità, complici le dimensioni (35 x 51 x 24,5 cm) e il peso (poco più di 12 kg) non eccessivi.
L’interfaccia di controllo dell’Ariston Deos 21s è elettronica e si trova nella parte superiore, in posizione ottimale per consentire un facile accesso ai comandi senza doversi chinare o piegare. Sostanzialmente è costituita da un display retroilluminato in cui campeggia il dato principale, il tasso d’umidità (circondato da indicatori di stato per gli alti settaggi e funzionalità), ed accanto al piccolo schermo una serie di pulsanti touch-sensitive, che governano l’accensione/spegnimento, l’utile timer, il “turbo” per la ventilazione e i vari “mode”, dall’auto-regolazione del deumidificatore in base alla temperatura ambientale alla modalità “continuo” o “super lavanderia”, su cui torneremo a breve.
Sempre su display saranno visualizzati, a seconda dei casi, gli allarmi di blocco e le segnalazioni di diagnostica, tramite apposite icone o codici.
In termini di prestazioni e funzionalità, anche l’Ariston Deos 21s punta molto sull’automazione e la gestione “one-touch” di tutte le modalità previste, senza richiedere settaggi troppo complicati tramite pannello elettronico.
Una prima modalità (standard) di accesso alla funzione di deumidificazione, tra l’altro semplicissima, consiste nella regolazione manuale del tasso di umidità relativa di riferimento, tra il 35 e l’80%, con variazioni di +/- 5%. Sarà poi l’umidostato integrato a verificare che i valori impostati vengano rispettati, consentendo la rimozione di fino a 21 litri d’acqua per ciclo di 24 ore.
Un’alternativa più “strutturata” consiste invece nella selezione, sempre tramite tasto “mode”, di una delle altre tre opzioni. La prima è la già citata “super lavanderia”, pensata appositamente per un’efficiente asciugatura dei bucati lasciati al chiuso, come tipico del periodo invernale. In questo caso sarà l’Ariston Deos 21s ad impostare automaticamente la velocità della ventola (per massimizzare il ricircolo d’aria) e l’umidità relativa, basandosi sulla temperatura ambientale rilevata tramite sensore, con un range operativo tra i 5 e i 35 gradi centigradi. Con questo settaggio il deumidificatore rimarrà attivo fino ad un massimo di 10h, un lasso di tempo più che sufficiente per questo tipo di impiego, ma è ovviamente preclusa la possibilità di modificare in manuale velocità e percentuale d’umidità.
Passando alle altre modalità, su “continuo” l’Ariston Deos 21s lavorerà alla massima deumidificazione possibile e senza limiti di tempo (a ciclo continuo, appunto), mentre su “auto” sarà ancora una volta la temperatura ambientale a dettare il livello di umidità target su cui si posizionerà in automatico la macchina, seguendo un semplice set di regole: con temperature sotto i 18 gradi sarà selezionata un umidità relativa del 55%, tra i 18 e i 25 del 50% e sopra i 25 del 45%.
L’Ariston Deos 21s offre in realtà anche una quinta modalità, che riassume in sostanza le funzioni di anti-muffa e purificazione dell’aria negli ambienti con maggiori problemi di umidità. Per “bonificarli” e renderli più salubri per la presenza umana potremo ricorrere al tasto “pure”, che impartirà al deumidificatore l’ordine di regolare da solo velocità della ventola ed ore di funzionamento (fino a un massimo di 4) in relazione al tasso di umidità rilevato, mettendo a frutto la presenza del filtro HEPA anti-particolati ed allergeni.
Sicuramente si tratta di funzionalità molto utili per adattare l’Ariston Deos 21s ad usi e situazioni differenti, ulteriormente arricchite dalla presenza di un timer a 24 ore che consente di programmarne l’accensione e lo spegnimento automatico. Gli intervalli previsti sono di 30 minuti nell’intervallo 0-10 ore, e di 1 ora in quello 10-24, cosa che permette di scegliere la finestra temporale più appropriata alle specifiche esigenze.
Nel complesso, possiamo sicuramente riconoscere all’Ariston Deos 21s una flessibilità tale da permetterne l’utilizzo non solo in ambienti presidiati, dove poter vigilare costantemente sul suo corretto funzionamento, ma anche lasciato a lavorare da solo, in preparazione di stanze che occuperemo successivamente, come ad esempio le camere da letto, nel caso non si voglia dormire con accanto il deumidificatore in funzione. Il livello di rumorosità, infatti, anche se in linea con gli standard (41 dB), potrebbe risultare fastidioso, soprattutto a seconda della soglia di tolleranza individuale.
Al comparto elettronico l’Ariston Deos 21s si affida naturalmente anche per la gestione manuale della velocità di ventilazione (normale o turbo) e per l’auto-diagnostica. In questo secondo campo rientra innanzitutto il monitoraggio del livello di riempimento del serbatoio, che con i suoi 3,3 litri non risulta certo tra i più capienti, tanto da farci consigliare, nel caso si voglia lavorare a ciclo continuo, l’uso dello scarico continuo (il tubo è acquistabile a parte). A serbatoio pieno, la macchina si fermerà da sola e segnalerà il raggiungimento del limite tramite icona su display.
Automatici sono anche il riavvio dell’Ariston Deos 21s in seguito ad un’interruzione della corrente elettrica (come in occasione di un black-out), con mantenimento delle impostazioni, e l’auto-sbrinamento, che evitando formazioni di ghiaccio nel deumidificatore a basse temperature (sotto i 5 gradi il compressore va in arresto di sicurezza) ne riduce sensibilmente i consumi energetici, allungandone allo stesso tempo la vita operativa.
Per il filtro c’è invece la funzione self clean, che si attiva tenendo premuto il pulsante per la ventilazione per più di tre secondi. Il flusso d’aria dovrebbe così ripulire l’HEPA dai materiali accumulati, ma per un trattamento più completo e approfondito la soluzione ottimale rimane una completa rimozione del filtro con relativo lavaggio a parte, da effettuarsi almeno ogni 30 giorni.
L’Ariston Deos 21s è un prodotto complessivamente molto convincente. Questo modello assicura solide prestazioni di base, arricchite da un controllo elettronico ricco di funzionalità accessorie, che però possiamo considerare tali solo di nome, come la modalità “super lavanderia”, l’auto-diagnostica e la programmazione tramite timer a 24 ore.
Tutte hanno un peso non trascurabile nel semplificare sensibilmente l’utilizzo giorno per giorno di questo deumidificatore, e compensano i pochi limiti di questo esemplare, come la rumorosità in modalità turbo e la capienza non elevatissima del serbatoio interno.
Impossibile, infine, non menzionare ancora una volta il buon comparto estetico, un aspetto che spesso (e a torto) passa in secondo piano quando si ha che fare con questa tipologia d’elettrodomestico. Un deumidificatore portatile ad uso domestico è destinato ad avere un certo impatto, se collocato in ambienti molto “vissuti”, come salotti e camere da letto; le linee morbide e i giochi cromatici dell’Ariston Deos 21s sono quindi più che bene accette, e rappresentano uno standard a cui dovrebbero ispirarsi più modelli.
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Ariston Deos 20
L’arrivo della stagione invernale, corrisponde per molti di noi al ritorno dell’umidità all’interno delle abitazioni con conseguenti problemi di macchie, muffe e il bucato che non asciuga mai. Un’ottima soluzione è quella di dotarsi di un apparecchio deumidificatore che consente di abbassare in maniera concreta il livello di umidità presente in casa. Tra i molti modelli disponibili sul mercato, oggi abbiamo deciso di esaminare l’Ariston Deos 20, un prodotto italiano appartenente ad una gamma di deumidificatori con un design compatto e facile da trasportare grazie alle quattro rotelle flottanti.
L’Ariston Deos 20 risulta già alla prima occhiata essere realizzato con materiali di buona qualità, con una buona attenzione all’assemblaggio e alle finiture che non presentano sbavature negli orli come invece accade con prodotti di bassa classe.
Il design è pulito ed elegante e si adatta facilmente in ogni ambiente. Gli angoli sono tutti arrotondati, senza spigoli vivi. Trasportarlo e spostarlo è piuttosto facile grazie alla presenza della maniglia e delle quattro rotelle omnidirezionali.
Il peso dell’Ariston Deos 20 di 12,5 kg non è eccessivo quindi, portarlo al piano superiore o giù in taverna non è un grosso problema anche perché con un’altezza di 50,7 cm, una larghezza di 33,6 cm ed uno spessore di 23 cm non è difficile afferrarlo e sollevarlo.
Sull’Ariston Deos 20 il serbatoio per la raccolta dell’acqua posto sulla parte frontale della macchina, ha una finestrella trasparente che consente il controllo del livello. Notiamo con soddisfazione che il pannello dei comandi è piuttosto semplice con 5 pulsanti, il display e diverse spie luminose disposte in modo razionale. Averlo posizionato sulla parte alta della macchina ci sembra la soluzione più pratica ed ergonomica consentendoci di utilizzarlo senza doversi piegare.
Di fianco al display, troviamo la griglia da cui fuoriesce l’aria trattata. Dando un’occhiata all’interno si può notare subito il filtro antiodore che appunto rimuove i cattivi odori e composti organici volatili ed il filtro antipolvere che è lavabile e riutilizzabile.
I due filtri insieme garantiscono un’aria più pura ed “ecologica” grazie anche alla presenza del refrigerante R134A, un gas ecologico in linea con le più severe normative europee.
Sulle istruzioni viene consigliato il lavaggio del filtro antipolvere una volta al mese e la sostituzione annuale del filtro antiodore.
Il deumidificatore Ariston Deos 20, è dotato di due modalità di utilizzo, la modalità STANDARD con la quale l’unità lavora sino al raggiungimento della percentuale di umidità desiderata, precedentemente impostata, visibile sul display durante il funzionamento dell’apparecchio, e la modalità in CONTINUA che tiene acceso il deumidificatore alla massima potenza, sino al riempimento della tanica. In questo secondo caso l’eventuale percentuale di umidità impostata è disabilitata.
L’umidità programmabile è compresa tra un livello minimo del 35% ed un massimo dell’80%.
La funzione lavanderia permette un più rapido asciugamento del bucato e bisogna dire che la differenza dei tempi necessari è buona pur non essendo eccezionale. Con questa funzione in pratica il deumidificatore mantiene inalterata la percentuale di umidità impostata portando al massimo la velocità della ventola, con un conseguente incremento del ricircolo dell’aria.
Risulta essere poi possibile programmare l’accensione e lo spegnimento in automatico del deumidificatore, molto utile se l’Ariston Deos 20 è impiegato ad esempio in camera da letto e non si voglia tenerlo in funzione durante la notte. La funzione anticongelamento agisce in automatico quando il deumidificatore scende sotto la temperatura di 5° evitando il congelamento dell’evaporatore, fermando il compressore e lasciando in funzione la sola ventola. Questo utile accorgimento aumenta la durata della macchina preservandola da possibili guasti.
Quando il serbatoio è pieno, il compressore si arresta, sul display viene segnalato il codice P2 e si accende la spia full quindi, se si intende far funzionare il deumidificatore in nostra assenza è meglio accertarsi che la tanica sia vuota prima di allontanarci.
Nel caso in cui l’ambiente in cui viene posizionato l’Ariston Deos 20 è particolarmente umido e si riscontri la necessità di svuotare frequentemente il serbatoio, sul lato posteriore dell’apparecchio è predisposta un’uscita a cui collegare un tubo che permette lo scarico dell’acqua in un punto di raccolta diverso. Tuttavia bisogna tenere presente che non essendo assistito da nessun sistema di pompaggio, lo scarico deve trovarsi ad un livello inferiore rispetto al foro di scarico dell’Ariston Deos 20.
L’Ariston Deos 20 è inoltre dotato di un micro-computer, che controlla eventuali anomalie e spegne automaticamente la macchina in caso riscontri un malfunzionamento, indicando sul display il codice di errore relativo.
Infine la funzione di autorestart che che in caso di black-out fa ripartire il deumidificatore con le ultime impostazioni memorizzate.
In definitiva, l’Ariston Deos 20 svolge correttamente il suo lavoro in maniera efficiente. Volendo essere pignoli, con la ventola in modalità fast risulta essere un po’ rumoroso e quindi è meglio non utilizzare la massima velocità se si intende tenerlo acceso di notte in camera da letto.
Un altro appunto che ci sentiamo di muovere riguarda il serbatoio che sarebbe potuto essere un po più capiente e quando lo si estrae dall’alloggiamento, non avendo una base regolare, non è possibile lasciarlo sul pavimento perché si ribalta facilmente.
A parte questi due piccoli difetti, l’Ariston Deos 20 deumidificatore dalle buone prestazioni, robusto e facile da gestire e programmare. Con una costante manutenzione e tenendo puliti i filtri, la sua efficacia non dovrebbe diminuire nel tempo quindi, riteniamo di poterne consigliare tranquillamente l’acquisto.
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Ariston Deos 11
Il Deos 11 è un valido deumidificatore di fascia media della Ariston, nota casa produttrice di elettrodomestici. Il punto di forza di questo deumidificatore è il design, veramente moderno e accattivante, ha delle forme arrotondate che lo rendono particolarmente gradevole alla vista e già questo non è poco, visto che è veramente difficile trovare deumidificatori che abbiano un bell’aspetto.
L’Ariston Deos 11 invece è proprio bello, adatto quindi a quelle persone che tengono al design e non vogliono oggetti in casa che possano rovinare l’arredamento. Tralasciando l’aspetto estetico ora il nostro compito è quindi provare questo deumidificatore e vedere se ha anche tutte le carte in regola e quindi possa anche essere considerato un prodotto funzionale.
L’Ariston Deos 11 è un deumidificatore di fascia media come già detto, quindi è l’ideale per deumidificare stanze di 20/25 di metri quadrati e durante le nostre prove son i suoi 11 litri ogni 24 ore si è rivelato particolarmente efficiente e performante. Le dimensioni sono abbastanza contenute, purtroppo questo a scapito della tanica di raccolta dell’acqua, che ha una capacità di soli 1,5 litri, che noi reputiamo assolutamente non sufficienti per un normale utilizzo. Fortunatamente l’Ariston Deos 11 è dotato di un sistema di scarico continuo dell’acqua di raccolta, quindi potremo facilmente ovviare a questo problema.
Il prezzo dell’Ariston Deos 11 è molto contenuto e questo è uno dei motivi principali per cui consigliamo questo prodotto.
Non mancano comunque molte opzioni e funzioni interessanti che di solito sono in dotazione solo su deumidificatori più costosi, come il sistema di sbrinamento automatico, che oltre che a migliorare l’efficienza energetica, aumenterà la longevità di questo prodotto e un pratico igrometro incorporato, che ci permetterà di tenere sempre sotto controllo la temperatura e il relativo tasso di umidità.
Come regolazione è possibile impostare due tipi di deumidificazione: possiamo infatti impostare l’Ariston Deos 11 in modalità deumidificazione continua, oppure regolare l’umidostato incorporato per decidere noi quale tasso di umidità vogliamo mantenere all’interno della stanza in cui lo abbiamo posizionato. In questo caso l’Ariston Deos 11 si accenderà e spegnerà ad intervalli mantenendo costante il tasso di umidità nell’aria. Questa è l’impostazione che consigliamo per trarre il massimo vantaggio utilizzando questo deumidificatore.
Come abbiamo già accennato la capacità della tanica non è molto elevata, per fortuna all’Ariston Deos 11 non manca la funzione di spegnimento automatico in caso di serbatoio pieno, che si attiva grazie ad uno speciale galleggiante posto nel serbatoio.
Le operazioni di manutenzione di questo prodotto sono ridotte all’osso, noi dovremo solo limitarci a svuotare la tanica dell’acqua quando piena (se non abbiamo scelto di utilizzare il drenaggio continuo) e a pulire di tanto in tanto il filtro dell’aria (semplicemente sciacquandolo sotto l’acqua, ricordandoci solo di farlo asciugare bene prima di riposizionarlo all’interno dell’Ariston Deos 11).
Ariston Deos 11 è un prodotto di fascia media molto valido. I suoi punti di forza sono sicuramente il prezzo, molto abbordabile e il design, che noi abbiamo reputato il migliore in assoluto. Questo deumidificatore è adatto per essere collocato in stanze di medie dimensioni e comunque in situazioni dove il tasso di umidità non è eccessivamente elevato. A parte il serbatoio per la raccolta dell’acqua a nostro avviso un po’ troppo piccolo, non abbiamo trovato grossi svantaggi da segnalare, per questo consigliamo l’acquisto di questo deumidificatore.
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Olimpia Splendid Aquaria Thermo
Esteticamente è gradevole, dal design moderno e all’avanguardia, certo non è un modello particolarmente piccolo e compatto, ma c’è anche da dire con i suoi 22 litri di acqua che è in grado di assorbine nel giro di 24 ore è veramente un ottimo modello. Sinceramente raramente abbiamo provato deumidificatori talmente potenti, da trattenere così tanta acqua anche quando il tasso di umidità nell’aria è relativamente basso, invece l’Olimpia Splendid Aquaria offre delle performance molto costanti e in poche ore di utilizzo è in grado di portare l’ambiente ad un tasso di umidità ideale. Per questo l’Olimpia Slendid Aquaria è indicato per deumdificare grandi ambienti (fino a 200 metri cubi).
Inoltre all’Olimpia Splendid Aquaria non manca proprio niente: è dotato di un dispositivo elettronico di sbrinamento automatico che entra in funzione alle basse temperature (lavora senza problemi in ambienti particolarmente freddi, fino a 2 gradi centigradi).
I comandi possono essere impartiti direttamente dal pannello di controllo posto frontalmente, e tutte le impostazioni verranno visualizzate tramite un pratico display led, in modo semplice e intuitivo. Tramite il display potremo anche accedere a numerose informazioni, come il tasso di umidità e la temperatura.
In realtà possiamo considerare questo deumidificatore anche un vero e proprio purificatore d’aria, grazie al suo sistema a tripla tecnologia: oltre al classico filtro dell’aria, l’Olimpia Splendid Aquaria è dotato anche di un filtro a carboni attivi, un filtro fotocatalitico e un filtro Hepa per trattenere anche le particelle più piccole.
Tutta questa tecnologia ha un prezzo è vero, infatti l’Olimpia Splendid Aquaria non è tra i più economici, ma sicuramente è il più completo per quanto riguarda il trattamento dell’aria.
L’acquisto dell’Olimpia Splendid Aquaria è caldamente consigliato se vivete in ambienti molto umidi e magari in centro città, dove di solito regna lo smog e l’aria non è particolarmente pura. In queste situazioni questo deumidificatore da il meglio di se e sicuramente non vi pentirete della spesa.
Unica piccola pecca riguarda la tanica per la raccolta dell’acqua drenata. Ha una capacità di 3,5 litri, ma sinceramente viste le alte prestazioni che lOlimpia Aquaria è in grado di offrire, ci è sembrata un po’ pochina, per questo, soprattutto i primi periodi di utilizzo saremo costretti a svuotarla spesso. Comunque nel caso la tanica fosse piena e nessuno provveda a svuotarla, l’Olimpia Aquaria si spegnerà automaticamente e segnalerà la necessità di svuotare il serbatoio tramite un apposito led.
Comunque è sempre possibile collegare l’Olimpia Splendid ad uno scarico diretto, cosa che ci semplificherà di molto la vita.
Un altro piccolo appunto sul sistema di sgancio della tanica: all’inizio è stato più difficoltoso del previsto, ma una volta fatta pratica si sgancia con semplicità. Negli altri deumidificatori invece il serbatoio si sfila e si rinfila senza troppi problemi, ma comunque sia questo è sicuramente un dettaglio trascurabile vista la bontà del prodotto.
L’Olimpia Splendid Aquaria è un ottimo deumidificatore, potente e ben costruito. I consumi sono molto ridotti rispetto alle caratteristiche tecniche offerte, è adatto soprattutto agli ambienti grandi e particolarmente umidi, inoltre la sua funzione a tripla tecnologia di purificazione dell’aria lo rendono uno dei prodotti più completi sul mercato. L’Olimpia Splendid Aquaria è sicuramente un prodotto consigliato, tra i migliori della sua categoria.
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Olimpia Splendid Aquaria Slim
L’Olimpia Splendid Aquaria Slim è utilizzabile sia a terra, come un normale deumidificatore (è provvisto di ruote e maniglie per il trasporto), che montato a parete, per ottimizzare lo spazio a disposizione e meglio integrarlo in ambienti specifici, come ad esempio i bagni, specie se adibiti anche all’asciugatura del bucato al chiuso.
Per il resto, l’Olimpia Splendid Aquaria Slim non si discosta dall’apprezzabile set di caratteristiche codificato con gli altre esemplari della gamma e vanta un design molto curato (e firmato), un intuitivo pannello digitale per il controllo delle funzionalità principali ed un sistema di purificazione dell’aria piuttosto completo, il Pure System 3 di Olimpia, sostanzialmente costituito da filtri multipli (tra cui l’HEPA) per un trattamento ad ampio spetto dell’aria ciclata attraverso il deumidificatore, che sarà poi reimmessa nell’ambiente senza tracce di muffe, pollini, polveri sottili (tipiche dello smog invernale) ed altri elementi allergenici.
Naturalmente restano confermate la presenza di un serbatoio interno per l’acqua (non grandissimo, ma c’è) e dell’opzione per lo scarico continuo, insieme alle più diffuse funzionalità automatiche, come lo sbrinamento a basse temperature e l’allarme serbatoio pieno, con relativo arresto del deumidificatore per evitare il superamento del suo limite di capienza.
L’Olimpia Splendid Aquaria Slim si distingue immediatamente, appena liberato dall’imballaggio, per il suo design accattivante e “free-standing”. La prima qualità è dovuta al coinvolgimento, in fase di progettazione della gamma, di firme di pregio, in questo caso il duo S. Ercoli e A. Garlandini. Grazie a loro, quello che avrebbe potuto essere un elettrodomestico dall’aspetto fin troppo comune e dalle forme piuttosto sgraziate si rivela invece un insospettabile complemento d’arredo, discreto, silenzioso ed anche perfettamente adatto ad un tipico contesto domestico, che si tratti di un appartamento in città o di una villa in campagna.
Il “free-standing”, invece, si riferisce alla caratteristica di punta dell’Olimpia Splendid Aquaria Slim, che come anticipato può essere usato a terra, come da copione standard, oppure montato a parete, grazie al sistema di aggancio presente nel pannello posteriore. Quest’opzione, sicuramente valida per qualsiasi stanza abbia la necessità di un deumidificatore “fisso”, si rivela particolarmente utile per ambienti a più elevato tasso d’umidità e/o con maggiori esigenze in termini di purificazione dell’aria, come i bagni.
Non a caso, gran parte della grafica pubblicitaria ritrae l’Olimpia Splendid Aquaria Slim al bagno, sia a terra che a parete. Il suo colore (un classicissimo bianco) gli consenti infatti di mimetizzarsi con facilità in questo come in altri contesti, complici anche le dimensioni abbastanza contenute. Parliamo di 32,5 X 48 X 16,2 cm, per un peso complessivo di 9,5 kg, caratteristiche che lo rendono compatto, leggero e facilmente trasportabile, grazie alle ruote e alla maniglia inclusa. Ma la sua attrattiva, lo dicevamo, è la possibilità di installarlo a parete, cosa possibile soprattutto grazie alla ridotta profondità.
A prescindere da come decideremo di usarlo, l’Olimpia Splendid Aquaria Slim mantiene sostanzialmente invariate le sue funzionalità. Per la raccolta e lo smaltimento dell’acqua di condensa potremo contare sia sul piccolo serbatoio interno da 1,5 litri, tutto sommato accettabile in virtù delle dimensioni della macchina, che sullo scarico esterno tramite tubo. Ovviamente, una volta messo a parete, lo scarico esterno rimarrà l’unica opzione praticabile, se non altro per questioni strettamente “logistiche”, proprio come tipico di un condizionatore d’aria.
Esaminando la scocca notiamo le ottime finiture e l’ingegnoso modo in cui alcuni aspetti pratici sono stati integrati a livello di design. Come ad esempio l’indicatore a vista del livello di riempimento del serbatoio, che qui appare sotto forma di “intaglio” in plastica trasparente, visibile sia frontalmente che dal lato dove è presente anche la griglia di uscita dell’aria, con relativa ventilazione. Posteriormente sono invece collocati gli elementi di “servizio”, come la maniglia di trasporto e la griglia con filtri (su cui torneremo a breve) per l’aria in ingresso.
Quanto alle funzionalità, non numerosissime, per la verità, sono affidate interamente al piccolo pannello digitale dell’Olimpia Splendid Aquaria Slim, presente nella parte alta del deumidificatore. Per l’uso a terra è perfetto, mentre a parete dovremo fare chiaramente attenzione a piazzare la macchina ad un altezza tale da mantenerlo facilmente accessibile e consultabile.
Come abbiamo avuto modo di anticipare, l’Olimpia Splendid Aquaria Slim offre caratteristiche ottimizzate in particolare per lavanderie e ambienti bagno. Lo sono sia il sistema di aggancio a parete che quello di purificazione dell’aria, ed anche le performance generali, senz’altro più adatte a piccoli ambienti circoscritti che alla deumidificazione di vaste aree.
In termini di specifiche, l’Olimpia Splendid Aquaria Slim è concepito per piccole cubature e dà il meglio di se in ambienti di ridotte dimensione (come appunto i bagni), dove può asportare un massimo di 12 litri d’acqua all’ora, con un’operatività tra i 2 e i 32 gradi centigradi. Prestazioni più che sufficienti per garantire una veloce asciugatura del bucato, anche se mancano in questo modello sia una ventilazione a velocità variabile che un’apposita modalità “superdry” per i panni.
Il tasso di umidità è regolabile in incrementi percentuali (di 5 in 5), mentre sbrinamento e arresto in caso di serbatoio pieno sono automatici. Il primo prevede l’arresto del compressore in caso di formazione di ghiaccio a basse temperature, mentre il secondo scatta alla saturazione della tanica, che con il suo litro e mezzo garantisce come prevedibile un’autonomia limitata.
Altri punti di forza dell’Olimpia Splendid Aquaria Slim sono la bassa rumorosità (in relazione ad altri modelli), di 36 dB, e soprattutto la buona dotazione per la purificazione dell’aria, comprensiva di ben tre filtri separati, uno ai carboni attivi (per l’eliminazione dei cattivi odori e dei gas più nocivi), un HEPA per i pulviscoli nell’ordine dei micron ed un filtro fotocatalitico per la sterilizzazione dell’aria da batteri e virus, ottimi anche per l’igienizzazione di ambienti “delicati” come quelli a cui è destinato questo deumidificatore.
Complessivamente non possiamo che esprimere un giudizio positivo sull’Olimpia Splendid Aquaria Slim. Le sue prestazioni sono più modeste rispetto a quelli di modelli progettati per cubature maggiori ed ambienti di grandi dimensioni, ma adatte alla deumidificazione di piccoli bagni e lavanderie, il suo target di riferimento, dove torna molto utile anche la possibilità di montarlo a parete per limitarne ulteriormente l’ingombro.
Anche il design moderno ed elegante merita un riconoscimento, soprattutto perché Olimpia è riuscita ad abbinarlo ad un’ottima realizzazione tecnica e caratteristiche di “sostanza”, come il Pure System 3, che permette a questo modello di svolgere anche le funzionalità di un purificatore d’aria e a farsi perdonare alcune sue piccole pecche, come il serbatoio a bassa capienza e l’assenza di una ventilazione regolabile, che sicuramente lo avrebbe reso ancora adatto a velocizzare l’asciugatura del bucato.
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Olimpia Splendid Aquaria Silent 14
L’Olimpia Splendid Aquaria Silent 14 è esattamente quanto anticipato già nel nome. Si tratta di uno dei più silenziosi deumidificatori portatili prodotti da Olimpia, se non addirittura il più silenzioso in assoluto, ed è anche compatto e relativamente leggero. Il costruttore lo ha studiato principalmente per la deumidificazione, anche a ciclo continuo, di ambienti di piccole e medie dimensioni, con possibilità di usarlo anche per un’asciugatura più rapida del bucato.
Mancano, tuttavia, nell’Olimpia Splendid Aquaria Silent 14, molte delle più apprezzabili caratteristiche che avevamo avuto modo di evidenziare nelle recensioni di altri modelli della linea Aquaria, come un sistema composito di filtraggio per la purificazione dell’aria e l’utile controllo elettronico, tramite display digitale, qui rimpiazzato da una semplice interfaccia di tipo meccanico.
Estremamente semplice e privo di particolari funzionalità avanzate, questo esemplare fa dunque leva soprattutto sulla silenziosità, che lo rende una presenza molto discreta in qualsiasi contesto di tipo domestico.
L’Olimpia Splendid Aquaria Silent 14, dobbiamo ammetterlo, colpisce di meno dei suoi compagni di gamma a livello di design. Anche in questo caso siamo davanti ad un prodotto curato e “firmato” (by Dario Tanfoglio), ma pur se ingentilito diciamo che l’aspetto ricorda più da vicino quello tipicamente associato ad ogni deumidificatore portatile: un parallelepipedo dalle forme squadrate (ma dai bordi smussati), con ruote per il trasporto (a seconda dell’offerta già incluse o da richiedere) ed un telaio interamente realizzato in plastiche bianche, di 307 x 427 x 258 mm per 12,8 kg di peso.
Nella parte superiore troviamo una grossa maniglia a scomparsa, per il trasporto, insieme ad un interfaccia di controllo a dir poco elementare, costituita da una solo rotella in plastica verde (tra i pochi elementi di contrasto visivo) per la regolazione meccanica dell’umidostato, peraltro senza indicazione numerica del livello d’umidità, ma solo della “potenza”, da quella base, indicata dal simbolo della goccia, alla massima (tre gocce).
La linearità delle forme moderne ed eleganti dell’Olimpia Splendid Aquaria Silent 14 è interrotta solo dall’ampia griglia frontale per il passaggio dell’aria e dalla tanica trasparente da 2 litri, collocata in basso, fortunatamente più facile da estrarre di quelle con meccanismo push-pull presenti su altri modelli. Il fatto che sia trasparente ovviamente permette di controllare in tempo reale il livello di riempimento, e di intervenire tempestivamente anche prima dell’allarme tanica piena e del relativo blocco del deumidificatore, tra le poche funzioni automatiche di questo modello. Come sempre, si segnala la possibilità di ricorrere allo scarico continuo con tubo esterno, che però dovremo comprare a parte, visto che non è incluso nella confezione.
Internamente troviamo un singolo filtro, del tipo standard in plastica di quelli montati sui condizionatori, con caratteristiche igienizzanti chiaramente inferiori a quelle del collaudato Pure System 3 di Olimpia, che offre invece un HEPA e la protezione contro muffe, allergeni e polveri sottili. Potremo estrarlo e lavarlo periodicamente esattamente come quello di un condizionatore, con un po’ d’acqua a temperatura ambiente o calda, ma non tanto da deformarlo.
L’Olimpia Splendid Aquaria Silent 14 è progettato per volumi massimi deumidificabili di 120 – 140 metri cubi massimi dichiarati, con una capacità di deumidificazione di 14 litri d’acqua per ciclo di 24 ore, come intuibile dal nome. Noi lo consigliamo per la verità per ambienti più piccoli, soprattutto in virtù del fatto che si tratta di un modello con una singola velocità di ventilazione (tra l’altro con una limitata portata d’aria, 80 m³/h) e sprovvisto della modalità turbo che garantisce un elevato potere deumidificante a ciclo continuo.
Il risvolto positivo della potenza limitata è, come anticipato, la grande silenziosità dell’Olimpia Splendid Aquaria Silent 14, che si attesta su un ottimo livello sonoro di 36 dB, anche se non mancano le testimonianze di utenti che lo avrebbero desiderato ancora più silenzioso. Il problema probabilmente e nelle vibrazioni prodotte dalle parti mobili, come il serbatoio, che però, lo assicuriamo, possono essere ridotte semplicemente assicurandosi che ogni componente sia al suo posto e ben inserita in sede (stesso discorso per il filtro in plastica).
Decisamente bassi anche i consumi dell’Olimpia Splendid Aquaria Silent 14, che il costruttore dichiara tra i 172 e i 214 watt, a seconda del livello di umidità (e temperatura) ambientale e dunque del carico di lavoro che il deumidificatore si troverà ad affrontare. La temperatura operativa, in particolare, non rappresenta un problema, grazie alla funzione di auto-sbrinamento. Se la macchina dovesse trovarsi in ambienti con pochi gradi centigradi ed elevata umidità, come tipico del periodo invernale, il compressore andrà in arresto per evitare che si formi ghiaccio.
La semplicità dell’interfaccia meccanica esclude, come facile da immaginare, altre funzionalità avanzate, come ad esempio un timer o l’auto-spegnimento, oppure ancora un’apposita modalità per l’asciugatura del bucato. Questo compito può essere tranquillamente affidato all’Olimpia Splendid Aquaria Silent 14, ma in assenza di una ventola orientabile che direzioni il flusso d’aria in alto, come tipico di altri modelli concepiti allo scopo, dovremo accettare un compromesso in termini di risultati.
L’Olimpia Splendid Aquaria Silent 14 è un deumidificatore portatile dall’aspetto moderno ed elegante e dalle buone prestazioni di base, adattissimo ad un uso quotidiano di media entità ma forse non altrettanto indicato per chi abbia esigenze particolari e necessiti di potenza e flessibilità.
L’interfaccia meccanica è infatti piuttosto essenziale e manca delle utili funzionalità incluse in modelli più complessi, come ad esempio la purificazione dell’aria e una modalità turbo per l’asciugatura rapida del bucato e la gestione di ampie cubature. Anche la tanica avrebbe potuto essere un po’ più capiente, ma questa è senz’altro la caratteristica più facile da compensare, vista la presenza dello scarico continuo.
Per quanto riguarda invece l’aspetto più pubblicizzato dell’Olimpia Splendid Aquaria Silent 14, la sua estrema silenziosità, l’obiettivo può dirsi centrato in pieno. Il livello d’inquinamento acustico di questo modello è davvero basso e difficilmente vi troverete a doverne mal sopportare la presenza in casa, anche quando acceso per molte ore di fila.
Olimpia Splendid Aquaria
Come notato per gli altri deumidificatori della gamma, l’Olimpia Splendid Aquaria può vantare un design con una marcia in più rispetto a parte della concorrenza. Piuttosto che limitarsi a produrre chassis di tipo “industriale”, semplici e convenzionali, Olimpia ha coinvolto nomi di riferimento nel mondo del design, ottenendo come risultato una famiglia di elettrodomestici pratici da utilizzare nella vita di tutti i giorni ma anche curati nell’aspetto, quasi fossero un complemento d’arredo.
Anche l’Olimpia Splendid Aquaria si presenta con un look convincente e persino divertente, grazie alla sua combinazione di tratti stilistici da elettrodomestico vintage ed elementi che ci riportano invece alla tecnologia di oggi, come il pannello di controllo elettronico per la gestione di tutte le funzionalità.
Il guscio in plastica è composito e realizzato in una combinazione di bianco e verde. Le forme sono morbide e arrotondate, cosa che riesce ad evitare l’effetto “scatolone” di cui soffrono spesso i modelli di altre marche. Si tratta di un pregio considerevole, soprattutto se consideriamo dimensioni (280 x 545 x 385 mm) e peso (17 kg) dell’Olimpia Splendid Aquaria, senz’altro meno piccolo e compatto dei suoi fratelli minori, come l’Aquaria 16.
A fronte del peso avremo in cambio un deumidificatore dall’assemblaggio solido e robusto, con plastiche di qualità e molti accessori per facilitare la gestione dell’apparecchio. Cominciamo dalla pratica maniglia a scomparsa, collocata nella parte superiore, che quando non in uso rientra completamente nel telaio, limitando l’ingombro. Sempre per il trasporto da un ambiente all’altro troviamo, nella base, due coppie di ruote piroettanti, mentre nel retro del deumidificatore una depressione circolare funge da avvolgicavo, per tenerlo in ordine durante gli spostamenti.
Un aspetto fondamentale di questo modello è il serbatoio interno, da 3,5 litri, per la verità un po’ piccolo se rapportato alla sua potenza deumidificante. In caso di usi prolungati sarà sicuramente opportuno optare per lo scarico continuo tramite tubo, e ricorrere alla tanica solo quando si abbia in mente di impiegare l’Olimpia Splendid Aquaria per poche ore.
Tanto più che, come anticipavamo in apertura, il meccanismo push-pull di apertura del vano serbatoio non è dei più comodi, ed oltre che essere rumoroso (richiede uno scatto secco) cosa che ne complica l’uso di notte per chi abbia l’abitudine di dormire col deumidificatore acceso, offre anche una certa resistenza, soprattutto le prime volte. Il serbatoio, una volta estratto, integra una comoda maniglia per il trasporto, ma dobbiamo ammettere che un approccio più classico e in linea con il funzionamento dei serbatoi della concorrenza non avrebbe fatto danno. Tra gli aspetti positivi apprezziamo invece il piccolo oblò trasparente nella parte frontale dell’Olimpia Splendid Aquaria, che consente un controllo immediato e a vista del livello di riempimento della tanica.
In caso di riempimento c’è comunque l’arresto immediato, una delle molte funzionalità visualizzate sul piccolo display LCD con retroilluminazione, posto in alto, che ci permette anche di controllare temperatura e livello d’umidità, regolare quest’ultimo parametro in base alle necessità e verificare eventuali stati anomali del deumidificatore, come l’entrata in modalità “sbrinamento”, che scatta in automatico quando si rischia la formazione di ghiaccio, a basse temperature.
Ultima particolarità strutturale dell’Olimpia Splendid Aquaria, ed uno degli aspetti a cui Olimpia sembra aver prestato maggior attenzione, è il Pure System 3, un set completo di filtri interni che purificano l’aria, rimuovono elementi allergenici, muffe (presenti in sospensione sotto forma di spore) ed eliminano i cattivi odori. Per la manutenzione ordinaria potremo ovviamente estrarli, pulirli e sostituirli periodicamente.
In termini di prestazioni, l’Olimpia Splendid Aquaria garantisci un volume massimo deumidificabile di 200 metri cubi, con valori medi intorno ai 120 – 140. La capacità di deumidificazione (sempre presa in valori massimi) raggiunge invece i 22 litri d’acqua estratti per ciclo di 24 ore, dunque siamo in presenza di un modello più che adatto a gestire anche ambienti di buone dimensioni, anche se si fa sentire la mancanza di una ventilazione regolabile.
La velocità infatti è unica, e produce un livello di rumorosità di circa 40 dB, ma ancora una volta siamo davanti ad un dato “assoluto”, che non necessariamente potrebbe trovare riscontro nella realtà. Più di un utente ha notato, infatti, come l’Olimpia Splendid Aquaria diventi occasionalmente più rumoroso a causa delle vibrazioni prodotte dalle sue molte parti mobili. Nulla che non possa essere risolto con una piccola “scossa”, comunque.
Da notare, poi, è la bassa temperatura operativa di questo modello. Molti esemplari hanno un range standard tra i 5 e i 35 gradi, mentre l’Olimpia Splendid Aquaria funziona senza problemi anche intorno ai 2 gradi, cosa che lo rende particolarmente indicato per un uso invernale (ma non solo). Di evitare il congelamento, in questi casi, si occuperà il sistema di sbrinamento automatico, progettato per arrestare il compressore non appena dovesse formarsi del ghiaccio da condensa.
Un’altra cosa di cui sentiamo la mancanza, nell’Olimpia Splendid Aquaria, sono un timer e una funzione di auto-spegnimento, che lo avrebbero reso più flessibile, mentre possiamo dirci pienamente soddisfatti del Pure System 3, grazie a cui funge a tutti gli effetti anche da depuratore d’aria. I filtri presenti sono addirittura tre: uno a carboni attivi (elimina i cattivi odori e rende inattivi eventuali gas nocivi, come lo smog invernale), un HEPA (anti-pulviscolo nell’ordine dei micron) ed infine un filtro fotocatalitico, che sterilizza l’aria e ne rimuove batteri e virus.
Se cercate un deumidificatore portatile adatto alle basse temperature, sufficientemente potente da gestire ampie cubature e dotato anche di una solida funzione di purificazione dell’aria, allora l’Olimpia Splendid Aquaria è un prodotto da prendere in seria considerazione.
Il fatto che si presenti bene anche nell’aspetto, e che si sposi con facilità ad un contesto domestico, è un gradito bonus, ma non lasciatevi ingannare dal design firmato. Anche nelle funzionalità si tratta di un deumidificatore su cui poter contare, affidabile e preciso, grazie al cuore digitale che batte sotto la sua scocca by King & Miranda.
Peccato solo per la mancanza di un timer e dell’autospegnimento, che avrebbero reso ancora più appetibile un prodotto già ottimo che comunque, nonostante queste piccole pecche, ci sentiamo di poter consigliare ad occhi chiusi.
Ultimo aggiornamento 2024-12-24 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
Olimpia Splendid Aquaria 16 Thermo
L’Olimpia Splendid Aquaria 16 Thermo è in tutto simile al suo più economico Aquaria 16, di cui riprende il design molto curato, fatto apposta per sposarsi alla perfezione con vari tipi di arredamento domestico. Anche in questo caso siamo davanti ad un deumidificatore portatile con funzionalità molto adatte al periodo invernale, sia per quanto riguarda la deumidificazione ambientale che l’asciugatura dei panni, tra i compiti spesso affidati a questo tipo di elettrodomestico quando fuori piove e non è possibile stendere all’aperto.
L’Olimpia Splendid Aquaria 16 Thermo è infatti dotato sia di una comoda funzionalità SuperDry, utile appunto per una rapida asciugatura del bucato appena uscito dalla lavatrice, che di Pure System 3, un sistema composito di filtri di vario tipo per purificare l’aria, igienizzarla e renderla più respirabile anche durante l’inverno, quando lo smog tende a renderla più pesante.
Con la nostra recensione dell’Olimpia Aquaria 16 avevamo già avuto modo di sottolineare come in questa linea di deumidificatori ad uso domestico il design non fosse semplicemente una caratteristica accessoria, ma un elemento qualificante, ed oggi ci troviamo a confermo lo stesso giudizio con questo ottimo Olimpia Aquaria 16 Thermo, variante del modello base con l’aggiunta di una resistenza elettrica da 1000 watt per la produzione di aria calda.
L’aspetto dei due modelli, infatti, è sostanzialmente identico, le differenze a livello di hardware sono tutte nascoste sotto la chassis. Anche in questo caso l’Olimpia Aquaria 16 Thermo è realizzato in plastiche di buona qualità, caratterizzate da un piacevole cromatismo, una combinazione di bianco per il corpo principale e di verde per i dettagli, come il pannello di controllo e il serbatoio. In combinazione con le forme curve e arrotondate, possiamo senz’altro dire che questo modello assume un aspetto molto gradevole e persino “giocattoloso”, tra l’altro firmato dal duo S. Ercoli e A. Garlandini, grazie a cui Olimpia ha vinto degli Award per il miglior design.
Naturalmente tanta attenzione per l’estetica non è fine a sé stessa, ma parte della filosofia di progettazione di questa linea di deumidificatori portatili, che Olimpia ha realizzato soprattutto per uso domestico, immaginandoli in grado di abbinarsi con la maggior discrezione possibile a soggiorni, bagni ed altri ambienti d’uso quotidiano, senza però perdere di vista praticità e funzionalità.
Oltre ad avere un’estetica a metà strada tra gli elettrodomestici di un tempo e quelli più moderni e digitali, con display LCD, l’Olimpia Aquaria 16 Thermo è anche relativamente piccolo (30,5 X 46,4 X 26,1 cm) e leggero (circa 12 kg), tanto da poter essere spostato facilmente da un ambiente all’altro o anche posizionato su superfici rialzate, a seconda della necessità. Il suo telaio incorpora infatti sia delle ruote a scomparsa nella base, in materiale antigraffio per non rigare i pavimenti in legno, che una comoda maniglia baricentrica, che ci sembra uno degli elementi più “evidenti” in fatto di gemellaggio di design e funzionalità pratiche. Con questo robusto supporto potremo infatti distribuire in modo ottimale il peso del deumidificatore durante gli spostamenti, e gestirlo con facilità.
I tocchi di modernità si notano invece nell’interfaccia dell’Olimpia Aquaria 16 Thermo, interamente elettronica e costituita da una piccola pulsantiera con display a cristalli liquidi, tramite cui potremo verificare dati come temperatura, livello d’umidità e stato della macchina (tra cui il segnale serbatoio pieno, l’auto-sbrinamento e l’attivazione della modalità turbo per i panni).
Integrato nello chassis troviamo un sistema molto completo di purificazione, costituito da tre differenti filtri, mirato sia alla raccolta di polvere e pollini che alla lotta delle spore altamente nocive prodotte dalle muffe. Per l’acqua prodotta in fase di deumidificazione c’è invece il serbatoio da 1,8 litri, decisamente piccolo e poco adatto ad un uso prolungato. Realizzato in plastica trasparente, permette di controllarne in tempo reale il livello di riempimento, anche se in molti casi ci troveremo probabilmente ad usare lo scarico continuo tramite tubo, fortunatamente già incluso nel kit base.
Come facilmente intuibile dal nome, la funzionalità che più caratterizza l’Olimpia Splendid Aquaria 16 Thermo è l’inclusione di una resistenza da 1000 watt, che rende questo modello ancor più utile nel periodo invernale.
Grazie alla resistenza il deumidificatore può produrre aria calda e dunque combattere più efficacemente l’umido a basse temperature, asciugando velocemente anche il bucato. Questa ci è sembrata infatti una delle funzionalità che Olimpia ha maggiormente enfatizzato, tanto da includere l’apposita modalità SuperDry, che se attivata configura il deumidificatore per produrre a ciclo continuo il massimo livello di deumidificazione, per accorciare i tempi necessari ad asciugare i panni. L’aggiunta dell’aria calda prodotta dalla resistenza interna contribuisce ovviamente ad amplificare questo effetto, ed in più è adatta anche a rendere più miti e accettabili le condizioni ambientali di piccole stanze, come ad esempio i bagni, dove non a caso si tende frequentemente a stendere al chiuso.
In termini di cubatura deumidificabile, l’Olimpia Splendid Aquaria 16 Thermo ha le stesse caratteristiche della sua versione senza resistenza e si attesta dunque sui 120 – 140 metri cubi dichiarati (da intendersi però come massimo forse un po’ “gonfiato”) di volume deumidificabile, con una produzione di fino a 16 litri d’acqua per ciclo di 24 ore, valori più che accettabili per un uso quotidiano.
Un aspetto dolente sono invece i consumi, come prevedibile per un deumidificatore con funzioni di riscaldamento. L’assorbimento energetico standard oscilla infatti tra i 243 e i 312 watt, a seconda della potenza di deumidificazione impostata, ma a questo valore dobbiamo aggiungere quello della resistenza, quando attiva, con una crescita vertiginosa dei watt a cui non sempre potrebbe corrispondere un beneficio proporzionato. In sostanza: ben venga la funzionalità Thermo, purché la si usi solo quando veramente necessario.
Sprovvisto di timer e di velocità di ventilazione regolabili, l’Olimpia Splendid Aquaria 16 Thermo ha però un umidostato regolabile e molte delle funzionalità oggi diffuse in ogni buon deumidificatore, come l’auto-sbrinamento e l’allarme tanica piena. Con quest’ultima si evita che usando il serbatoio interno si produca acqua oltre la sua capienza massima. Raggiunto il limite, il deumidificatore si fermerà da solo per consentirci di svuotarlo.
L’auto-sbrinamento, invece, è utile a basse temperature, quando si rischia che il processo di deumidificazione provochi formazione di ghiaccio all’interno della macchina. Anche in questo caso si verifica l’arresto (del compressore), fino al ripristino della normalità.
L’ultimo aspetto che vale la pena portare in evidenza è quello di cui parlavamo in apertura, il Pure System 3, un nome dietro cui si nascondono in sostanza non uno ma ben tre filtri diversi: un HEPA (High Efficiency Particulate Air), un fotocatalico ed un filtro ai carboni attivi, per un trattamento ad ampio spettro del flusso d’aria.
L’Olimpia Splendid Aquaria 16 Thermo ha un aspetto gradevole, buone prestazioni durante tutto l’anno e funzionalità appositamente introdotte per aumentarne l’utilità durante le stagioni più rigide, come il riscaldamento tramite resistenza e la modalità SuperDry per asciugare al meglio i bucati stesi in ambienti chiusi.
Della resistenza consigliamo un uso oculato per ridurre la portata dei consumi energetici, senz’altro superiori a quelli di modelli sprovvisti di questa funzionalità. Tanto più che per un uso routinario dovrebbe essere più che sufficiente la sola deumidificazione.
Il serbatoio, lo abbiamo detto, è piuttosto piccolo (ma compensato dal kit incluso per lo scarico continuo), mentre il ventaglio di funzionalità elettroniche avrebbe sicuramente potuto essere più ampio ed includere, ad esempio, un timer.
Ottima invece l’inclusione del Pure System, il filtraggio composito che rende questo modello non solo un valido deumidificatore, ma anche un buon strumento di depurazione dell’aria.
Olimpia Splendid Aquaria 16
L’Olimpia Splendid Aquaria 16 è un versatile deumidificatore portatile dalle ridotte dimensioni e dalla linea particolarmente curata. Adatto sia alla deumidificazione ambientale in senso stretto che all’asciugatura del bucato, è dotato di una comoda maniglia baricentrica per il trasporto, di serbatoio rimovibile, scarico esterno per l’operatività a ciclo continuo e di filtro HEPA per la purificazione dell’aria.
L’interfaccia di controllo è di tipo elettronico e prevede numerose funzionalità automatiche, tra cui lo sbrinamento a basse temperature e l’auto-arresto nel caso il serbatoio raggiunga il suo limite di capienza.
Dopo aver recensito altri esemplari di questa interessante gamma di deumidificatori portatili, come ad esempio l’Aquaria 10, torniamo oggi ad occuparci del non consueto abbinamento “deumidificazione & design” con l’Olimpia Aquaria 16, compatto dispositivo portatile per la lotta contro umido e muffa, con utili funzionalità per l’asciugatura dei panni e un occhio di riguardo per la componente estetica.
Se normalmente, infatti, i deumidificatori hanno la piccola pecca di sacrificare l’aspetto (spesso fin troppo spartano) in nome delle prestazioni nude e crude, lo stesso non può dirsi per questo modello, che come altri esemplari della linea Aquaria vanta un design accattivante ed estremamente curato, firmato dalla coppia S. Ercoli e A. Garlandini.
Naturalmente questo approccio più “ricercato” non ha portato all’estremo opposto, facendo passare in secondo piano le performance dell’Olimpia Aquaria 16, che rimangono il suo focus principale, anzi. Le considerazioni estetiche sono state semplicemente “combinate” con quelle pratiche, dando come risultato un deumidificatore compatto, dalle buone performance e dal look particolarmente adatto agli ambienti tipicamente domestici per cui è stato progettato.
Qualche esempio di questa “sintesi”? Cominciamo dalla cosiddetta “maniglia baricentrica”, termini tecnico dietro cui si nasconde il fatto che l’Olimpia Aquaria 16 sia dotato appunto di una maniglia integrata e ottimizzata per una corretta distribuzione del peso. L’obiettivo, in questo caso, è aumentare la facilità di trasporto e può dirsi assolutamente riuscito, in considerazione anche delle ridotte dimensioni (30,5 X 46,4 X 26,1 cm) e peso (circa 12 kg). La maniglia entra in gioco soprattutto quando si vuole sollevare il deumidificatore da terra e collocarlo su superfici rialzate, mentre per gli spostamenti più estesi o da un ambiente all’altro ci sono le ruote piroettanti in materiale antigraffio, adatte dunque anche a pavimenti in parquet.
Il design, dicevamo, è uno degli assi nella manica dell’Olimpia Aquaria 16, che si presenta realizzato in plastiche di discreta qualità, con un guscio sagomato con forme curve morbide e molto gradevoli, come piacevole è la sua combinazione cromatica in bianco e verde, che si abbina molto bene ad un arredamento domestico e dona al deumidificatore, nel complesso, un aspetto da elettrodomestico vintage, ma con tocchi moderni, come il piccolo display a cristalli liquidi incorporato.
L’interfaccia di controllo dell’Olimpia Aquaria 16 è infatti completamente elettronica, e sullo schermo potremo sia visualizzare temperatura e tasso d’umidità ambientali che stato delle varie funzionalità (attivazione, turbo, segnale serbatoio pieno, auto-sbrinamento e così via).
Strutturalmente parlando, il deumidificatore incorpora un serbatoio in plastica trasparente per l’acqua prodotta, cosa che consente di vigilare con facilità sul suo livello di riempimento. La capienza è molto bassa (1,8 litri), specie se si utilizza l’Olimpia Aquaria 16 a ciclo continuo, ma fortunatamente al momento dell’acquisto troveremo incluso nella scatola anche il kit per lo scarico esterno, che annulla del tutto il problema.
Internamente, infine, troviamo un sistema di filtraggio meccanico composito (il Pure System 3), con filtro HEPA, a carboni attivi e fotocatalitico, per una completa purificazione dell’aria.
L’Olimpia Splendid Aquaria 16 non ha la pretesa di offrire all’acquirente prestazioni di massimo livello e funzionalità avanzate, ma punta piuttosto a rappresentare una valida soluzione per esigenze nella media e contesti domestici, il suo ambiente naturale, grazie all’ispirato design da complemento d’arredo.
In termini di cubatura deumidificabile, questo modello si attesta sui 120 – 140 metri cubi massimi dichiarati, con uno standard, a regime, di fino a 16 litri d’acqua estratti per ciclo di 24 ore, con temperatura di riferimento di 32 gradi centigradi ed un tasso di umidità dell’80%.
L’assorbimento energetico oscilla tra i 243 e i 312 watt, a seconda della potenza impostata, cosa che però si riferisce al solo tasso d’umidità settato tramite umidostato elettronico. La velocità di ventilazione dell’Olimpia Splendid Aquaria 16 infatti non è regolabile, ma tramite pannello di controllo possiamo selezionare la modalità SuperDry, pensata appositamente per una rapida asciugatura del bucato, un risultato raggiunto settando automaticamente il deumidificatore alla massima potenza e in “continuo”.
Inutile dire che nella maggior parte dei casi il serbatoio interno si rivelerà appena sufficiente al compito, soprattutto negli ambienti più umidi o, appunto, quando spingeremo l’Olimpia Splendid Aquaria 16 al massimo e per lunghi periodi di tempo. In tutti questui casi però potremo affidarci allo scarico esterno, un’opzione resa particolarmente accessibile dal tubicino incluso, cosa apprezzabile visto che da altri costruttori è spesso omesso e deve essere acquistato a parte. In ogni caso, il rischio di “abuso” del serbatoio è scongiurato dalla funzione automatica di monitoraggio del livello di riempimento. Raggiunta la capienza massima, il deumidificatore produrrà un segnale e andrà in arresto.
Gestito dalla macchina è anche l’auto-sbrinamento, molto utile, per non dire indispensabile, quando si usa l’Olimpia Splendid Aquaria 16 a basse temperature. In questi casi infatti la condensa potrebbe produrre del ghiaccio, con conseguente aumento dei consumi e usura del deumidificatore. Tutto ciò è contrastato appunto dallo sbrinamento, che arresta il compressore fino al ripristino di una situazione di normalità.
La purificazione dell’aria è un altro aspetto in cui Olimpia ha riposto particolare attenzione, dotando questo modello di un sistema completo di filtraggio (incluso l’HEPA, l’High Efficiency Particulate Air) per contenere gli effetti nocivi di polveri, pollini e spore prodotte dalle muffe, tradizionalmente associate agli ambienti con problemi d’umidità e doppiamente pericolose per tutti i soggetti a rischio allergia.
Quanto a rumorosità, con i suoi 40 dB l’Olimpia Splendid Aquaria 16 si colloca tutto sommato nella media, in rapporto alla potenza erogata, mentre inferiori alla media dei competitor, dobbiamo riconoscerlo, sono le funzionalità “accessorie”, come ad esempio l’autospegnimento e il timer, omessi in questo come in altri esemplari della gamma, come l’Aquaria 10.
L’Olimpia Splendid Aquaria 16, lo abbiamo sottolineato più volte, è un deumidificatore portatile in cui si è cercata una sintesi equilibrata di prestazioni ed appeal estetico. Il secondo, pur legato a criteri di valutazione squisitamente soggettivi, può dirsi di fatto centrato in pieno. Questo modello ha un divertente look retrò, con piccoli tocchi di modernità digitale, e si sposa ugualmente bene con interni arredati in chiave classica o contemporanea.
Anche le prestazioni sono più che valide, ma si fanno senz’altro notare la scarsa capienza del serbatoio (fortunatamente compensata dall’inclusione dello scarico continuo) e le funzionalità forse un po’ troppo “essenziali”, soprattutto quando rapportate a prodotti della concorrenza nella stessa fascia di prezzo.
L’Olimpia Splendid Aquaria 16 rimane comunque un prodotto molto valido, perfettamente adatto al suo compito primario, vale a dire un normale uso day to day in contesti domestici.
Olimpia Splendid Seccoprof
Il deumidificatore Olimpia Splendid SeccoProf fa parte di una serie di apparecchi professionali progettati dalla Olimpia Splendid per soddisfare le esigenze di spaziosi ambienti di lavoro o domestici che necessitano di un serio intervento di deumidificazione.
Utilizzando tecnologie all’avanguardia e nel rispetto dell’ambiente, l’Olimpia Splendid SeccoProf contribuisce al mantenimento della corretta umidità nei grandi ambienti.
La gamma SeccoProf di Olimpia Splendid comprende due modelli in base alla potenza di deumidificazione: l’Olimpia Splendid SeccoProf 28 e l’Olimpia Splendid SeccoProf 38, entrambi disegnati dallo studio King&Miranda.
I meccanismi di funzionamento ed il disegn sono uguali tra le due versioni, ma cambia la capacità di deumidificazione che, nel primo caso, è di 28 litri al giorno e, nel secondo caso, di 38.
Diverso è anche il volume massimo deumidificabile che per l’Olimpia Splendid SeccoProf 28 è di 250 metri cubi, mentre per l’Olimpia Splendid SeccoProf 38 arriva a coprire un’area di 330 metri cubi.
Le caratteristiche principali di questi due modelli dal punto di vista del materiale riguarda l’utilizzo dell’acciaio inox tra i elementi costruttivi del rivestimento esterno. L’Olimpia Splendid SeccoProf ha, infatti, una scocca in metallo che avvolge la struttura, un materiale che offre resistenza agli urti e all’uura.
Due grandi maniglie sporgono per consentire il trasporto dell’Olimpia Splendid SeccoProf. Entrambi i modelli della serie risultano abbastanza squadrati e compatti e misurano 310x650x435 mm, abbastanza comodi da parcheggiare all’interno di qualsiasi stanza di grandi dimensini.
Il peso è di 22 Kg, che di certo non è poco, ma probabilmente non è eccessivo per un apparecchio di questa potenza (almeno per quanto riguarda l’Olimpia Splendid SeccoProf 38).
La presenza di quattro ruote piroettanti gommate forniscono ulteriore maneggevolezza, rendendo il deumidificatore relativamente facile da spostare.
Sulla parte superiore dell’Olimpia Splendid SeccoProf si trova il pannello elettronico, molto intuitivo, in cui sono presenti i tasti di accensione/spegnimento, dell’impostazione del livello di umidità, della modalità SuperDry e un display luminoso che fornisce costantemente informazioni sulla temperatura e il tasso di umidità.
Un fattore non di poco conto per un deumidificatore di tipo professionale è il livello di rumorosità: l’Olimpia Splendid SeccoProf 28 e l’Olimpia Splendid SeccoProf 38 emettono un livello sonoro di 49 Db alla massima potenza, abbastanza basso se si pensa che entrambi i modelli possiedono un motore molto potente.
L’ Olimpia Splendid SeccoProf 28 e l l’Olimpia Splendid SeccoProf 38 sono molto simili esteticamente, ma ovviamente differiscono nelle prestazioni,
Essendo un apparecchi abbastanza potenti, entrambi gli Olimpia Splendid SeccoProf consentono di deumidificare ampi spazi.
Il Pannello di comandi consente di visualizzare il livello di umidità e di settare o riprogrammare il tasso desiderato in qualsiasi momento. Immediatamente, il deumidificatore modificherà le impostazioni per riportare l’ambiente allo stato di umidità richiesta in base alle proprie esigenze. Tramite il pannello, inoltre, è possibile selezionare la modalità SuperDry, attivando una funzione di deumidificazione più veloce e continuata.
In tutti gli altri casi, interviene un igrometro che segnala all’apparecchio di spegnersi quando il livello di umidità selezionato viene raggiunto e di riattivarsi nel momento in cui registra una variazione, al fine di riportare sempre il tasso al livello desiderato.
Sempre sul display compare l’indicazione del riempimento della tanica, che va regolarmente svuotata, e anche in questo caso l’Olimpia Splendid SeccoProf interrompe il suo funzionamento in attesa che qualcuno svolga quest’operazione.
Per quanto riguarda la temperatura d’esercizio, bisogna fare una distinzione: mentre l’Olimpia Splendid SeccoProf 28 ha un sistema di sbrinamento tradizionale, l’Olimpia Splendid SeccoProf 38 utilizza un sistema di sbrinamento a gas caldo, che gli consente di lavorare senza problemi anche in ambienti con temperature molto basse, vicino agli 0°C. Questo perché gli ambienti spaziosi solitamente sono molto freddi e difficili da riscaldare.
La tanica a scomparsa delOlimpia Splendid SeccoProf è un ulteriore elemento di forza per questo tipo di apparecchio: la capienza di 10 litri permette infatti una manutenzione minima in riferimento alla necessità di svolgere l’operazione di svuotamento, inoltre è comodo poter vedere direttamente il livello della condensa raccolta grazie alla semitrasparenza del contenitore.
Il deumidificatore Olimpia Splendid SeccoProf, nelle due versioni 28 e 38 litri al giorno, rappresentano un dispositivo professionale che permette di risolvere efficacemente il problema dell’umidità nei grandi ambienti.
Questi modelli sono utili specialmente nei cantieri, dove si può ottenere un buon risultato ad esempio se si vogliono asciugare le pareti di una casa ritinteggiata, velocizzare l’asciugatura del cemento oppure eliminare l’umidità da muri che hanno subito infiltrazioni.
Molto semplice ed intuitivo il pannello elettronico con display, inoltre l’Olimpia Splendid SeccoProf è anche abbastanza maneggevole grazie alle maniglie in acciaio e alle ruote gommate.
In ambiente domestico i Seccoprof sono certamente dei modelli troppo ingombranti e pesanti, e oltre a trovare un utilità solo in grandi taverne, sale hobby, l’unica tipologia di casa dove possono tornare utili i Seccoprof sono i loft.
Ultimo aggiornamento 2024-12-31 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
Olimpia Splendid Aquadry 28
L’azienda romagnola Olimpia Splendid ha progettato il modello Aquadry 28 per rispondere alle richieste di portabilità, bassi consumi e facilità d’uso inerenti la scelta di un deumidificatore serio ed affidabile nel tempo.
L’ Olimpia Splendid Aquadry 28 è un apparecchio progettato alla stregua di quelli ad uso professionale, con le caratteristiche user-friendly proprie di un congegno adatto per ambienti domestici.
Ricordiamo inoltre che l’Olimpia Splendid Aquadry 28 oltre che a deumidificare è provvisto di un purificatore d’aria per contribuire a mantenere l’igiene degli ambienti, compresi quelli di grandi dimensioni.
La prima cosa che colpisce dell’Olimpia Splendid Aquadry 28 è il design compatto e sofisticato, creato da King&Miranda per ottenere linee eleganti in grado di adattarsi a qualsiasi tipo di arredo. Viene proposto in una discreta colorazione blu, con finiture ricercate e di stile.
L’apertura della scocca tramite un sistema push and pull, consente di verificare in qualsiasi momento il livello di condensa raccolta nella tanica.
Il modello Olimpia Splendid Aquadry 28 é anche predisposto per lo scarico continuo dell’acquatramite un apposito tubo fornito in dotazione, così da non doversi preoccupare di svuotare il contenitore e consentendone il funzionamento continuativo.
Il comodo ed intuitivo display elettronico a LED indica costantemente il livello di umidità presente nell’ambiente e visualizza la temperatura, per avere sempre sotto controllo il funzionamento dell’Olimpia Splendid Aquadry 28 e potendone variare i parametri a seconda delle necessità personali.
Anche per quanto riguarda l’impegno di svuotare periodicamente la tanica, un pratico LED luminoso si accende per avvisare quando è arrivato il momento di farlo.
L’Olimpia Splendid Aquadry 28 é dotato di una maniglia ergonomica posta sul top dell’apparecchio per rendere più facile il trasporto anche se, visto il peso, rimane comunque più comodo il trascinamento. Per questo motivo, l‘Olimpia Splendid Aquadry 28 dispone di quattro ruote multidirezionali poste sulla base per garantire maggiore praticità e maneggevolezza.
L’Olimpia Splendid Aquadry 28 possiede un triplo sistema di filtraggio, chiamato Pure System 3, che coniuga l’efficacia del filtro ai carboni attivi(intervenendo per eliminare i cattivi odori ed annullando l’effetto nocivo sulla salute di alcuni gas) con la sicurezza garantita dal filtro HEPA, che è in grado di raccogliere particelle di piccolissime dimensioni.
Inoltre, grazie all’aggiunta del filtro foto catalitico, l’aria viene completamente sterilizzata tramite l’eliminazione della maggior parte di virus e batteri volatili presenti.
L’Olimpia Splendid Aquadry 28 ha una componente elettronica per la gestione del livello di percentuale di umidità desiderata, che può essere impostata tramite un pannello multifunzione Digital Control.
La visualizzazione dei parametri relativi al livello di umidità presente nell’ambiente e la temperatura attuale è resa possibile dagli indicatori presenti sul display a LCD retroilluminato: in questo modo l’utente è in grado di controllare costantemente l’andamento dell’operatività dell’Olimpia Splendid Aquadry 28.
La caratteristica prevalente per questo apparecchio è quella di agire in totale autonomia e in piena sicurezza: infatti, l’Olimpia Splendid Aquadry 28si arresta automaticamente quando ha raggiunto il livello di umidità preimpostato e si riattiva da solo non appena è necessario ripristinare il corretto tasso di umidità.
Il nome Aquadry 28 si riferisce alla capacità di deumidificazione dichiarata da Olimpia in riferimento a questo modello: viene, infatti, garantito un potere di assorbimento della condensa pari a 28 L nelle 24 ore di attività.
Bisogna considerare anche che il sensore igrometrico digitale, al momento dell’accensione, rileva un tasso di umidità superiore rispetto a quello effettivo presente, ma dopo pochi minuti di funzionamento ristabilisce i parametri corretti ed avvia le operazioni di deumidificazione tramite l’avvio del motore interno giungendo a rilevare letture perfettamente in linea con i livelli registrati con un sensore igrometrico.
La tanica, semitrasparente e con una capienza di 3,5 L d’acqua,è facilmente estraibile per lo svuotamento o la sua sostituzione, grazie ad un pratico sistema di apertura con tecnica a scomparsa, ma si può anche optare per lo svuotamento in continuo della condensa tramite il calssico tubo di scarico in dotazione.
L’Olimpia Splendid Aquadry 28 inoltre, avvisa con un allarme, quando la tanica si è riempita e necessita di essere svuotata, per facilitare le operazioni di ripristino della condizione a tanica vuota. Inoltre, la semitrasparenza del contenitore consente di avere sempre sott’occhio il livello di acqua.
Il dispositivo di sbrinamento elettronicointerviene automaticamente prevenendo la formazione di ghiaccio e consentendo all’apparecchio la massima funzionalità. Esso è in grado di funzionare anche negli ambienti più freddi, la cui temperatura è di 2°C, in quanto il sistema della batteria evaporante agisce efficientemente dai 2°C fino ad oltre 20°C. Il volume massimo dichiarato a riguardo delle aree che Aquadry 28 è in grado di deumidificare è di200 m3 (corrispondenti ad 60/70 m²), ma secondo la nostra opinione l’ideale sarebbe scegliere L’Olimpia Splendid Aquadry 28 per deumidificare ambienti di 45/50 metri quadrati.
Per quanto riguarda i consumi, nonostante sul manuale d’istruzioni venga dichiarato un consumo di energia pari a 510 Watt alla massima potenza, quindi sotto questo profilo siamo leggermente altini, a nostro avviso.
L’Olimpia Splendid Aquadry 28 si caratterizza sicuramente per riuscire ad ottenere buone performance di tipo professionale (fino a 28 litri di umidità al giorno) in un apparecchio compatto ad uso prettamente domestico.
La sua potenza di deumidificazione ne consente un utilizzo in ambienti anche molto spaziosi e stanze di medio-grande ampiezza.
La presenza di un triplo sistema di filtraggio rende l‘Olimpia Splendid Aquadry 28 un ottimo alleato per la pulizia e l’igiene degli ambienti, intervenendo attivamente sulla salute dele persone. Inoltre, elimina i cattivi odori e favorisce un ricircolo dell’aria molto utile negli ambienti che vengono tenuti chiusi per molto tempo (ad esempio quando si hanno infissi VMC alle finestre) o laddove si tendono a formare muffe alle pareti a causa di infiltrazioni o crepe.
Per asciugare la biancheria, l’Olimpia Splendid Aquadry 28 risulta molto comodo se disposto in una stanza di servizio o in lavanderia.
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Olimpia Splendid Aquaria 10
Olimpia Splendid Aquaria 10 è un deumidificatore elettrico, compatto e dalle discrete prestazioni. Se utilizzato con il serbatoio, si blocca in automatico quando raggiunge il livello massimo, avvisando con un allarme acustico, mentre se si monta il tubo di drenaggio, può lavorare in maniera continuata.
Iniziamo subito la nostra recensione dandovi le prime impressioni quando vediamo per la prima volta l’Olimpia Splendid Aquaria 10: esteticamente è molto bello, non ingombra e il pannello dei comandi ci sembra alquanto semplice ma funzionale.
Il serbatoio dell’Olimpia Splendid Aquaria 10 è realizzato in plastica trasparente di colore azzurro, per permettere di tenere facilmente sotto controllo il livello dell’acqua accumulata; la maniglia posta in cima è stata pensata per permettere un confortevole trasporto in ogni stanza. L’elettrodomestico è infatti leggero e ben dimensionato: la larghezza tocca i 30 centimetri, l’altezza i 36,5 e la profondità i 25,5 in soli 9,5 chilogrammi di peso; nonostante ciò, la scocca in plastica in plastica è molto dura, anzi in realtà le scocche sono due: sono disposte in doppio strato sovrapposto, e servono a proteggere ulteriormente il corpo macchina, rendendo l’Olimpia Splendid Aquaria 10 molto più solido e robusto del normale, in grado di sopportare meglio gli urti.
Una particolarità che non va a intaccare la linea, firmata Sebastiano Ercoli, molto compatta ed elegante, pensata per chi necessiti di asciugare l’aria ma desideri un elettrodomestico che, dovendo occupare una posizione di primo piano nell’appartamento, sia anche in grado di adattarsi all’eleganza e all’armonia del proprio arredamento.
Nella parte superiore dell’Olimpia Splendid Aquaria 10 si trova la manopola per la regolazione della potenza. Peccato però che sia sprovvisto di display, che avrebbe permesso di fornire più informazioni all’utente.
Un po’ scomodo lo svuotamento del serbatoio, che anziché scivolare, si estrae a scatti; la sua capienza da 1,1 litri lo rende inoltre un po’ troppo piccolo per i nostri gusti.
Nella confezione è possibile trovare, oltre all’apparecchio, il tubo in gomma per scaricare all’esterno la condensa, la garanzia di 2 anni e libretto di istruzioni.
L’Olimpia Splendid Aquaria 10 non è uno dei deumidificatori più completi presenti in circolazione ma è senz’altro un oggetto funzionale capace di fungere da complemento di design.
Sulla scheda tecnica è questo deumidificatore è indicato per ambienti fino a 90 metri cubi, ma secondo la nostra opinione l’Olimpia Splendid Aquaria 10 può dare il meglio di se in ambienti fino a 40/45 metri cubi, quindi diciamo piccole stanzette.
Come già stabilito dalla scheda tecnica della casa produttrice, l’Olimpia Splendid Aquaria 10 è in grado di raccogliere fino a 10 litri di condensa in 24 ore (prendendo in considerazione le giornate estive più umide), dunque non è uno dei più potenti, ma per piccole stanzette anche di 12/15 metri quadrati, dovrebbe andare più che bene.
Olimpia Splendid Aquaria 10 ha ovviamente la possibilità di essere utilizzato sia con serbatoio che con il tubo di drenaggio, ma in questo caso bisogna disporre di uno scarico a terra. Se non si ha o non si preferisce questa funzione, basterà utilizzare necessariamente il serbatoio, che però secondo noi è un pochino piccolo.
Quando la tanica è piena l’Olimpia Splendid Aquaria 10 si spegne solo e attiva un allarme acustico, per avvisare l’utente della necessità di svuotare il serbatoio.
In entrambe le situazioni, l’apparecchio si rivela essere uno dei più silenziosi della categoria, i suoi 36 dB di rumorosità alla massima potenza.
Per quanto riguarda i consumi, l’Olimpia Splendid Aquaria 10 assorbe circa 241 watt, quindi rientriamo nella media, anche se diversi modelli a parità di consumi attualmente offrono performance superiori.
L’Olimpia Splendid Aquaria 10 funziona ad una sola velocità, anche se ciò non gli impedisce di adempiere al suo dovere, anche se in ambienti ad elevata umidità come ad esempio in bagno dopo la doccia.
All’Olimpia Splendid Aquaria 10 manca purtroppo una funzione di autospegnimento o di un timer che, soprattutto in considerazione del prezzo e dei suoi competitor, avrebbe dato all’apparecchio quella marcia in più.
Olimpia Splendid Aquaria 10 è dunque un elettrodomestico che ha il pregio principale di avere un look aggraziato e di essere adatto a deumidificare piccoli ambienti.
Nonostante le sue modeste dimensioni e la sua leggerezza si dimostra infatti un deumidificatore robusto e funzionale, quel tanto che basta a ridurre l’umidità di un bagno o di una piccola cameretta.
Nelle funzioni l’Olimpia Splendid Aquaria 10 è piuttosto essenziale e particolarmente semplice da utilizzare: l’unica strumentazione disponibile è la manopola con umidostatico meccanico.
Il serbatoio non è molto capiente, ma si blocca quando è pieno avvisando con un suono. Infine, grazie all’apposito attacco per il tubo di drenaggio, è in grado di funzionare anche con la più comoda opzione di scarico continuo.
Ultimo aggiornamento 2025-01-01 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
Prezzi dei Deumidificatori più Venduti
In conclusione, proponiamo un elenco dei deumidificatori più venduti online con i relativi prezzi.
Ultimo aggiornamento 2024-12-21 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API